Guardando la faccia sorridente
dei tifosi turchi in Corso Massimo a Torino, fieri del loro tifo e della
partita portata avanti con intelligenza dalla loro squadra in Champions, un
leggero pensiero è andato alla madre di tutte le partite che si giocherà domenica.
Al diavolo il Derby d’Italia questa è la partita che merita la maggiore
considerazione. Ma con il triste precedente delle stagioni trascorse, si impone
un analisi seria. Come andrà a finire domenica sera. Riusciremo ad espugnare lo
stadio di Venaria o saremo condannati ancora una volta a rimanere nell’obblio
del dietro le quinte. E’ una partita importante non solo per i tifosi ma per
comprendere appieno quelle che sono le nostre reali potenzialità. La mancanza
di soldi ha indirizzato una politica societaria nelle ultime stagioni, però non
è che la nostra squadra non abbia costi e ricavi e quindi la domanda spontanea
quando ti chiami Milan e hai degli obiettivi deve essere quello di essere
chiari e di lavorare per vincere. Il vivacchiare delle ultime stagioni con
qualche exploit (vedi alla voce partita con il Barcellona in casa dell’ultima
stagione) non può più accontentare il tifoso. Lo scandire a gran voce vinceremo
lo scudetto e poi partire in rincorsa non può sempre andar bene. Ci sono
oggettive difficoltà di preparazione, di problemi legati agli infortuni ma
anche di scelte. Un personaggio come Tevez poteva fare la differenza, perché lo
abbiamo abbandonato ?. La liason con il CSKA terminerà in modo positivo a
gennaio ?? ma sarà quello di cui abbiamo bisogno ???. L’idea è che non ci sia una chiara strategia
ma si tiri a campare e allora se serve uno stimolo, una sveglia, questo deve
essere dato dalla partita di domenica. Un appuntamento importante e decisivo
che deve dare la scossa al nostro ambiente e che ci deve dare la forza di indirizzare il nostro destino senza se e sena
ma e soprattutto senza black out di gioco e di attenzione sui calci piazzati.
Può essere la partita della svolta, ma lo deve volere la squadra, l’allenatore
e la società. Per i tifosi non c’è problema già pregustano.
sabato 5 ottobre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mettere delle restrizioni non paga mai: il locomotive act 1865
I l progresso non si ferma. Lo si può rallentare, ostacolare, perfino circondare di divieti — ma prima o poi passa. Nel 1865, la Gran Bre...

-
Finale convulso al Palabrumar a 59 secondi dalla fine Borgnetto si accascia a centrocampo mentre aveva la palla, Boscaro si invola e Tres D...
-
(fonte www.arkistudio.eu) TUA MADRE E’ MORTA La parola Collegio ha sempre evocato nelle menti di tutti una connotazione negativ...
-
Non esistono partite impossibili, esiste solo la volontà di metterci l’anima, di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di provarci fino alla...
Nessun commento:
Posta un commento