Un
italiano. Così
recita, con sobria dignità, la scritta sulla tomba che custodisce le
spoglie mortali di Giovanni
Spadolini.
Due parole semplici, ma immense. Due parole che condensano una vita
spesa al servizio dello Stato, della cultura, delle istituzioni
repubblicane. A cento anni dalla sua nascita, il mio pensiero si
rivolge a lui con rispetto e gratitudine. Studioso rigoroso,
intellettuale libero, giornalista lucido, politico di grande statura
morale e istituzionale: Giovanni Spadolini è stato tutto questo e
molto di più. Un uomo che non ha mai rinunciato al valore della
cultura come fondamento della coscienza civile. Un uomo che credeva
nel sapere come strumento per comprendere e governare la realtà, per
educare, per costruire una cittadinanza matura e consapevole.
Spadolini è stato una guida silenziosa ma presente: con i suoi
libri, i suoi discorsi, la sua dirittura morale, ha rappresentato un
modello di uomo pubblico colto, sobrio, competente. Amava l’Italia
profondamente.
Ne conosceva i limiti, ne vedeva le
contraddizioni, ma ne esaltava le potenzialità, ne coltivava la
memoria, ne proteggeva il patrimonio materiale e immateriale.
Ha
vissuto la politica non come mestiere, ma come dovere
e responsabilità,
con quella fermezza austera che oggi tanto ci manca. Una politica
forse aulica, certo più alta, più seria, ma anche concreta, capace
di decidere,
organizzare, lavorare
con metodo e dedizione. È stato il primo presidente del Consiglio
non democristiano della Repubblica, ma prima ancora è stato un
cittadino esemplare, un servitore dello Stato, un educatore della
coscienza nazionale. Ha vissuto come storico, e come storico ha
interpretato anche il suo ruolo politico, consapevole del peso delle
parole e degli atti nella lunga durata del tempo. A un secolo dalla
nascita, il suo ricordo non è soltanto omaggio, ma invito
a riscoprire un'etica della responsabilità.
Il suo esempio ci dice che competenza e cultura non sono orpelli, ma
fondamenti per chi vuole servire la cosa pubblica con serietà e
onore.
lunedì 23 giugno 2025
Un Italiano
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