martedì 29 dicembre 2020

Dopo gli Abba Zlatan perchè Sanremo è Sanremo


 

Era il 1980 il Milan stava conducendo un campionato dignitoso dopo aver vinto la Stella nell’anno domini 1979 e, pur, con l’eliminazione da parte del Porto nella vecchia Coppa dei Campioni era nelle posizioni di vertice. A Sanremo approdarono quattro giovanotti svedesi all’apice della carriera canora: Anni Frid Lyngstad, Agneta Faltskog, Bjorn Ulvaeus e Benny Andersson al secolo gli ABBA forti del loro successo Gimme Gimme Gimme. Ora, a distanza di 41 anni, un'altra icona svedese scenderà dalle gloriose scale dell’Ariston, non sappiamo se si esibirà in qualche lirica modello Claudio Villa ( Binario triste e solitario ……) ma, di certo, ha più dimestichezza con mosse di taekwondo e di palleggio che di gorgheggi. Stiamo parlando dell’influencer calcistico e uomo di marketing, oltre che atleta highlander, che risponde al nome di Zlatan Ibrahimovic. Ospite fisso a un festival canoro credo che sia tutto sommato una sorta di record superando in questo persino quel Ronaldo che abita in collina a Torino. Sinceramente non mi immagino quali tipo di spazi possa occupare al festival ma, di sicuro, incuriosisce pensarlo in compagnia di un Achille Lauro. L’unica cosa che mi fa sorridere è leggere che la società avrebbe avallato tale partecipazione inserendo, probabilmente, persino una postilla nel contratto ??  Sorrido anche a pensare allo spogliatoio a San Siro in cui, dopo Pioli is on fire (la canteranno a Sanremo ?? ), magari qualcuno intonerà altri motivetti orecchiabili tra Orietta Berti, Irama, Annalisa e Bugo. Cazzo guardi Sanremo? direi proprio di si   


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