Il politically correct impera sempre più, un incrocio quanto mai inutile con il benaltrismo si insinua nei commenti in rete con professoroni sempre pronti a dare lezioni di bon ton a tutti. L’ultimo in ordine di tempo è legato a una frase di Zlatan, il Benjamin Button del calcio nostrano approdato a Milano che, positivo al Coronavirus, ha postato sui propri canali, un inno alla lotta al virus con il suo stile modello highlander. Che il suddetto calciatore abbia un ego mostruoso è risaputo ma nel tempo lo ha trasformato in un modello marketing aggressivo. E questa volta il malcapitato di turno era niente meno che il virus che ci ha costretti a lockdown e a convivere con questa brutta malattia. A questo punto si sono scatenati i perbenisti di turno identificando il male nello svedese, reo così di insultare i defunti di Bergamo, il ground zero del Covid. Peccato che lo stesso calciatore durante il lockdown abbia provveduto a mettere in piedi una raccolta fondi per l’Humanitas dimostrando più acume e sensibilità di tanti soloni in rete. Ma c’è un fatto che mi ha particolarmente incuriosito, uno degli autori del post, noto giornalista che ha diretto persino il telegiornale rai della rete ammiraglia, ha ammesso di essere diventato il bersaglio in rete degli hater !!! Mi son preso la briga di controllare e su 300 commenti alle sue affermazioni solo una parte infinitesimale si è lanciata in improperi e commenti non proprio oxfordiani, gli altri consigliavano il suddetto a fare una valutazione differente sulle affermazioni del calciatore svedese. Quindi la domanda è: perché se sei un giornalista di grido devi creare il caso anche quando non c’è e lo fai per di più per due volte di seguito? Cui prodest ? Se vogliamo che la rete e la comunicazione diventino una palestra di confronto e non di scontro facciamo in modo che proprio chi governa il mondo dell’informazione sia corretto in tutto e per tutto.
venerdì 25 settembre 2020
L'insostenibile leggerezza di Zlatan
Il politically correct impera sempre più, un incrocio quanto mai inutile con il benaltrismo si insinua nei commenti in rete con professoroni sempre pronti a dare lezioni di bon ton a tutti. L’ultimo in ordine di tempo è legato a una frase di Zlatan, il Benjamin Button del calcio nostrano approdato a Milano che, positivo al Coronavirus, ha postato sui propri canali, un inno alla lotta al virus con il suo stile modello highlander. Che il suddetto calciatore abbia un ego mostruoso è risaputo ma nel tempo lo ha trasformato in un modello marketing aggressivo. E questa volta il malcapitato di turno era niente meno che il virus che ci ha costretti a lockdown e a convivere con questa brutta malattia. A questo punto si sono scatenati i perbenisti di turno identificando il male nello svedese, reo così di insultare i defunti di Bergamo, il ground zero del Covid. Peccato che lo stesso calciatore durante il lockdown abbia provveduto a mettere in piedi una raccolta fondi per l’Humanitas dimostrando più acume e sensibilità di tanti soloni in rete. Ma c’è un fatto che mi ha particolarmente incuriosito, uno degli autori del post, noto giornalista che ha diretto persino il telegiornale rai della rete ammiraglia, ha ammesso di essere diventato il bersaglio in rete degli hater !!! Mi son preso la briga di controllare e su 300 commenti alle sue affermazioni solo una parte infinitesimale si è lanciata in improperi e commenti non proprio oxfordiani, gli altri consigliavano il suddetto a fare una valutazione differente sulle affermazioni del calciatore svedese. Quindi la domanda è: perché se sei un giornalista di grido devi creare il caso anche quando non c’è e lo fai per di più per due volte di seguito? Cui prodest ? Se vogliamo che la rete e la comunicazione diventino una palestra di confronto e non di scontro facciamo in modo che proprio chi governa il mondo dell’informazione sia corretto in tutto e per tutto.
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