Gennaio e febbraio sono i mesi con cui facciamo sempre i
conti con il nostro passato, in questi momenti è tutto un fiorire di immagini, di
frasi ad effetto, di meme tutti dedicati a un passato che si spera non torni mai
più. Poi però magari durante l’anno si diventa più cinici, più egoisti e il
passato con tutte le sue negatività viene lasciato andare. Chiediamo di essere
consapevoli degli errori commessi ma poi li continuiamo a commettere. Non vogliamo
più sentire parlare di guerre e poi a poche centinaia di chilometri da casa il
rombo del cannone, o meglio del drone che semina morte, rimbomba imperterrito.
La storia dell’uomo ci insegna che le aspettative dell’essere umano da 3000
anni a questa parte sono sempre le stesse, cambia solo la tecnologia che usiamo
per vivere, ma le emozioni no, quelle rimangono inalterate. Quando nel gennaio
1942 venne fatta la conferenza di Wannsee nei dintorni di Berlino per
eliminare, si avete capito bene, il problema ebraico, si trovarono attorno a un
tavolo non solo militari e nazisti, ma anche burocrati di governo che non si
posero minimamente il pensiero di dove avrebbero dovuto mandare 11 milioni di
persone, a tanto ammontava il numero delle persone da mortificare, annichilire
e in estrema sintesi ammazzare. L’uomo era diventato un numero su un registro,
su un atto senza alcuna pietà né umanità. Quanta malvagità, quanto orrore. Ecco
perché la memoria collettiva e singola è importante e non deve essere solo
allocata in immagini, ma occorre studiare documenti, libri, informarsi perché nella
coscienza, nella nostra coscienza, rimanga uno strato di memoria e di
conoscenza oltre che di compassione per quelle vittime, perché l’uomo quando
vuole sa essere malvagio e indifferente alla sofferenza altrui. La giornata
della Memoria come quella del Ricordo sono elementi di una storia del passato
in cui l’uomo ha veramente fatto vedere di cosa può essere capace, temi come la
discriminazione razziale, la sopraffazione, l’odio viscerale sono la nostra
parte oscura che non deve essere nascosta ne tanto meno capita, deve rimanere
li appesa come un manifesto a ricordarci di cosa possa essere capace l’uomo, ma
non solo per un giorno ma per sempre, per farci comprendere che la vita di ogni
singola persona è sacra e deve essere rispettata, sempre.
pubblicato su newsbiella
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