Doveva essere l’esame
di maturità in realtà è stato molto di più. Una squadra l’Astense capace di
imporre il proprio gioco di cambiare uomini ma non gli schemi con individualità
profonde ma soprattutto capace di difendere con tutti gli uomini e di proporre
un gioco efficace e spettacolare. E’ un sabato pomeriggio che preannuncia la
primavera più che l’autunno la strada per raggiungere Brà è breve, una trasferta
non distante ma quasi a portata di mano. Il lussuoso bus dell’Astense di bianco
dipinto con il logo fiammeggiante è li parcheggiato nel piazzale del Palazzetto
di Brà. I ragazzi si sono allenati bene giovedì sera provando schemi a
ripetizione sotto l’occhio vigile di un Fiscante concentrato e di un Edu quanto
mai allenatore in campo. E’ stato divertimento pure vedere quell’allenamento e
comprendere lo spirito di squadra che matura e cresce ad ogni incontro.
Ma è
tempo di capire quale sarà l’ambizione del team guidato da Lotta. Alla lettura
delle formazioni l’ovazione è tutta per gli astigiani, il gruppo di supporter
della Libertas è commovente, scandisce a gran voce i nome dei giocatori e
intona canzoni da far invidia alla serie A del calcio a undici. Al Brà mancano
due pedine fondamentali ma anche Fisco è ai box. L’attenzione è subito alta l’Astense
pressa è mette a frutto una superiorità palpabile fin dal terzo minuto.
Cannella da par suo al volo incrocia un tiro che si perde nella rete: è l’inizio
di un sogno. La concretezza dei bianco blu alle volte è totale. Un gran tiro
dai quaranta metri di Edu si stampa all’incrocio, avrebbe meritato ben altro
esito.
Ma la squadra c’è anticipa gli avversari ruba palloni ed è capace di
creare un gioco ubriacante. Come lo slalom in area di Migliaia, che mette a
sedere prima il difensore e poi il portiere e infine insacca. Siamo a metà del
primo tempo ma la sensazione è di aver visto in azione una macchina perfetta che
diventa tale quando Modica al volo in perfetto stile timbra per la terza volta
la porta difesa da Varduli. Non c’è partita il Brà imbattuto fino all’inizio di
questa partita si inchina al gioco dei ragazzi. In apertura di ripresa l’Astense
aspetta l’avversario e concede qualche giocata ma Tropiano fa buona guardia. E
poi via in contropiede si sprecano le azioni positive ne abbiamo contate almeno
sei con Pennisi, Banzato, Maschio Migliaia e lo stesso Edu. Il sigillo del
capitano chiude la contesa sul quattro a zero un risultato che non ammette
repliche la rete della bandiera di Licciardi non cambia il corso della sfida.
Adesso bisogna rimanere coi piedi per terra non lasciarsi andare a facili
trionfalismi ma questa squadra non finisce mai di stupire e peccato a questo
punto per i due punti lasciati per strada nello scontro con i Bassotti che
avrebbero potuto dare il primato solitario ma si guarda avanti al futuro che
prevede una sfida casalinga ma non al Palasanquirico. E se Brà era l’esame di
maturità la prossima sarà l’ammissione all’università del calcio a cinque.
Comunque forza Astense e continuiamo così
Nessun commento:
Posta un commento