sabato 5 ottobre 2013

Svolta pericolosa


Guardando la faccia sorridente dei tifosi turchi in Corso Massimo a Torino, fieri del loro tifo e della partita portata avanti con intelligenza dalla loro squadra in Champions, un leggero pensiero è andato alla madre di tutte le partite che si giocherà domenica. Al diavolo il Derby d’Italia questa è la partita che merita la maggiore considerazione. Ma con il triste precedente delle stagioni trascorse, si impone un analisi seria. Come andrà a finire domenica sera. Riusciremo ad espugnare lo stadio di Venaria o saremo condannati ancora una volta a rimanere nell’obblio del dietro le quinte. E’ una partita importante non solo per i tifosi ma per comprendere appieno quelle che sono le nostre reali potenzialità. La mancanza di soldi ha indirizzato una politica societaria nelle ultime stagioni, però non è che la nostra squadra non abbia costi e ricavi e quindi la domanda spontanea quando ti chiami Milan e hai degli obiettivi deve essere quello di essere chiari e di lavorare per vincere. Il vivacchiare delle ultime stagioni con qualche exploit (vedi alla voce partita con il Barcellona in casa dell’ultima stagione) non può più accontentare il tifoso. Lo scandire a gran voce vinceremo lo scudetto e poi partire in rincorsa non può sempre andar bene. Ci sono oggettive difficoltà di preparazione, di problemi legati agli infortuni ma anche di scelte. Un personaggio come Tevez poteva fare la differenza, perché lo abbiamo abbandonato ?. La liason con il CSKA terminerà in modo positivo a gennaio ?? ma sarà quello di cui abbiamo bisogno ???.  L’idea è che non ci sia una chiara strategia ma si tiri a campare e allora se serve uno stimolo, una sveglia, questo deve essere dato dalla partita di domenica. Un appuntamento importante e decisivo che deve dare la scossa al nostro ambiente e che ci deve dare la forza di  indirizzare il nostro destino senza se e sena ma e soprattutto senza black out di gioco e di attenzione sui calci piazzati. Può essere la partita della svolta, ma lo deve volere la squadra, l’allenatore e la società. Per i tifosi non c’è problema già pregustano.

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