La storia è quella della reconquista spagnola, il Cid campione o campeador è il pretesto per l’ennesima serie televisiva di origini storiche. Spolverate di inganni e di tradimenti, di amori corrisposti o meno è la storia dei primi passi di quello che diventerà un simbolo e una leggenda nelle guerre fratricide spagnole per il possesso della penisola iberica, dopo il mille, in cui spesso i cristiani combattevano fra di loro e qualche volta usavano i moriscos come sponda per i loro interessi personali. Cinque puntate bevute tutte d’un fiato, tutto sommato godibili anche se di una lentezza esasperante. Pochi i fatti d’armi e più giocata sul carattere psicologico dei vari personaggi. Come già il precedente dedicato ad Armino sono serie utili per far parlare della storia e del passato e per far intravedere come di fatto sia possibile attualizzare lo studio o per le meno incuriosire su fatti successi centinaia di anni prima. Il riferimento a quanto successo è decisamente migliore rispetto a serie immaginifiche stile il Trono di Spade rimane solo il cruccio che in Italia non ci sia produzioni dedicate alla storia. Un esempio su tutti, si conosce la storia dei soldati Ryan, salvarne uno dopo che era morti tutti i suoi fratelli, ebbene un soldato Ryan italiano, ma nella prima guerra mondiale è esistito davvero, o come non ricordare ad esempio visto che è il periodo dell’anno l’incursione, riuscita, degli italiani nel porto di Alessandria con l’affondamento della Queen Elisabeth, oppure ancora la storia dell’Amba Alagi con la strenua difesa dell’acrocoro Etiopico da parte del Duca Amedeo d’Aosta. Potremo fare la fortuna delle piattaforme televisive chissà che prima o poi qualcuno ci pensi
domenica 20 dicembre 2020
El Cid in tv
La storia è quella della reconquista spagnola, il Cid campione o campeador è il pretesto per l’ennesima serie televisiva di origini storiche. Spolverate di inganni e di tradimenti, di amori corrisposti o meno è la storia dei primi passi di quello che diventerà un simbolo e una leggenda nelle guerre fratricide spagnole per il possesso della penisola iberica, dopo il mille, in cui spesso i cristiani combattevano fra di loro e qualche volta usavano i moriscos come sponda per i loro interessi personali. Cinque puntate bevute tutte d’un fiato, tutto sommato godibili anche se di una lentezza esasperante. Pochi i fatti d’armi e più giocata sul carattere psicologico dei vari personaggi. Come già il precedente dedicato ad Armino sono serie utili per far parlare della storia e del passato e per far intravedere come di fatto sia possibile attualizzare lo studio o per le meno incuriosire su fatti successi centinaia di anni prima. Il riferimento a quanto successo è decisamente migliore rispetto a serie immaginifiche stile il Trono di Spade rimane solo il cruccio che in Italia non ci sia produzioni dedicate alla storia. Un esempio su tutti, si conosce la storia dei soldati Ryan, salvarne uno dopo che era morti tutti i suoi fratelli, ebbene un soldato Ryan italiano, ma nella prima guerra mondiale è esistito davvero, o come non ricordare ad esempio visto che è il periodo dell’anno l’incursione, riuscita, degli italiani nel porto di Alessandria con l’affondamento della Queen Elisabeth, oppure ancora la storia dell’Amba Alagi con la strenua difesa dell’acrocoro Etiopico da parte del Duca Amedeo d’Aosta. Potremo fare la fortuna delle piattaforme televisive chissà che prima o poi qualcuno ci pensi
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