martedì 29 settembre 2015

Astense eterno amore. Storia di una maglia e di un appartenenza unica



Certi amori fanno giri immensi e alla volte ritornano. Certo è una canzone, sicuramente una delle più sentite, spesso usate a sproposito, ma non ditelo ai ragazzi dell’Astense, che, quando vestono i colori della loro maglia, diventano leoni e sono pronti a battersi per la loro maglia. Sabato è iniziato il campionato, in casa, tra le mura amiche e con un po’ di commozione, come ricorda il capitano si è scesi in campo consapevoli della discesa di categoria, ma con la voglia di dimostrare che sui campi di serie A abbiamo disputato una stagione da favola. Un gruppo unito, tanti ricordi, ma anche tanta voglia di futuro. Il debutto del nuovo coach, la voglia del gruppo storico, i piacevoli ritorni e un campionato, checché se ne dica difficile e da prendere con le molle. Pronti e via e si subisce la rete su una ripartenza, ma nessuna sbandata, si recupera e poi si dilaga nel secondo tempo per un rinfrancante 5 a 1. 



Gli alfieri sono gli stessi, la maglia è sempre quella da onorare, il palcoscenico, quello vero è li, dove giocano anche i campioni dell’Orange. Ma il cuore quello è immenso, come quello di Andrea, al secolo Migliaia, che decide di regalare un extra di emozioni, dichiarandosi coram populi al suo eterno amore e farlo con quella maglia allora il significato è doppio. E come si dice in questi casi se son rose ……

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