Otto secondi: questa è stata la distanza tra la serenità di una partita giocata con furore agonistico e grande attenzione, e l’estasi per un risultato raggiunto in extremis. La gioia dei ragazzi Orange è incontenibile al termine di una gara che ha dimostrato la volontà e la crescita di un collettivo che continua a stupire per la maturità raggiunta. Di fronte avevano un Real composto da uomini di esperienza come Caglio e Lari, dal ritorno di peso al Palabrumar di Ramon e guidato da un mister di comprovata solidità tattica come Danilo Lemma. La partita si è subito sintonizzata sui canali giusti per l’Orange: Ibra, letteralmente scatenato, ha preso in mano la squadra realizzando un eurogol dei suoi da fuori area e poi una cavalcata incredibile dalla propria metà campo, finalizzata dal rapace d’area Piazza. Due reti che avrebbero stordito chiunque.
Il Real, però, non si è scomposto e ha impostato una gara attenta nella prima frazione, per poi scatenarsi nella ripresa. Qui è salito in cattedra Amico, capace di chiudere a doppia mandata la propria porta per diversi minuti. Con pazienza i lombardi hanno dapprima accorciato con Caglio, lesto a prendere il tempo alla difesa Orange, e poi con Lari, autore di un preciso esterno da fuori. Superata la tempesta, gli Orange hanno ripreso a giocare con energia, costruendo diverse occasioni con Ibra, Itria, Piazza e Montauro, e limitando le incursioni ospiti.
A 30 secondi dalla fine, Patanè si gioca l’azzardo: time-out e quinto di movimento. La palla arriva ad Angelino, che serve sotto porta l’assist perfetto per Piazza, pronto a depositare in rete e far esplodere il Palabrumar. I numeri parlano chiaro: sei vittorie su sette incontri e una media realizzativa importante per una squadra che gioca davvero da collettivo.

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