martedì 8 aprile 2014

Il pagellone di fine stagione da Edu a Modica


Bru Edu Dias: dici calcio o calcetto e non puoi non nominare il Brasile (voto 10) tecnica, fantasia, pause e accelerazioni, virtuosismi ai limiti della fisica ebbene tutto ciò lo puoi trovare nel nostro brasiliano di adozione (voto 9,5). Un esempio assoluto di professionalità (voto 9) e dedizione alla causa con un gran bella famiglia (voto 10) ha abitudini strane, dormire in trasferta sul rude pavimento (voto 6) del bus per i trasferimenti, ma poi si fa trovare pronto sul campo. Nel pre-partita lo puoi trovare a fare stretching in solitaria, che forse tutto sommato è una tecnica tattica per trovare una concentrazione tutta sua pronto con il suo sguardo penetrante (voto 8) che sa già in anticipo come leggere la gara. Alle volte è talmente concentrato che smarrisce la via dagli spogliatoi (voto 5 per la dislocazione) al campo vedere Poggibonsi. La magia del Samba.

Fabio Pennisi: il nostro bronzo di Riace (voto 9) fisico scultoreo e marmoreo per un muro su cui si abbattono gli avversari, spesso con interventi al limite del codice penale (voto 4), ma su cui sorvola e glissa, “non è uno sport per signorine”. Amante del rock e di Elvis (voto 10) non si può dire altrettanto per le sue qualità canore (voto 6) con karaoke improvvisati con il resto della squadra (8 per l’impegno canoro 5/6 per i risultati)  immortalati dal tablet onnipresente, guai a toglierglielo dalle mani. Alfiere della difesa non disdegna le puntate offensive e le cannonate con cui gonfia le reti avversarie. The Wall

Davide Fazio : Cognome importante per un finale di stagione decisamente coinvolgente per il nostro Davide (voto 8). Gambe pitturate e contraddistinte da tatuaggi che lo fanno assomigliare a un lottatore Samoano o meglio a un neozelandese prima della haka (voto 10) macinatore di chilometri sul campo, sa tirare fuori dal cilindro della tecnica del futsal numeri di alta scuola. Il tiro imparabile al sette (voto 9,5) scagliato in quella palestra (non era certo un palazzetto) di Castellamonte che è valsa la prima rimonta di quella partita strana è da manuale del calcio. Sguardo perennemente imbronciato è dotato però di una ottima mimica partecipativa nelle battaglie sul parquet. Ha portato sulle spalle il dieci mica un numero qualsiasi quello di Mister X. Gattuso  

Luca Modica Ha imparato a sognare con l’Astense, ormai i Negrita (voto 7) ci citeranno per plagio ma la colonna sonora della stagione dell’Astense è proprio quella. In uno sport in cui la scaramanzia non esiste (voto 0 chiedere spiegazioni al vice presidente Picollo) si è chattato per tutta la stagione al venerdì prima della partita – vista che la prima volta aveva portato bene – è non si è più abbandonata l’abitudine piacevole della chiacchierata pre gara. Il tiro libero (voto 8) la sua passione, dopo Sara naturalmente, con cui ha impegnato severamente i portieri avversari anche se avrebbe voluto come tutti noi (voto 10 e lode) impattare a un minuto dalla fine nella città canavesana in quella partita stregata. Abituato a cambiare casacche e non numeri ha fatto anche il portiere di movimento (voto 6,5) e che movimento. Tarantolato

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