venerdì 29 marzo 2013

quelli che ....... andavano a San Siro


Jannacci era Milano e il Milan, il cantautore milanese, medico, ma soprattutto poeta moderno in grado di raccontare con una strofa, con una battuta con un tic la milanesità e il milanismo meglio di chiunque altro. Era un sodalizio quello tra lui e Beppe Viola unico, una passione comune il Milan, una capacità rara di estrapolare battute fulminanti. Erano la quintessenza delle storie di ringhera  della capitale meneghina. Era il Milan di Rivera, era il Milan degli anni sessanta, era quello del Paron, era quello della stella agognata e cercata, era quello dei casciavit, era quello della sinistra operaia, era quello della domenica pomeriggio sempre e comunque in curva . Era quello dei giocatori operai dei Lodetti dei Rosato ma anche dei Chiarugi, dei Buriani dei Novellino. Era un Milan dal volto umano tante volte cantato e decantato. Esilarante la strofa che recitava (..) quelli che quando perde il Milan o l’inter dicono che è solo una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli oh yeahhh(..)

Me lo ricordo in un derby anonimo degli anni ottanta finito zero a zero, biglietto di parterre, quella zona oscura a fare da contorno al campo in cui praticamente quando eri in piedi era come vedere i giocatori da una cantina, incrociando il suo sguardo e sentire il suo giudizio estetico mai sopra le righe dire Ghè ne minga. Le sue canzoni, il suo lascito testamentario ci hanno raccontato storie popolari di quartiere, storie di gioventù, la sua e nostra Milano, e quando poteva una strofa e un riferimento al Milan erano d’obbligo, fede mai eccessivamente sbandierata ma sempre portata nel cuore. E’ questa la quintessenza del Milan e del suo essere tifoso e San Siro sarà per sempre la sua casa

Cibo di qualità – Robert Capa – Amore e Psiche – Coop Pangea – Il diario di Gesù



Tecno& Food al Lingotto
Per gli amanti della cucina, ma anche per gli operatori del settore nell’ambito culinario una fiera di nicchia ben costruita che ha portato alla ribalta tecniche e cibi di qualità.  Confort relax e servizio sono queste le qualità che emergono aggirandosi tra gli stand con prodotti nuovi e di qualità che soddisfano tutti i palati e così anche noi abbiamo girovagato tra i corridoi della fiera alla ricerca di idee e di prodotti innovativi. Ne è venuto fuori un servizio curioso e particolare da gustare con calma e tranquillità

Le foto grafie di Robert Capa – Scatti storici
Testimone della storia, presenza discreta nei momenti in cui viene scritta la storia dell’umanità, scatti che hanno il potere di fermare la storia e di immortalare eventi importanti. L’arte del fotografo è proprio quella di scegliere, a livello personale d’accordo,  un unicità che viene consegnata ai posteri. Robert Capa è più di un cronista è un artista che attraverso i suoi occhi ci consegna l’immortalità. Nella sua foto c’è tutto: lo scritto il commento e la descrizione dell’evento, c’è l’umanità. le sensazioni e le emozioni dell’uomo che vive il passaggio della storia. Soffermarsi a guardare le fotografie di Robert Capa vuol dire tornare con la mente al momento in cui furono scattate, essere trasportato e rivivere quella scena immaginando quel luogo carico di storia. Robert Capa è la storia e anche se lui stesso è stato vittima delle storie che ha raccontato ha avuto il merito di tramandare ai posteri icone e passaggi che rimarranno per sempre. A Palazzo Reale a Torino fino al 14 luglio

 Amore e Psiche a Palazzo Barolo
Amore e Psiche a Palazzo Barolo a Torino fino al prossimo 16 giugno. Attraverso opere dipinti e oggetti viene celebrato l’antichissimo mito di Amore e Psiche. Psiche mortale dalla bellezza uguale a Venere diventa sposa di Amore senza mai poterne vedere il volto, una notte spinta dalla curiosità riesce ma viene cos’ abbandonata dal Dio e quindi costretta ad affrontare una serie di prove al termine delle quali otterrà l’immortalità e potrà così ricongiungersi allo sposo. Un mito che resiste nel tempo e che qui viene rivisitato in chiave neoplatonica e filosofica. Il percorso studiato e attuato nei sotterranei nelle intenzioni dei curatori è proprio quello di costruire un percorso e delle prove che ci facciamo comprendere appieno la presenza del trascendente e del divino nel mondo. Dieci le sezioni della mostra scandite da una selezione di opere d’arte contemporanea legate al sentimento in un vero e proprio percorso di ascesa metafisica. Il progetto ideato dalla Fondazione DNart nasce in collaborazione con l’Opera Barolo e si fregia della collaborazione di tutti gli enti istituzionali piemontesi. Per tutti coloro che sono attratti dalla bellezza e dall’amore

Pangea con Erika Sgobba
Una cooperativa dalla parte degli immigrati ma non solo, un sostegno e un aiuto a chi è in difficoltà, un gruppo giovane ma con le idee chiare e con tanta voglia di lavorare. Ne parliamo con Erika Sgobba


Il diario di Gesù
Un libro particolare scritto in modo preciso e puntuale da Gianluigi De Marchi, un doveroso omaggio nella settimana di Pasqua a una tradizione quella cattolica ma anche una rilettura da un punto di vista umano. Un libro che ci aiuta a pensare e a riflettere e di questi tempi non è cosa da poco

Passaggi televisivi: Domenica 31 marzo alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 1 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 2 aprile alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1 e alle ore 22.00 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879; mercoledì 3 aprile alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; giovedì  4 aprile alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 5 aprile alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 6 aprile alle 13 su TELECITY

giovedì 28 marzo 2013

Robert Capa in action: la storia attraverso le fotografie


Testimone della storia, presenza discreta nei momenti in cui viene scritta la storia dell’umanità, scatti che hanno il potere di fermare la storia e di immortalare eventi importanti. L’arte del fotografo è proprio quella di scegliere, a livello personale d’accordo,  un unicità che viene consegnata ai posteri. Robert Capa è più di un cronista è un artista che attraverso i suoi occhi ci consegna l’immortalità. Nella sua foto c’è tutto: lo scritto il commento e la descrizione dell’evento, c’è l’umanità. le sensazioni e le emozioni dell’uomo che vive il passaggio della storia. Sono scatti che sembrano quasi essere scelti con cura, selezionati per rappresentare l’eccezionalità del momento: come la morte del miliziano nella guerra di Spagna, il fante immerso nell’acqua sulla spiaggia della Normandia, le indicazioni del contadino al militare americano in Sicilia, la cattura delle truppe tedesche nelle Ardenne. Ma non è solo guerra è anche il momento che accompagna la rinascita della vita in Germania, l’esodo degli ebrei verso la terra promessa e i ritratti di grandi personaggi che hanno vissuto intensamente la loro quotidianità e che hanno fatto la storia dell’uomo. Soffermarsi a guardare le fotografie di Robert Capa vuol dire tornare con la mente al momento in cui furono scattate, essere trasportato e rivivere quella scena immaginando quel luogo carico di storia. Robert Capa è la storia e anche se lui stesso è stato vittima delle storie che ha raccontato ha avuto il merito di tramandare ai posteri icone e passaggi che rimarranno per sempre. A Palazzo Reale a Torino fino al 14 luglio

domenica 24 marzo 2013

Biella a picco nel giro in Laguna. Game over ??



Brutta prestazione che unita ai risultati provenienti dagli altri campi non danno grandi speranze per i colori rossoblu. Adesso dobbiamo concludere la stagione lottando su ogni singola partita ricostruendo un sogno che si sta spezzando. Partendo dal territorio, dai tifosi, dalle realtà imprenditoriali per poi arrivare alla società. Biella merita di continuare a giocare a basket
 
Angelico Biella

Jurak 5 il vecchio leone c’è ma non ruggisce anche lui si fa trascinare dallo scarso appeal della squadra

Rochestie 4,5 parte bene ma poi si perde gravato di falli non incide ne in attacco ma soprattutto in difesa

Pinkney  7 gli mancava il tiro da tre e lo trova, autore di un primo quarto devastante ma poi si smarrisce come tutta la squadra non può essere solo lui la soluzione di tutti i problemi. Profeta che predica nel deserto

Tsaldaris 5 tragedia greca in salsa cosmica tanto fumo e pochissimo arrosto

Johnson 6 più reattivo rispetto alle ultime ma quando si intestardisce nel provare la soluzione sia centrale che nel tiro dalla lunga non aiuta alla squadra Solitario

Renzi 5 si rivede ma riesce a farsi uccellare dall’ultimo arrivato

Mavunga 5. Il solito fantasma

Lagana 5,5 la giovane promessa si batte ma nei pochi spiccioli di gioco non è incisivo

Raspino 5 molto lavoro sporco sotto le plance ma si vede che non è a suo agio

All. Cancellieri 5 Il giro in laguna non è stato positivo Biella rimane in partita fino al 15 poi quando Venezia alza il ritmo e la difesa la squadra si squaglia. Sotto nei rimbalzi. Nelle percentuali al tiro e con una valanga di palle perse. Altri 30 punti di distacco e purtroppo non è stato l’unico quest’anno. Game over
 
Reyer Venezia
 

Bulleri 7 il vecchio Bullo è il grimaldello di Mazzon per tornare in partita nel primo quarto si trova sempre al posto giusto nel momento giusto. Sicurezza

Zoroski 6,5 solo scampoli di gioco ma usufruisce del buon collettivo e va a referto anche lui, persino da tre nell’ultimo quarto

Bowers 7 il solito bel giocatore che con le sue giocate apre la difesa di Biella ben sei gli assist

Candussi 7 giocare e realizzare 6 punti un bottino che la stragrande maggioranza dei giocatori lanieri si sogna davanti alla tua gente è un bel biglietto da visita. Promessa

Hubaleck 7,5 il nome che non ti aspetti ma che realizza alla fine ben 14 punti, quando inchioda la schiacciata alla fine il Palazzetto gli tributa un ovazione Scoperta

Clarck 7,5 dieci i punti a referto ma tanta tanta intensità

Diawara 7 il leone che quando vede Biella si scatena pur provenendo da una settimana difficile fa a sportellate sotto canestro ma è determinante nella sua grinta

Rosselli 7,5 l’ex non segna ma distribuisce palloni e assist e prende rimbalzi decisivi

Szewcyzk 8 all’inizio Venezia è solo lui poi trascina il resto della squadra Pilastro

Young Mr. Superstar è sempre ben presente nell’economia del gioco reyerino con Bowers capace di giochi che aprono la difesa, per la verità poco consistente di Biella

Marconato e Magro 6,5 spiccioli di partita per i lunghi non determinanti ma non certo per loro demerito ma per l’inconsistenza di Biella

All. Mazzon  8,5 la partita non è delle più difficili grazie anche a un roster lungo e determinato. Ha il merito di non perdersi quando Biella allunga nel primo quarto. Le sue mosse indirizzano la partita e portano a casa due punti che in virtù anche degli altri risultati possono alla fine aprire il discorso Play Off

Quelli che hanno visto il Milan vincere la Mitropa



Agli inizi degli anni ottanta per il Milan conquistata la stella si apre una stagione buia, lo scandalo scommesse lo elegge a squadra simbolo da punire e la spedisce nella seconda serie, un onta per una società che per ottanta anni aveva calcato il palcoscenico della serie A. Siccome le disgrazie non vengono mai da sole ci troviamo in un periodo di cambio generazionale. La società ha raggiunto l’agognata stella e la non preventivata discesa in serie B cambia i piani. Il ritorno non è difficile ma manca programmazione alcune scelte sbagliate consegnano altre difficoltà agli amanti dei colori rossoneri. Un campionato difficile disgraziato quello del1981/82 che ci porta all’Inferno e in cui l’unica gioia mai troppo sbandierata è proprio la Mitropa Cup una competizione europea poco conosciuta forse ma è pur sempre un trofeo internazionale. Certo nomi come quelli del Vitkovice o dell’Osijeck non sono certo blasonati e non hanno lo stesso appeal di Real Madrid e Barcellona però rimane quella competizione combattuta e portata a termine pochi giorni e ore prima dell’infausta trasferta di Cesena quella in cui si passò dalla gioia alla disperazione per quella brutta Faccenda successa a poche centinaia di km di distanza a Napoli. Se è vero il detto che le bandiere si vedono quando il vento soffia forte, allora il libro di Sergio Taccone deve far riflettere e far pensare a tutti i tifosi rossoneri, quelli a volte abituati troppo bene e che hanno vissuto gli ultimi 27 anni nell’abbondanza, quali sono le nostre origini e quale il nostro passato. Una coppa come la Mitropa deve essere ricordata e contestualizzata ricordare il passato per godere appieno delle gioie del presente. Il lavoro di Taccone preciso e puntuale ci spiega il percorso di quell’annata gioie e il caso di dire anche dolori. Ricordare anche gli attori di quel periodo, tra cui l’immortale Franco Baresi, rende ancora più gloriose le pagine di gloria scritte a cominciare dalla fine degli anni ottanta. Le appendici, le partite, i tabellini e tutto quello che appartiene all’universo Milan magistralmente riportati per una pagina, forse sconosciuta, ma che merita di essere ricordata. Come al solito tutto sotto l’egida di Urbone Publishing casa editrice che dedica da sempre spazio alle storie del calcio.

 

www.urbone.eu

venerdì 22 marzo 2013

Enercoop – corsi a Città Studi – Hyundai Santa Fe – Le location del cinema –il “Pontefice astigiano”


       
Fai il pieno con Enercoop
Nella spesa di ogni giorno l’attenzione ai dettagli è importante e in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo un occhio di riguardo deve essere mantenuto anche su ogni aspetto della spesa, anche il pieno di una macchina fa parte a pieno titolo del carrello della spesa. Un risparmio come quello che garantisce Enercoop è un aiuto importante nell'economia di una famiglia. Presso il centro commerciale degli orsi a Biella è stata aperta una nuova stazione di servizio che garantisce prezzi bassi a tutela del consumatore, un occhio di riguardo importante e un sostegno all'economia delle famiglie e i primi riscontri sono stati senza ombra di dubbio positivi

Città Studi corsi di diritto e informatica
Tra i tanti corsi che vengono prodotti e proposti c’è ne sono alcuni veramente interessanti. Fuor di dubbio che in un era in cui l‘utilizzo dell’informatica è importante, mettere in correlazione il diritto e il web diventa importante e determinante per le aziende che si devono muovere in un nuovo contesto. Ecco spiegato quindi le motivazioni che hanno portato Città studi e l’università a programmare questo master universitario di primo livello

Hyundai Santa Fe con la concessionaria Hyundai Motor Assauto di Biella
Si conclude  il nostro viaggio in collaborazione con i modelli targati Hyundai, questa settimana è il turno della Santa Fe. 5 anni di tripla garanzia a km illimitati, vocazione da fuoristrada, ampia capacità di carico,  consumi ed emissioni ridotte, queste sono solo alcune delle caratteristiche che mettono in risalto una macchina dall'alta potenzialità. Scopriremo in collaborazione con la Concessionaria Hyundai Motor Assauto  di Biella le qualità della Santa Fè. Per tutti coloro che vogliono viaggiare in perfetto confort, tranquillità con un automobile che ci porta a conoscere tutte le bellezze del Piemonte un occasione da non perdere.

Movie on the road Torino e le location cinematografiche
24 location cinematografiche in giro per Torino, si tratta di un modo per promuovere l’immagine del proprio territorio legato a ben più famosi set cinematografici, visitarli significa far parte di quel magico mondo ripreso dalla telecamere. Ecco così scelti tra i tanti 24 luoghi simbolo. Si tratta di una mappa utile bella e partecipativa che mette in comunione un patrimonio di sensazioni e  di emozioni uniche. Un ‘iniziativa che potrebbe essere replicata e adattata in tutto il Piemonte e che potrebbe invogliare anche nuovi produttori a credere nelle location made in Piemonte

Papa astigiano
L’evento dell’anno è l’elezione del nuovo pontefice il cardinale Bergoglio che ha assunto il nome di Francesco primo, piemontese doc, il nonno originario di Portacomaro stazione ne abbiamo parlato con il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo che ha condotto e rappresentato Asti nel giorno dell’insediamento in Vaticano

Passaggi televisivi: Domenica 24 marzo alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 25 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 26 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1 e alle ore 21.30 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879; mercoledì 27marzo alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; giovedì  28  marzo alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 29  marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 30 marzo alle 13 su TELECITY

giovedì 21 marzo 2013

Niente di nuovo sul fronte occidentale per Biella


E’ il tormentone del momento c’è stato persino un consiglio comunale dedicato sull’argomento ma poi come al solito le parole sono infinite e i risultati scarseggiano, anche solo per impostare soluzioni che devono essere necessariamente recuperate nel più breve tempo possibile. Il basket e Biella è un amore che dura da anni, negli anni settanta prima alla Rivetti e poi questo secondo rinascimento, il lungo idillio che va avanti da vent’anni, due palazzetti che hanno fatto la fortuna dello sport in città capace di dotarsi di impianti all’avanguardia che hanno fatto la fortuna di diverse associazioni sportive incrementando la voglia di sport a livello cittadino. Prova ne sia anche l’ultimo  costruito appena cinque anni fa grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale e di un brand commerciale che ha investito tanto per realizzare questa struttura a servizio sicuramente della Pallacanestro Biella ma anche della collettività. La politica si sa è programmazione ma l’impressione è che purtroppo negli ultimi anni si sia navigato a vista cercando più il consenso che la programmazione, più la visibilità che non il lavoro abile dietro le quinte per far permanere un sogno. Vedere le partite e manifestazioni di prim'ordine non deve essere la sola presenza ma il giusto tributo di un lavoro collettivo in grado di far fronte comune contro un periodo oggettivo di crisi. Sicuramente il basket è di buon livello in città e la sua presenza non può che portare benefit a tutti anche alle altre discipline. Invece assisteremo a una celebrazione senza senso di Biella quale città europea dello sport 2014 che sa tanto di epitaffio. Martedì si è tenuto un consiglio comunale che nato sulle buone intenzione espresse da una giovane consigliera Costanza Mottino, giustamente preoccupata del destino del suo territorio si è risolto in una sorta di fiera delle banalità con interventi al limite. Le pacche sulle spalle da sole non bastano, per andare avanti occorre trovare una sinergia di intenti e lavorare, spesso senza grandi proclami, ma con umiltà a favore del territorio e poi forse i risultati arrivano. Ora diventa forse tutto più difficile, con sette partite da giocare con il coltello tra i denti e con una realtà e un territorio  che avrebbe bisogna di una scossa e di uno scatto di orgoglio ma che invece si perde tra l’ennesima discussione sull’autostrada che mai arriverà e un invaso nelle alte valli che deturperà il nostro territorio per sempre.

domenica 17 marzo 2013

Tempo da lupi la Scandone resiste a Biella 77 a 72 e conquista la salvezza


 

 

Il verdetto se non è quasi definitivo poco ci manca, vittoria che vale doppio per Avellino che mette sei punti tra se è Biella e veleggia, in virtù delle ultime prestazioni in una posizione più tranquilla. Partita strana con Avellino che domina il secondo quarto ma che poi subisce la rimonta di una stratosferica Biella nel terzo. Il quarto invece è il periodo dei rimpianti per Biella, tre sanguinose palle perse nel momento topico consegnano ad Avellino il match. Due giocatori su tutti Dragovic per Avellino decisamente immarcabile autore di sette triple su nove tentativo e un immenso Kevin Pinkney 30 punti e 42 di valutazione, se ci fosse stato per Biella fin dall’inizio chissà quale sarebbe stato il campionato per i lanieri

 

C’è tensione, c’è sfida  il Palazzetto si riempie solo la curva gialla dove di solito stazionano i tifosi ospiti non è al completo anche se un rumoroso gruppo di supporter dei lupi si fa sentire. La Curva Barlera vestita a festa: (..) tu non sarai mai sola (..) cosi scrivono e cantano i tifosi, è il tempo della grandi emozioni e c’è bisogno del sostegno di tutti. Cancellieri schiera Johnson, Tsaldaris, Rochestie, Jurak e  Mr Pretty in pink Kevin Pinkney mentre Pancotto risponde con Richardson, Dean, Spinelli, Ivanov e Biligha. Prima palla per Biella e Pinkney dimostra di esserci segnando lui il primo canestro per Biella a cui risponde subito Spinelli l’ex che vuole vincere. L’anima di questi primi minuti è quella di Pinkney stoppa segna fornisce assist per cinque minuti va tutto bene Biella avanti ma Avellino non molla, con il secondo fallo di Pinkney Cancellieri è costretto a levarlo e i rincalzi non sono all’altezza Biella fa fatica e la responsabilità dei tiri diventa pesante. Johnson non pervenuto in questi primi minuti, mentre dall’altra parte Pancotto è più fortunato con i cambi dopo il primo tempo il cronometro dice Biella sotto di due, ma forse l’inerzia del match ha preso un'altra piega. Prova ne sia che al rientro dopo il primo intervallo c’è uno scatenato Dragovic che fa letteralmente impazzare i marcatori biellesi  3 canestri dalla lunga consegnano il primo vantaggio consistente per Avellino che via via si incrementa sempre più fino a toccare il più 19 per Avellino. Gli irpini sovrastano Biella sui rimbalzi sulla palle recuperate e un fantastico 73% dei tiri dalla lunga. Se Biella vuole vincere e raddrizzare la partita deve cambiare registro

La strigliata di Cancellieri deve essersi fatta sentire Biella grazie a Jurak apre un parziale di nove a zero  dopo soli due minuti il terzo è un quarto tutto a tinte rossoblu, Ivanov commette falli a ripetizione, Pinkney è immarcabile. L’intensità è quella giusta Biella torna sotto il vantaggio della Scandone si assottiglia. Ci pensa il solito Dragovic a togliere le castagne dal fuoco per Pancotto, ma l’impressione è che con dieci minuti ancora da giocare ci sia tutto il tempo per la remuntada. Invece negli ultimi dieci non c’è più l’intensità di quelli precedenti si forzano i tiri, si soffre si perdono palle importanti. Il punteggio si dilata ancora sulla doppia cifra. A cinque dalla fine Biella è ancora sotto di sette poi suona la carica Rochestie per lui alla fine venti punti, si arriva anche al meno tre, ma qui avviene l’impossibile due palloni necessari per impattare si perdono nei corridoi del palazzetto letteralmente buttati via. E con questi vanno via anche le speranze per Biella di vincere la partita. E adesso si fa maledettamente dura. Il silenzio con cui il pubblico accoglie la fine del match vale più di una sentenza

 

Angelico Pallacanestro – Sidigas Avellino  72 – 77 ( 17 – 19; 27 – 46; 53 – 59)

Angelico Pallacanestro Biella  Jurak 9; Renzi n.e., Raspino 0, Laganà 2; Rochestie 20; Mavunga 4; Johnson 6; Uglietti n.e.; Amoruson.e.; Tsaldaris 1; De Vico n.e.; Pinkney 30. All. Cancellieri

Sidigas Avellino Hunter5; Brown 7; Biligha 2; Richardson 12; Spinelli 11; Ivanov 2; Tammaro n.e.; Crow n.e.; Dragovic 25; Riccio n.e.; Dean 13. All. Pancotto
 
 
Jurak 7 il solito leone sotto canestro e gran motivatore la riscossa nel terzo quarto parte da lui e lui è il solo che fa scattare l’applauso alla fine anche se si è perso. Leone
Renzi: n.p. rimane misteriosamente in panchina e non fa parte della pugna eppure questa sera la sua presenza sotto canestro sarebbe stata necessaria
Raspino 5,5 c’è entra ma non si vede ai margini del gioco non dà quello che ci si aspetta da lui che era un alfiere del tiro dalla lunga distanza
Laganà 6 una fiammata e poco più
Rochestie 8 decisamente in partita questa volta è determinante e fa quello che gli chiede il coach. Continuo
Mavunga 5,5 è tornato il solito fantasma timido nell’approccio e poco reattivo
Johnson 4 se Biella perde il treno della serie A questa sera è decisamente merito suo, non segna per poter quarti non incide dalla lunga e sbaglia i passaggi decisivi. Determinante
Tsaldaris 6 solo un punto ma tanta tanta gavetta per portare acqua a Biella purtroppo non basta
Pinkney 10 manca solo la lode per mr Pretty in pink stratosferico con percentuali realizzative da urlo, se fosse arrivato prima la classifica dell’Angelico sarebbe sicuramente diversa, peccato non averlo avuto prima. Devastante
Cancellieri 6,5 l’assenza di Soragna si fa sentire ma non è l’unico che manca, si dispera nei passaggi fondamentali e probabilmente si chiede cos’è successo nel secondo quarto. Sconsolato

 

venerdì 15 marzo 2013

Il meglio dell’auto – Hyundai i30 – Comicità e cibo – Innovazione tessile e solidarietà





Il salone dell’auto a Ginevra
E’ il luogo di raccolta degli appassionati delle quattro ruote, ma non vi è solo motore, c’è molto di più, ogni stand propone i suoi pezzi migliori e nulla è lasciato al caso, il design e le carrozzerie fanno bella mostra di tutti i prototipi o anche della macchine di serie. I marchi famosi come Bugatti Maserati Giugiaro Bertone l’inno del made in italiano attirano i visitatori, uno sguardo alla macchina, sedersi anche solo per un momento a bordo di queste fantastiche vetture cattura non sol l’immaginazione ma anche i desideri più nascosti di chi vorrebbe poter disporre di questi modelli. Gli status Symbol come la Ferrari Rolls Royce Porche e Aston Martin sono visitati come cattedrali in rigoroso silenzio. Poi ci sono le curiosità come la Peugeout Onyx in rame, la Maclaren, i potenti bolidi di formula uno. Il pubblico transita nei corridoi soffermandosi il giusto tra le migliori offerte di packaging. Il simbolo piemontese classico come Fiat Lancia Abarth fa bella mostra di se, c’è anche spazio per ricordare i campioni della Juve e poi verso nuovi percorsi. Per chi la vissuta è un occasione irripetibile, per chi appassionato dei motori un occasione irrinunciabile
Hyundai I 30
Continua il nostro viaggio in collaborazione con i modelli targati Hyundai, questa settimana è il turno della nuova i30 La i30 non passa certo inosservata, grazie alle sue linee fluide e decise, che le conferiscono un appeal sportivo e alle prestazioni brillanti che rendono unica l'esperienza di guida. Il tutto lo facciamo in collaborazione con la Concessionaria Hyundai Motor Assauto  di Biella. Per tutti coloro che vogliono viaggiare in perfetto confort, tranquillità con un automobile che ci possa portare a conoscere tutte le bellezze del Piemonte un occasione da non perdere.
Cibo e risate: La Spanciata a Gerbole di Volvera
Cibo e risate sta tutta qui la filosofia di un locale, la spanciata di Gerbole di Volvera, che ha riaperto i battenti puntando su una filosofia di vita dedicata a quelli che sono i piaceri reali. In un momento di crisi ritrovarsi in allegria mangiando bene può forse aiutare ad affrontare la quotidianità in modo simpatico e distensivo. Anche noi ci siamo fatti contagiare da questo spirito nella serata inaugurale. Tantissima la gente presente attratta oltre che dagli sfiziosi manicaretti preparati da Angelo, da una compagnia di comici provenienti da Zelig Colorado e da altri palcoscenici televisivi. Il dietro le quinte è esilarante perché vedi i comici nella loro formula migliore quella in cui le battute e i tormentoni che conoscono tutti vengono provate storpiate in allegria. E così gli Emo, i Senso d’Oppio i Panpers e tutti gli altri professionisti della risata ti coinvolgono in una serata divertente e accattivante. Proprio lo spirito che questo locale appena rinato vuole dare a tutti coloro che lo proveranno
Città Studi e il polo tecnologico tessile  
Il polo tecnologico tessile, denominato PO.IN.TEX, istituito dalla Regione Piemonte e gestito da Città Studi ha presentato nella sala seminari dell’ente una giornata dedicata all’innovazione e agli esempi di ricerca tessile sviluppata in ambito europeo. Questi innovation day sono un ciclo di seminari unici che consentono alle aziende che vi partecipano di confrontarsi su innovazione e su qualità. L’obiettivo che traspare attraverso le parole dei protagonisti è quello di potenziare attraverso la collaborazione di tutti gli attori la ricerca e il trasferimento di conoscenze e di competenze dedicate al settore tessile


La storia si impara con le lezioni recitate
Il progetto "Lezioni recitate" prevede la recitazione in classe di una lezione scritta da uno storico. Gli studenti scoprono in questo modo figure di altri giovani del secolo scorso, «le cui azioni e idee sono fondamentali per la comprensione critica del nostro presente, in modo inconsueto, attraverso il teatro. Non semplicemente uno spettacolo cui gli studenti assistano in occasioni contingenti o in luoghi deputati, ma una circostanza in cui l'insegnamento stesso si fa teatro dentro la scuola. Ne abbiamo parlato con i protagonisti
Medicina e solidarietà
Il gruppo fondatore di FO.QU.S GCP, per dare maggiore omogeneità al lavoro comune e semplificare le procedure burocratiche, amministrative, economico-finanziarie attuali e possibili future legate all'attività comune si è costituito in Cooperativa. La finalità non è soltanto gestionale ma di progettazione e sviluppo dell'innovazione, è considerata un momento fondamentale per l'avvio di un'esperienza di lavoro comune fondata sul concetto di rete, di reciprocità, di economia fondata sul valore della conoscenza, del bene-essere, del miglioramento continuo, sia della persona che dell'organizzazione e, per estensione, dell'Altro, inteso come comunità di appartenenza o rete di condivisione. Ne parliamo con il Dottore Enrico Chiara

Passaggi televisivi: Domenica 17 marzo alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 18 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 19 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1 e alle ore 21.30 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879; mercoledì 20 marzo alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; giovedì  21 marzo alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 22  marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 23 marzo alle 13 su TELECITY

mercoledì 13 marzo 2013

il MessiA


Da tifoso del Milan ci rimani male da sportivo di calcio guardi la partita applaudi gli avversari e speri di incrociarlo ancora poche volte sulla tua strada. Nulla da eccepire tanto brutto era stato il suo impatto sulla via di Milano, tanto devastante il suo approccio alla partita del Camp Nou. La prima rete è di rara bellezza, trovare il pertugio di due millimetri e infilarlo al sette è roba da campioni, stellari. Ti puoi appellare al campo bagnato, all'inesperienza a tutto quello che puoi e vuoi dire ma se il campione, e tale è, decide che per quella sera ti darà una lezione la subirai. Due le filosofie di pensiero quella di Max, il capo, che deve difendere i suoi e quindi non può sparare sulla prestazione dei suoi; e quella del capitano deluso dalla prestazione e che senza alibi dice chiaramente che non c’è stata partita ed è stata persa un’occasione. La verità sta nel mezzo. Inferiori per la qualità del gioco, capaci pur tuttavia nell’economia della gara con una squadra buona, ma priva di fenomeni in grado di cambiare la partita, di tenere in apprensione un team collaudato. Il passaggio del turno sarebbe stato troppo e nella storia recente dei blaugrana si sbaglia sempre ad anni alterni, questo è quello buono. Si chiude li ora ci si rituffa nel campionato consapevoli che contro i marziani del pallone ancora per pochi mesi sarà difficile giocare, l’anno prossimo magari con un anno in più di esperienza e un campione in più la si possa giocare alla pari. E comunque a Milano siamo stati perfetti che si vuole di più. E soprattutto non siamo né Sottomessi nè Messi male siamo solo alla ricerca di un  nuovo corso iniziato e che fiorirà animo compagni.

martedì 12 marzo 2013

Non dimenticare

In questo mese ricorrono i settantanni dell’inizio di un periodo storico che ha segnato e profondamente la storia dell’Italia e che ci ha consegnato, piaccia o non piaccia il nostro paese attuale. La liberazione da un ventennio di terrore, dai massacri della guerra, dall'occupazione nazifascista, dall'orrore delle leggi razziali è stato reso possibile con una presa di coscienza popolare e collettiva. Piaccia o non piaccia la Resistenza che è maturata, anche qui nel nostro amato biellese, è stata il fulcro della democrazia conquistata e a Kesselring che chiedeva un monumento per aver risparmiato i tesori culturali italiani ben rispose Calamandrei che pubblicamente disse che questo monumento esisteva ed era stato scritto con il sangue di coloro che aveva preferito immolare la vita piuttosto che piegarla di fronte all'invasore esterno ed interno. In quelle piovose giornate di marzo del 1945, così come in tante altre occasioni, decine di giovani erano stati fucilati per aver aderito a un ideale, torturati sadicamente uccisi e gettati nella scarpate che sovrasta il paese dai militi della RSI. Ricordando il dolore e il sacrificio di quelle perdite fa ancora più male sentire nella ricorrenza una musica, un aria che nulla aveva a che fare con quella giornata del 9 marzo. Faccetta nera è stata il simbolo di un ventennio falso ideologico e del tutto costruito.  Un impero che non ci apparteneva, un’ideologia che non faceva parte del nostro bagaglio storico, un periodo pieno di soprusi. Una maggioranza politica conquistata nel sangue e nella distruzione fisica dell’opposizione. Oggi chi a Salussola o a Roma ricorda con nostalgia quel ventennio ricordi esattamente cosa era quel periodo, si legga la documentazione, approfondisca i temi e vedrà qual era lo splendore di quell'epoca. Noi non sentiamo la mancanza di quel ventennio, chiediamo solo che la storia, che ha già condannato quel periodo, non debba essere rivissuta dai nostri figli e dai nostri nipoti

Beppe Rasolo - Rita De Lima - Partito Democratico 


giovedì 7 marzo 2013

G8 ? trema l’Europa ?

Va bene gasarsi, va bene motivare le truppe, ma oggettivamente una squadra scarsa come il Celtic era difficile che potesse mettere sotto non solo la Juve ma anche il Catania; per dovere di cronaca ho visto solo il primo tempo, un team quello scozzese robusto che fa del fisico il proprio elemento caratteristico ma poco più non ha impensierito certo Buffon ma la Champions la conquista chi ha spessore e a volte chi ha fortuna. Mancando il primo elemento ci si attiva al secondo; ed è fuor di dubbio che la manina fatata di Le Roi Michel abbia pescato un bel jolly negli ottavi, farà lo stesso anche nei quarti ? Noi siamo ancora lontani dall’aver tagliato il traguardo e sarà molto difficile passare ma vogliamo giocarcela fino in fondi e se Messi vuole segnare due retiche faccia a noi ne basta una. E se batti quelli poi è lecito sognare, ma per favore non voglio un’altra finale come nel 2003, è già andata bene una volta una seconda non so se il cuore reggerebbe ed è bene non sfidare la sorte. Tuttavia ci sono analogie squadre inglesi fuori, anche l’Arsenal rischia di brutto, il Barcellona di Saviola eliminato agli ottavi; vengono i brividi e se fossimo ….. ma meglio non pensarci. La perfida Albione a noi porta bene e quindi come abbiamo sempre detto andiamo avanti un passo alla volta ora il turno del Genova e poi un'altra città portuale spagnola; se riusciremo a passare indenni che non finisca proprio come nel 2003 a Torino il tricolore e a Milano ….. il rigore decisivo ??? Ambrosini senza ombra di dubbio

mercoledì 6 marzo 2013

Fascismo no grazie !!!


Definizione di Fascismo:
In generale per Fascismo si intende un sistema di dominazione autoritario caratterizzato: dal monopolio della rappresentanza politica da parte di un partito unico di massa gerarchicamente organizzato; da un ideologia fondata sul culto del capo, sull’esaltazione della collettività nazionale e sul disprezzo dei valori dell’individualismo liberale; sull’ideale della collaborazione tra le classi in contrapposizione frontale al socialismo, e al comunismo, nell’ambito di un ordinamento di tipo corporativo; da obiettivi di espansione imperialistica perseguiti in nome della lotta delle nazioni povere contro le potenze plutocratiche; dalla mobilitazione delle masse e dal loro inquadramento in organizzazioni miranti a una socializzazione politica pianificata funzionale al regime. Dall’annientamento delle opposizioni attraverso l’uso di violenza terroristica; da un apparato di propaganda fondato sul controllo delle informazioni e dei mezzi di comunicazione di massa, da un accresciuto dirigismo statale nell’ambito di un economia che rimane fondamentalmente privatistica; dal tentativo di integrare nelle strutture di controllo del partito o dello Stato secondo una logica totalitaria l’insieme dei rapporti economici sociali politici e culturali
Ho scelto come testo quello di Norberto Bobbio perché ritengo che fuori di ogni enfasi dipinga in modo perfetto quello che è stato uno dei ventenni più brutti d’Italia piegati al culto di un capo, molto teatrale e poco pratico. Se non lo avete mai fatto leggete da vigilare e da perquisire dell’Istituto Storico di Varallo. Vi troverete l’elenco dei sovversivi biellesi valsesiani e vercellesi e di come questi venissero pedinati seguiti e venisse annotato tutto ciò che facevano in dispregio delle più elementari norme di libertà personale. Questo il tanto declamato e purtroppo giustificato buonismo del periodo fascista. Bisognerebbe chiederlo a coloro che rimasero al confino per vent’anni, a Matteotti, a Carlo e Nello Rosselli uccisi e insieme a loro centinaia di altri antifascisti che avevano avuto l’ardire di pensarla in modo differente. Alle migliaia di italiani mandati a morire in giro per il mondo per una guerra assurda, alle migliaia di ebrei italiani mandati nei campi di concentramento e a una fine certa, ai lutti civili e militari perpetrati in tutte le montagne del Nord, contro coloro che lottavano per liberarci dal giogo nazi fascista. Tutte queste vittime meritano rispetto e non devono cadere vittime dell’oblio a favore di chi vuole riscrivere una storia che ha già condannato questo passato

lunedì 4 marzo 2013

Na birretta

Si sa è difficile pensare al Nord Europa e non venirti in mente la birra. Anni fa quando ero una scavezzacollo e si andava in giro con l’Interrail, con 200 mila lire giravi l’Europa per un mese in treno, altro che Champions una delle mete preferite era la Danimarca, paese strano tutti in bicicletta, freno a pedali, case senza tende, ragazze bellissime e soprattutto amichevoli, per noi caciaroni del Sud era una sorta di Paradiso. Costava poco avevamo trovato un appartamento in tre e spendevamo meno di ventimila lire al giorno. Era ancora forte il simbolo di Cristiania il paradiso degli hippy e per chi voleva appena fuori Copenhagen il simbolo di tante bevute, la Tuborg. Ho visto compagnie di italiani visitare la fabbrica tre volte in un giorno perché alla fine ti davano una bottiglia in omaggio. Ma ho sempre avuto modo di constatare come i nordici siano gente in grado di reggere e invece cosa è successo al buon Bendtner ?? ubriaco perso ??. Il mega acquisto di gennaio che avrebbe dovuto cambiare le sorti di Madama causa anche un brutto infortunio è già nel dimenticatoio causa anche l’acquisto del puntero dell’Atletico per la prossima stagione, beve per dimenticare. Non avrà capito le teorie di Conte (chapeaux !) non avrà legato con Pogbà e più prosaicamente si sarà intristito nelle piovose e grigie giornate torinesi ?? Avrà forse sbagliato strada tra Vinovo e Venaria. Certo Londra era sicuramente più divertente e anche Copenhagen rispetto alla periferia saubada è senz’altro meglio. Ricordate la decisione di Zidane e della di lui consorte che non vedevano l’ora di lasciare la Reggia di Venaria. O forse avrà compreso di essere arrivato in una squadra senza pedigree europeo abituata a dominare solo ed esclusivamente tra le mura amiche. Ma viene anche il sospetto che tra 28 30 la querelle sui titoli italiani l’abbia mandato ancora di più in confusione. Mi piacerebbe vedere il titolo di Tuttosport: Era solo sidro !! Bendtner ama guidare la sua macchina su due ruote è una colpa questo !!! (tutta colpa della Gazzetta)

La teoria degli assoluti

A distanza di una settimana dal cosiddetto terremoto elettorale provo sinceramente un certo disgusto, pensavo che la campagna elettorale fosse finita, il risultato, le querelle e la presenza di una legge elettorale folle consegnano il nostro paese non solo all’ingovernabilità, ma anche al più bieco dei populismi totali. Non si riesce a comprendere quale sia il futuro. O per lo meno appare certo che con questa situazione nessuno ha i numeri per governare. Allora come muoversi, il pallino è in mano al partito Democratico, che dovrebbe presentarsi alla Camera con un programma di minima realizzarlo e poi tornare alle urne. Il nuovo che avanza è decisamente imbarazzante e non solo per un certo dilettantismo che emerge e soprattutto con quello che è un consegnarsi all’ennesimo uomo forte – ma gli Italiani se non inseguono quello che grida più forte proprio non riescono a  farcela ?? – che detta tempi e ritmi più personali che altro. Che per farsi sentire ha dovuto vomitare centinaia di epiteti e che ha creato truppe di accoliti che viaggiano nella teoria dell’assoluto, solo io ho ragione, si fa come dico io perché sono depositario della verità. Sinceramente io preferisco la discussione e posso anche pensare che attraverso la stessa, la democrazia sia più compiuta. I partiti sono il sale della democrazia e per un fiorito e un lusi ci sono centinaia di migliaia di piccoli attivisti che lavorano concretamente su idee e programmi. Credo che il ruolo del partito democratico, che ha una storia alle spalle, onesta e chiara, sia quella di riappropriarsi di temi forse dimenticati ma che fanno parte del nostro DNA . Lavoro che deve essere un diritto, ma anche un opportunità e un occhio di riguardo al fisco e alla piccola impresa contro la burocrazia non solo romana, ma dei palazzi questa la nostra battaglia. Senza inseguire false chimere e soprattutto discutendo con tutti. Mi sono francamente stufato di queste contumelie contro Berlusconi e Grillo e le loro querelle contro tutto e tutti. Guardiamo in faccia ai problemi reali. Come quelli contro cui si è trovato a lavorare il sindaco di Parma e che mi risulta non abbia risolto anzi…..

domenica 3 marzo 2013

Le pagelli di BIella . Bologna : Tsaldaris Mavunga e Pinkney su tutti


 
Angelico Pallacanestro Biella
Jurak 6,5 il solito leone sotto canestro Cancellieri gli affida le chiavi della difesa con il preciso compito di sporcare tutte le trame offensive, riesce a far innervosire Gigli e di fatto toglie una solida arma dalle mani di Finelli
Renzi  5,5 pochi minuti e poca reattività non è serata e poi questa sera Canc ha un arma in più Mavunga
Soragna  6 il capitano non è ancora decisivo ma la sua presenza in campo consente minuti agli altri componenti. Sua però la bomba che indirizza la partita nel quarto quarto
Rochestie  6,5 come sempre alterna buone penetrazioni a sciocchezze e falli gratuiti ma da sicuramente una spinta migliore rispetto a Robinson
 Mavunga  8 sarebbe 7 ma un voto in più di incoraggiamento, quello che abbiamo visto stasera al Forum è la lontana controfigura del giocatore opaco che abbiamo visto tante volte inconsistente. Quindici punti e tanta sostanza, se saprà ripetersi sarà veramente l’arma in più di cui ha bisogno Cancellieri
Johnson 7 vale il discorso fatto per Rochestie mai uniforme durante la gara si intestardisce in alcune soluzioni personali ma ha la giusta personalità per prendersi le responsabilità dei tiri importanti
Tsaldaris 7 il bombardiere Greco è l’MVP di Biella questa sera  presenza continua sul parquet decisivo
Pinkney  7 il centro di cui Biella aveva bisogno 12 rimbalzi e dodici punti fondamentali  
All. Cancellieri 7,5 ha caricato la squadra a dovere dopo la trasferta di Siena partita da ultima spiaggia ma che sa portare in porto con coraggio, nelle scelte e nelle rotazioni. Ora un'altra trasferta improba
Oknoplast Bologna
Imbrò  6 gli tocca sostituire Poeta e non è certo un compito facile svolge il suo compito bene ma si vede che manca di esperienza, una salutare prova  
Poeta s.v. spiace non averlo visto all’opera il talent di Bologna purtroppo per la squadra felsinea uno stiramento lo ha messo fuori gioco troppo presto
Mason Rocca 7 il solito combattente d’area fa a sportellate con tutti e si butta con ardore su ogni Pallone
Gigli  8 partita generosa, una grande risorsa per Bologna che però lo perde a metà del terzo tempo facendosi innervosire da Jurak e dal pubblico che lo aveva eletto a bersaglio preferito. Finelli è costretto a toglierlo e quando esce per Bologna si spegne la luce
Smith 6,5 gran talento e dotato di ottima mira soprattutto dalla lunga si fa prendere però dal nervosismo nei minuti finali e l’arbitro gli fischia un tecnico sacrosanto
Harsbrouck 5 come I punti segnati mai in partita incide pochissimo e non si fa mai trovare pronto
All. Finelli 6 senza Minard e con Poeta a mezzo servizio è costretto a mischiare le carte e nel momento topico a togliere Gigli per evitare l’imbarcata, una brutta serata può capitare
 


Dopo quattro mesi Biella torna a vincere V per Vittoria



E alla fine Biella dopo mesi mette in cascina una vittoria che mancava da tanto tempo al Forum 87 a 76 il punteggio finale, una vittoria che dà morale anche se le notizie che rimbalzano dagli altri campi non sono così favorevoli, ma aver smosso la classifica è un ottimo corroborante per le truppe di Cancellieri. Si finisce con Lino e la Curva che cantano a squarciagola vogliamo rimanere in serie A. Questa era la partita della paura, quella senza appello, e tutti l’hanno interpretata benissimo. Certo l’avversario non era dei più probanti, un Bologna che veniva senza Minard e che di fatto ha perso Poeta dopo il primo tempo, si parla di stiramento, il solo Gigli e Smith non sono bastati a contenere l’ardore dell’avversario. Mentre Biella ha ritrovato Mavunga ha mandato cinque atleti in doppia cifra e Pinkney in doppia doppia.

E’ una partita senza appello per Biella e Cancellieri mescola ancora una volta le carte mandando in campo Johnson, Jurak,  Pinkney, Rochestie e Tsaldaris, una squadra che deve dare sostanza e colpire dalla lunga. Finelli non si fida e si affida a Gigli, Harsbrouck, Gaddefors, Smith e Poeta, il migliore quintetto che può schierare stante anche l’assenza di Minard. E’ un inizio in cui Biella mette grinta in ogni possesso cerca l’allungo con Jurak e Rochestie, ma trova in Gigli l’avversario ispirato in questo primo quarto. I primi dieci minuti sono tirati Biella e Bologna cercano il canestro e lo trovano con facilità e buone percentuali, le difese non sono impeccabili. Tsaldaris e Gigli sono i top scorer di questo primo tempo che si chiude in parità Si rivede anche Mavunga che prende rimbalzi e soprattutto è molto reattivo era da tempo che non lo si vedeva così. Nel secondo quarto Biella entra in apprensione, qualche fallo di troppo e qualche tiro forzato danno a Bologna l’’occasione per allungare ma gli uomini di Finelli non raccolgono l’occasione e quindi Biella rimane in partita, anzi la squadra di Cancellieri comincia a crederci e gioca con grinta in difesa Pinkney recupera palloni costringe Mason Rocca a continui falli dopo tre minuti Bologna è già in bonus e di fatto per la Virtus pagherà più avanti i falli spesi in difesa. Biella comincia a mettere la faccia avanti e il vantaggio comincia a diventare consistente a un minuto e mezzo dalla sirena lunga il più otto è il massimo vantaggio dei lanieri. Smith tiene ancora vive le speranze della squadra di Sabatini mettendo una tripla a fil di sirena.

Al rientro in campo il sacro furore di Biella si manifesta con una tripla di Tsaldaris ma è un fuoco di paglia, la palla comincia a scottare nella mani degli attaccanti, qualche entrata di troppo fallita, mette Bologna nelle condizioni prima di pareggiare e poi addirittura di andare avanti. E’ una partita di nervi e lo si vede in un alterco che porta due falli tecnici a Jurak e Gigli per un possesso. Chi subisce però la tensione è il bolognese prontamente richiamato in panchina dal suo coach e di fatto la sua partita termina qui. Rochestie sbaglia qualche pallone di troppo e anche lui commette falli ingenui. Ci pensano Johnson e Pinkney a tenere alta l’adrenalina per Biella. Johnson a fil di sirena mette il più sei. Ma la partita è tutt’altro che finita. Bologna rimane attaccata a Biella grazie a Mason Rocca e a Smith, poi una tripla prima di Soragna e un fallo tecnico fischiato a un nervosissimo Smith sanciscono il break decisivo 80 a 71 a meno di tre minuti dalla fine. C’è ancora tempo per il quinto fallo di Gigli e per alcuni numeri di Mavunga giocatore ritrovato per Biella. Il risultato dice più undici. Biella è ancora ultima ma almeno questa sera un sorriso sulla faccia di patron Angelico lo abbiamo scovato

 

Angelico Pallacanestro Biella – Oknoplast Bologna 87 – 76 ( 21 – 21; 43 – 38; 65 – 59)

Angelico Pallacanestro Biella Jurak 5; Renzi 0; Soragna 5; Raspino n.e., Laganà 2; Rochestie 14;  Mavunga 15; Johnson 15 ; Uglietti n.e. ; Tsaldaris 19; Slanina n.e.; Pinkney 12. All. Cancellieri

 

Oknoplast Bologna Gaddefors 9; Imbrò 5; Poeta 3; Moraschini 3; Mason Rocca 11; Gigli 22; Parzenski n.e.; Fontecchio n.e.; De Ruvo n.e.; Smith 15; Andusic 3; Harsbrouck 5 all. Finelli

venerdì 1 marzo 2013

Turismo on line – Tea Party – Hyundai ix20 a Biella –Piemonte dal vivo – Made in a Shangai


Prenotazioni in rete
Sempre più la rete sta diventando uno strumento di lavoro e di contatto con la realtà, anche nel mondo del turismo e dei viaggi e permette attraverso un semplice click di accedere, di prenotare e di entrare in contatto con mete desiderate e con chi lavora nel mondo dell’accoglienza.  PiemonteHotelbooking.com è una piattaforma di prenotazione on line all’avanguardia dedicata all’offerta alberghiera del Piemonte che viene affiancata da un incisiva strategia di promozione e vendita a livello nazionale e internazionale. Il portale offre proposte di soggiorno legate a temi ed eventi significativi sul territorio ha sistemi di prenotazione on line interfacciati ai siti internet degli hotel  e offre pacchetti dinamici comprensivi di soggiorno pernottamento e tanta attività.  L’attività è un brand della società turismo Piemonte distributore dei prodotti Vertical booking dell’intera regione
Vintage Tea Party a Casale
Vintage Tea Party, Una idea realizzata dai giovani di Casale Monferrato, che riportano un’atmosfera del passato con un stile Vintage. Il circolo Pantagruel di Casale, viene trasformato in un Party tutto dedicato al Tè. Una selezione di Tè proveniente da tutto il mondo, tisane, infusi, fiori e profumi, accompagnati da diversi  piccole torte, biscotti, dolci al cucchiaio, salatini e sandwich preparati utilizzando prevalentemente prodotti di origine biologica, danno  a tutti l'opportunità di vivere un pomeriggio tutto all'Inglese. Una città più viva e colorata con iniziative come questa.
Spostiamoci con Hyundai Motor Assauto di Biella: la Ix20
Finita l’ultima nevicata che di fatto ha chiuso il periodo invernale è bene cominciare a pensare a muoversi per conoscere meglio la realtà che ci circonda e lo facciamo in collaborazione con la Concessionaria Hyundai Motor Assauto   di Biella che ci illustra il suo parco macchine adatto per tutti coloro che vogliono viaggiare in perfetto confort, tranquillità con un automobile che ci possa portare a conoscere tutte le bellezze del Piemonte. Questa settimana apprezziamo le potenzialità della Hyundai Ix20
Piemonte dal vivo: bilancio e produttività
Prima parte dell’intervista a Pietro Ragionieri, Presidente della  Fondazione Piemonte dal Vivo, istituzione che da anni opera sul territorio con l’obiettivo di diffondere la cultura teatrale e dello spettacolo in generale. Nel corso di questi ultimi anni, grazie a un attento lavoro fatto “sul campo” la Fondazione ha ampliato la sua azione a tutti gli ambiti dello spettacolo: teatro, danza e musica. Cerchiamo quindi di scoprire attività e promozione della cultura a 360 gradi in tutto il territorio regionale.

Italian Yarn Creativity and Excellence a Shangai
Dopo il successo della prima esperienza torna Italian Yarn Creativity and excellence un iniziativa nata dalla sinergia di imprese italiane di diversi distretti tessili che si presentano alla fiera – Spinexpo di Shangai che si terrà nella città cinese dal 12 al 14 marzo. 18 filature italiane hanno costituito una partnership per presentarsi forti alla tutela del made in un mercato che premia le aziende che sanno fare gruppo e possono aiutarsi l’un l’altra per portare avanti nel mondo la bandiera italiana dell’eccellenza. Insieme si vince

Passaggi televisivi: Domenica 3 marzo alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 4 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 5 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1 e alle ore 21.30 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879; mercoledì 6 marzo alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; giovedì  7 marzo alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 8  marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 9 marzo alle 13 su TELECITY

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...