venerdì 17 febbraio 2012

Il più grande spettacolo del week end

I sogni di Sassari si spengono al crepuscolo di una giornata finalmente non fredda a Torino, vincere contro Siena sarebbe stato il coronamento di un sogno ma in questo o dentro o fuori bisogna accettare che la sfida possa durare lo spazio di un sogno, merito di Sassari di essere arrivata a questo appuntamento. L’abbinamento con Siena, con questa corrazzata, di fatto non lasciava adito a molte aspettative. E allora gustiamoci questa Final Eight ancora di scena al Palaolimpico di Torino, stesse scene dello scorso anno, grande palcoscenico in cui i tifosi, almeno in queste prime sfide si perdono, in cui le curve sono rappresentante da pochi e agguerriti tifosi che fanno sentire le loro calde ugole. I teneri tifosi sassaresi si spellano le mani, mentre quelli toscani sbeffeggiano i giocatori milanesi al loro arrivo in tribuna.
Lo scenario è bello, le musiche tambureggiano all’interno del Palazzo ritmando allenamenti, tiri, time out e sono una degna colonna sonora. La tribuna stampa dietro il canestro brulica di esperti, di amanti del genere, e di tanti giovani cronisti, come quelli di basketinside che seguono passo a passo la cronaca sportiva. E ‘ una festa condita dai ragazzi di special olympics, di belle donne, come la madrina della manifestazione che non si perde un azione, e che sfodera un tacco, probabilmente 18 da fare invidia a David Andersen, non c’è tregua né quella della partita né quella dello spettacolo. In un fast food di emozioni tutti sono protagonisti di questa immensa avventura che sono le Final Eight nemmeno il tempo di aver vissuto la prima ed è già ora della seconda emozione. L’unica seriosa è la tribuna degli addetti lavori, tra uno stiloso Guido Bagatta e un trasandato Pessina si accampano tutti i protagonisti del campionato italiano, anche quelli che per meriti sportivi hanno le loro squadre fuori da questo spettacolo ma questa è l’emozione del basket.

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