La storia come ben sapete si
ripete sempre immutabile e l’uomo come al solito sbaglia. Napoleone al culmine
della sua apoteosi per motivi di grandezza e di prestigio, cerca il colpo di
gran classe, quello che può schiudergli gli allori futuri. Ma come in una mano
di poker l’All in che egli si gioca sul piatto russo lo lascia letteralmente in
braghe di tela e lo porta alla rovinosa sconfitta e all’oblio dai fasti che lo
avevano portato sul tetto d’europa. La grande Armee invade la Russia il 24
giugno, Hitler oltre un secolo dopo anticiperà solo di due giorni. Arriva a
Mosca dopo l’ultima battaglia di Borodino del 7 settembre, ma proprio il 14 di
quel mese scoppia l’incendio che distruggerà oltre 6000 case di Mosca fatta
eccezione del Cremlino; da li la ritirata oltre un mese dopo, troppo tardi. A
migliaia moriranno di stenti, di freddo, oltre 400.000 uomini e i migliori
ufficiali francesi, della truppa fanno parte anche 32.000 italiani gli
antesignani degli Alpini del 1942/43 anche loro costretti alla ritirata. Una
storia ciclica che si ripete e che si ripeterà ma che lascia ai posteri nomi di
luoghi, di eventi che hanno forgiato la nostra storia
domenica 13 settembre 2020
Il grande incendio di Mosca - 1812
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