Credo di aver scoperto il futsal e
Asti una decina di anni fa, anche se faccio il cronista sportivo da sempre,
dello sport e di questo, in particolare, mi ha sempre affascinato l’impegno, la
voglia di lottare e le tante e mille storie da raccontare di persone che ogni
maledetto sabato o domenica, che sia, sanno lottare per portare avanti i propri
sogni sportivi. Sia per cronaca che per ufficio stampa ho percepito i riti dei
ritiri, degli scherzi, delle fratellanze, dell’allenamento prima del match, del
post partita e dei viaggi in pullman come aggregato. E poi le cronache, le dirette,
social e video, i commenti, qualche volta sopra le righe e poi l’imitazione di
Lanzoni ma rigorosamente nei palazzetti. Il microfono nella tua mano diventa così
creta che si modella, la tua voce risuona nell’impianto, il suono gutturale
preannuncia il nome di colui che si ascrive alla gloria del match. Sono
emozioni, gesti, che assomigliano a capolavori, che quando li vedi compiere
dalla tua squadra accendono e ti accendono. Ho raccontato partite di
campionato, di coppa, delle giovanili cercando di stimolare il pubblico
presente, prendendo persino un cartellino giallo dalla terna arbitrale che
interpretò il mio incitamento come un’esacerbazione dei presenti. Ma niente
ripaga di questo lavoro come un vocale ricevuto da un giocatore che ho seguito
per anni sotto diverse casacche come Rudy Mendes, che nel salutarmi in vista di
un prossimo impegno con una maglia diversa, ha voluto ricordare quanto sia
importante dal campo sentire una voce che scandisce il tuo nome in calce a
un’impresa. Devo ammettere che mi ha fatto un enorme piacere e mi ha portato
direttamente sul campo, pardon Palabrumar, e a pensare di aver idealmente
indossato una casacca anch’io, pronto a ricevere un abbraccio come se avessi
segnato una marcatura. Per cui boa sorte caro amico mio Rudy e contestualmente abbraccio
idealmente tutti coloro che mi hanno regalato emozioni al Palazzetto da
Celentano a Fiscante, da Penno a Tropiano, da Sachet al Cannibale Itria, da
Corsini a Curallo, da Ibra a Ramon, da Fortino a Fazio e i mille e più
incontrati e idealmente abbracciati sul campo dove ci si rivedrà quanto prima
con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia: illuminaaaaaaaaaaaaaaaaa.
sabato 27 maggio 2023
Illumina ....boa sorte Rudy
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