Un film ha sempre il suo fascino,
ma quelli di guerra, se fatti bene, sono decisamente didattici. Netflix ha
proposto la nuova versione di Niente di nuovo sul fronte occidentale dedicato
alla fine del conflitto tra Francia e Germania questa pellicola non fa
eccezione e presenta una sfaccettatura unica del sentimento che prende gli
uomini di trincea. Da una parte il facile entusiasmo, la bella guerra e la
bella morte che facevano da prologo nel 1914 alla guerra di movimento rapida in
cui i giovani di belle speranze andavano a schiantarsi contro gli shrapnel dei
nemici. La gioia per la facile impresa viene meno quasi subito. L’orrore del
sibilo del mortaio, il fragore della bomba che ti scoppia all’improvviso di
fianco, il fischio della pallottola che ti manca per pochi millimetri ti fa
sembrare un sopravvissuto o, per meglio dire, un fortunato, e queste sono le
sensazioni a volte inespresse nei non racconti che il nonno Beppe mi faceva
percepire. L’ansia dell’attesa, il fango che ti penetra nei vestiti, il sangue
spesso non tuo che ti sporca la divisa, gli ordini improbabili e l’assenza di
umanità. Sono immagini crude quelle che emergono dalla visione del film, un
pugno nello stomaco potente che presenta la quotidianità e la crudeltà dell’atto
bellico, come quando vengono scavate le fosse comuni in cui seppellire
centinaia di uomini e su di esse cala la calce ristoratrice per evitare epidemie.
C’è tutto in questo film, come nel romanzo, compreso l’epilogo che vede i
comandanti ancora schierati col piglio ottocentesco che sprezza il valore del
singolo uomo, che manda i propri reparti a morire a pochi minuti dall’armistizio.
Didattico, preciso, utile, didascalico per certi versi. Nell’era moderna in cui
video e fotografia valgono più di mille scritti da proiettare nelle scuole per
far comprendere appieno anche la stupidità della guerra
lunedì 31 ottobre 2022
film e didattica il caso di In Westen nichts neues
domenica 30 ottobre 2022
Giornata no per gli Orange ma martedì si torna subito in campo
“Giornata no. Sotto ogni punto di
vista, ci è mancata gamba e lucidità nelle scelte. Loro ci son stati superiori
sotto ogni aspetto, tecnico - tattico ma soprattutto sul piano dell’intensità e
della spinta”. Le parole sono di Dodo Morellato, head coach e raccontano della
sconfitta maturata dagli Orange contro lo Sporting Altamarca in terra veneta. Una
partita di rincorsa giocata in modo perfetto dallo Sporting che non ha permesso
a Celentano e compagni di riuscire ad avere ragione del gioco aggressivo e asfissiante
di Ouddach e compagni. Un primo tempo in cui la partita è stata subito in
salita, il tiro dell’attacco veneto è stato deviato battendo imparabilmente Tropiano
per la rete dell’1 a 0 che ha di fatto indirizzato il match. Gli attacchi
successivi Orange si sono andati a infrangere contro il muro eretto davanti a
Miraglia, poi su contropiede Delmestre ha sigillato i primi venti minuti. Nella
ripresa dopo il 3 a 0 di fatto la partita si è chiusa e l’uso del portiere di
movimento non ha modificato l’esito della contesa. Martedì si torna in campo al
Palabrumar contro la Sampdoria, fischio d’inizio alle ore 16
Sporting Altamarca vs Orange 5 –
0 (2 -0 pt)
Marcatori 2 Delmestre 1 Ouddach,
Rosso Maltauro
giovedì 27 ottobre 2022
Bollettino 887 il doppio comunicato stampa su Caporetto. Mestieri difficili di un tempo: l'addetto stampa dell'esercito
28 ottobre 1917 il Comando
italiano emette il bollettino di guerra numero 887, si tratta del documento
ufficiale che certifica la sconfitta a Caporetto e da l’idea della ritirata
verso il Tagliamento e poi verso il Piave. Il bollettino era il documento
ufficiale giornaliero che certificava i movimenti di truppe e sanciva in modo
preciso vittorie e sconfitte. Era il comunicato stampa che prendeva le mosse
per informare se non esaustivamente in modo sinergico l’andamento della guerra.
Duro il compito dell’estensore del documento che andava in contro a mille
controlli e a volte anche a censure preventive e postume nell’accontentare la
platea dei giornalisti a cui era indirizzato ma anche le indicazioni politiche
militari da seguire. Proprio del 887 ne vengono certificate due varianti la
prima, molto bellicosa, di Cadorna, che identifica i colpevoli della sconfitta:
«La mancata resistenza di riparti della 2ª Armata vilmente
ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al
nemico, ha permesso alle forze austrogermaniche di
rompere la nostra ala sinistra sulla Fronte Giulia. Gli sforzi valorosi delle
altre truppe non sono riusciti ad impedire all'avversario di penetrare sul
sacro suolo della Patria”.
La seconda decisamente più
edulcorata: «La violenza dell'attacco e la deficiente resistenza di
taluni riparti della 2ª armata, ha permesso alle forze
austrogermaniche di rompere la nostra ala sinistra sulla Fronte Giulia. Era
stata richiesta dallo stesso Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando.
La dimostrazione che il comunicato stampa bollettino elaborato dalla politica cercava di non inimicarsi la platea dei militari e di fatto di dare il benservito allo Stato Maggiore dell’esercito fin li operativo. Per un curioso caso del destino entrambe le veline uscirono non si sa se il secondo con la dicitura, il seguente comunicato annulla il precedente. In ogni caso a essere bannato fu Cadorna
domenica 23 ottobre 2022
Il trip advisor di Montesquieu
24 ottobre del 1728 stiamo
parlando di tre secoli orsono i giovani rampolli nobili andavano in giro per l’Europa
per fare esperienza tra questi Montesquieu filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese. considerato il fondatore della teoria politica
della separazione dei poteri. Ebbene scrisse un libro
sul suo viaggio in Italia e si soffermò in modo particolare su Torino
Torino è una città ridente,
piccola, sebbene ingrandita dal padre del Re e dal Re dopo l’assedio; i nuovi
quartieri sono stati tirati a filo […] piccola città, poche case; poca gente
per le strade. […] Insomma Torino è piccola e ben costruita: è il più bel
villaggio del mondo.
Così scriveva nel 1728
Montesquieu, a conclusione del lungo passo del suo Viaggio in Italia dedicato
alla capitale sabauda. In queste poche
righe sono sinteticamente raccolte le sue impressioni su Torino: una città di
piccole dimensioni, un po’ provinciale, dalla popolazione non troppo numerosa,
che si distingueva per l’ordine e la regolarità del tessuto urbano e l’eleganza
dei suoi palazzi, soprattutto nelle nuove aree edificate dopo gli ampliamenti
avvenuti tra la seconda metà del Seicento ed i primi decenni del xviii secolo.
Palazzo reale una delle costruzioni più belle e importanti da vedere.
La vita in città gli appariva noiosa: i torinesi si
mostravano tristi e poco ospitali; riservati ed orgogliosi fino alla scortesia
i magistrati. Soffocante il clima a corte, ove la nobiltà non aveva modo di
sottrarsi al controllo del sovrano.
Concludeva
Montesquieu: Non vorrei essere per nulla suddito di questi piccoli principi!
Sanno tutto quello che fate, vi hanno sempre sotto gli occhi, conoscono
esattamente le vostre rendite, trovano modo di farvele spendere, se ne avete
molte […]. È molto meglio essere sperduti negli Stati di un grande padrone.
Insomma non ci facemmo una gran bella figura tutto sommato e
il trip advisor di Montesquieu non sarà sicuramente piaciuto a Vittorio Amedeo
di Savoia, e poi suvvia i francesi avevano ancora il dente avvelenato per l’assedio
di Torino del 1706. Quindi tutta colpa di Pietro Micca
Barbari II sceneggiatura sbagliata
Vista la seconda serie di Barbari
devo dire che sono rimasto deluso soprattutto per i molteplici refusi storici,
mi sarei aspettato la vendetta di Roma e che terminasse nella disfatta di Idistaviso,
giusto per evidenziare la memoria storica dell’Impero. Invece partito sotto i
migliori auspici deborda e affonda nell’ultima parte con falsi storici che non
aggiungono nulla alla storia ma anzi la falsano nel modo più totale. Segeste il
suocero di Armino viene ucciso da un milite romano dopo aver consegnato la
figlia Thusnelda a Tiberio (falso perchè Segeste concorrerà nell’assassinio di
Arminio nel 21 d.c.). Flavo il fratello di Arminio viene ucciso in un
accampamento romano, falso perché sopravvive al fratello e continua a essere un
fedele alleato di Roma. L’arrivo di galere romane sui fiumi interni della
Germania, intese come trasporti di legione è un altro falso storico. La tentata
cacciata dei romani attaccando un castra ben protetto andava contro i principi
della guerriglia di Arminio. Insomma tanti errori compreso quello di Maraboduo,
re dei Marcomanni che non divenne certo alleato di Arminio ma nel 18/19 si
diedero battaglia vinse Arminio e Maraboduo fu costretto a chiedere aiuto in
esilio a Tiberio vecchio alleato. Quindi in fin dei conti tanti troppi errori a
favore di una favola tipicamente tedesca di supremazia e lotta di libertà
quando invece la Germania dell’epoca non era certo nazione ma riunione di
diverse tribù. Per le sceneggiature basta seguire la storia vera a volte è più
intrigante. Ci sarà la terza serie ??? a parte i dialoghi in latino, sempre benvenuti,
Flavo viene resuscitato? e lui che conduce parte delle truppe a Idistaviso. Maraboduo
non c’è ? a Germanico diamo un ruolo migliore che non quello di un sanguinario
sabato 22 ottobre 2022
Contro i Saints seconda vittoria consecutiva in casa
Partita non banale quella
disputata al Palabrumar con un Orange Futsal che dopo una partita tesa, sotto
il profilo del risultato è riuscita ad avere la meglio di un coriaceo Saints
Pagnano che è venuta ad Asti a giocarsi una gara a viso aperto. E’ stata la
giornata dei brasiliani astigiani tutti a segno con Da Silva e Ramon, doppiette,
e Mendes con una tripletta che hanno dato a Morellato la terza piazza in
campionato dopo Verona e Leonardo. Partita che parte piano con le due squadre
che si studiano, poi a mano mano i padroni di casa premono sull’acceleratore e Da
Silva sempre lui nel vivo del gioco porta in vantaggio gli Orange, ma i Saints
non si scoraggiano a piazzano un doppio colpo con Carabellese e Caglio che
costringe Morallato a chiamare il time out, troppi gli errori in disimpegno. Ancora
Zaninetti su punizione al bacio colpisce e solo Mendes a fil di sirena impatta
dopo essersi liberato della marcatura stretta della difesa, mentre Ramon
sbaglia un rigore spedendo il pallone fuori. Alla ripresa delle ostilità
servono 8 secondi a Carabellese per mettere a sedere la difesa orange con l’aiuto
di Schusterman. Ancora Mendes impatta su altro errore della difesa e poi Zaninetti
si fa espellere per doppio giallo e ancora Mendes e Da Silva danno il doppio
vantaggio. Ma non è finita Schusterman colpisce e riduce lo svantaggio e solo
un sigillo di Ramon a 50 secondi dalla fine chiude la contesa mentre i lombardi
provavano il portiere di movimento. Partita ricca di emozioni e con tanti
errori difensivi, causa infortuni hanno fatto l’esordio i secondi portieri.
Solaro per gli astigiani e Pulcini per i lombardi. Ottime le prestazioni di
Montauro e Da Silva, mentre Ramon ha una visione di gioco unica. Per gli uomini
di Lemma Carabellese una spina nel fianco supportato da Schusterman e Moltrasio
da pivot ha creato non pochi problemi alla difesa. L’ottobre casalinga
astigiano è finito da sabato si torna a viaggiare destinazione veneto
Orange vs Saints 7 – 5 (3-3)
Marcatori primo tempo: 10’44 Da
Silva (0) 13’19 Carabellese (S) 13’31 Caglio (S) 15’31 Ramon (0) 16’52” Zaninetti
(S) 19’52” Mendes (0)
Marcatori secondo tempo: 00’08”
Carabellese (S) 2’20 Mendes (0) 5’10 Da Silva (o) 6’ 08 Mendes (0) 12’45 Schusterman
(S) 19’10” Ramon (o)
Ammoniti Rivella, Curallo, Celentano Ramon (o)
Schusterman e Zaninetti (S)
Espulso Zaninetti doppia ammonizione
giovedì 20 ottobre 2022
Un mercoledì di passione futsal. Passa l'L84 ma grande spettacolo
Il mercoledì sera al Palabrumar ha sempre un fascino
incredibile, le luci che illuminano il parquet, la voglia di tifare, l’esaltazione
collettiva per un tiro impossibile sono tutti ingredienti che fanno apprezzare
al meglio una partita di futsal. Non è da meno l’atmosfera che si respira per
la Coppa di divisione che pone di fronte Orange Futsal contro l84. La squadra
torinese, che milita nel massimo campionato ha tra le sue fila campioni di
grande calibro: Tuli, Turmena, Josiko solo per fare alcuni nomi, personaggi che
si accendono in pochissimi secondi e che indirizzano la partita. Contro l’Orange
bastano cinque secondi a Turmena per inventarsi due conclusioni che indirizzano
il match nel primo caso con un missile balistico che si insacca al sette e nel
secondo un cioccolatino che si deposita dolcemente nell’angolino basso. Pietre
che avrebbero demoralizzato qualsiasi altra squadra ma non l’Orange che ha
disputato un primo tempo suntuoso, in grado prima di accorciare con una sassata
di Da Silva e poi di mettere alle corde la ben più quotata squadra di Paniccia.
L’assalto finale del primo tempo per agonismo e per voglia di giocare rimarrà
come uno dei momenti belli da ricordare di questa stagione. Gli Orange non
riescono a sfruttare l’uomo in più per l’espulsione di Siqueira alla fine del
primo tempo. E questo peccato viene scontato con una magia di josiko e poi con
una maggiore presenza in campo nella ripresa. Per il tabellino la partita
finisce 6 a 2 con la seconda rete Orange siglata da Ramon che ha distillato
lampi di classe pura in campo. L’esperienza servirà sicuramente in campionato a
partire da sabato prossimo quando al PAlabrumar arriverà il Saints Pagnano
Orange vs L84 2 – 6 (
1 -3 pt)
Primo tempo Marcatori 2’56” Turmena (L) 10’ 19” Turmena (L)
12’ 46” Da Silva (0) 18’ 52 Josiko(L)
Secondo tempo Marcatori
5’ 03” Turmena (l) 8’ 59” Siqueira
17’30 Ramon (o) 18’44 Vidal (L)
Ammoniti Da Silva e Scavino (o) Turmena e Basso Cobo (l)
Espulso Siqueira (L)
sabato 15 ottobre 2022
Contro l'Aosta le magie di Ramon e Da Silva
La magia del futsal sta nei gesti nei virtuosismi e nei
numeri dei suoi protagonisti, ti fa rimanere a bocca aperta per tocchi di alta
classe. Chi era al Palabrumar ha potuto apprezzare una magia, quella di Ramon
che a metà del secondo tempo ha lanciato i suoi compagni con una rabona di
altissima classe. Un gesto purissimo di futsal che ha mandato in visibilio tutti
i presenti al Palazzetto e presumiamo anche coloro che si erano collegati in
rete. Alta scuola quella vista e una partita godibile che ha visto l’Aosta
partire meglio impegnando severamente Tropiano con Paschoal lesto poi su corner
a infilare l’estremo portiere astigiano. Celentano e compagni hanno fatto
fatica a invertire la tendenza anche se Da Silva ha tirato da ogni posizione. L’Aosta
ha resistito per buona parte del primo tempo ma poi sono bastati dodici secondi
per mandare in confusione la difesa valligiana. Curallo e Scavino hanno
ribaltato il match che poi è risultato in discesa. Alla fine della prima
frazione anche Da Silva con una fucilata su punizione ha messo il doppio
vantaggio. Lo stesso brasiliano ha poi raddoppiato il proprio score personale
ha inizio ripresa con uno slalom dei suoi. Sul 4 a 1 i padroni di casa hanno tirato
i remi in barca e questo ha concesso qualche opportunità ai ragazzi di De Lima
di accorciare e di impensierire Tropiano. Ma poi Ramon ha chiuso la partita a
doppia mandata con un pallonetto suntuoso dalla propria area e un'altra rete in
mischia per il definitivo 6 a 2. Una vittoria che catapulta gli astigiani nelle
parti nobili della classifica prima di una settimana decisamente impegnativa.
Mercoledì contro l84 per la Coppa di divisione e sabato prossimo con il Saints Pagnano
Orange vs Aosta 6 – 2 (3 -1 pt)
Marcatori primo tempo: 3’37” Paschoal (A) 13’26 Curallo (O)
13’38 Scavino (O) 17’20” Da Silva (O)
Marcatori secondo tempo: 1’18” Da Silva (o) 10’36” Vescio (A)
12’11 Ramon (O) 12’45 Ramon (0)
Ammoniti: Calli (A) De Lima (A) Scavino (o) Iurmano (0)
domenica 9 ottobre 2022
Sgt York vs Sgt Menghini chi era il più forte
Il mito e la leggenda quando si
tratta di battaglie è sempre dietro l’angolo, elevare l’esempio di un soldato
per un’azione eroica magari aggiungendo numeri a volte incontrollabili diventa
utili per creare consenso e per dare stimoli. Emblematico il caso del caporale
York che proprio l’8 ottobre del 1918 prese parte a un’azione che lo consacrò a
imperitura memoria oltre a meritare la medal of honour. Siamo a un mese dalla
fine della Grande Guerra gli americani ormai sono entrati in prima linea e
hanno preso possesso nelle Argonne degli scontri con i tedeschi. Sono passati
40 mesi dall’entrata in guerra e francesi tedeschi e inglesi si sono lasciati
alle spalle milioni di morti nelle trincee e nei furiosi combattimenti corpo a
corpo. E’ una lotta folle ormai siamo all’epilogo e in prima linea gli
americani rappresentano una novità e vanno all’attacco spesso in maniera
scriteriata ma riescono a sovvertire i canoni classici della lotta. A fine
conflitto i soldati caduti saranno solo 50.000 ben lontani dalle cifre monstre
degli altri eserciti. York si avventura dietro le linee nemiche e in modo
rocambolesco uccide 25 nemici distrugge un numero imprecisato di mitragliatrici
e cattura oltre cento soldati portandoli dietro la prima linea. York diventa il
simbolo della forza militare degli Stati Uniti e i dieci mille York dell’esercito
spingono di fatto, grazie anche a una buona propaganda alla resa tedesca. Film
con Gary Cooper, racconti e aneddoti non si contano. Mi viene anche in mente un
suo emulo della 66 divisione di fanteria che, dodici mesi prima, con tre
commilitoni, con un analoga azione dietro le linee austriache con cinque bombe
a mano e con il Carcano modello 91 catturò una compagnia di soldati nemici
portando nelle retrovie italiane 180 nemici. Non ha ricevuto ne medaglie d’onore,
ne compensi ma solo la promozione da soldato semplice a sergente maggiore. Beh
quell’uomo, contadino e mantovano era mio nonno: Menghini Oddone Giuseppe
sabato 8 ottobre 2022
Che spettacolo al Palabrumar Orange e Leonardo si dividono la posta
3 a 3 è il risultato di giornata ben 4 partite del girone
sono finite con questo risultato frutto di un equilibrio di valori quanto mai
reale di un campionato decisamente incerto. Non fa eccezione quello del
Palabrumar dove una volitiva Orange ha disputato una partita di altissimo
livello contro una squadra abituata a giocare nella categoria. La delusione,
dipinta in volto alla fine dei tiratissimi 40 minuti, la dice lunga sulla
qualità e dell’intensità del gioco per una vittoria sfuggita a meno di 30
secondi dalla fine. Un primo tempo in cui pur subendo all’inizio gli Orange
erano riusciti a mettere sotto i sardi con una prestazione monstre di Ramon che
ha messo Mendes nelle condizioni di segnare una rete di assoluta tranquillità. Lo
stesso Mendes poi timbra l’ennesimo
legno a colpo sicuro e Rasero si divora una rete facile per un 2 a 0 all’intervallo
che avrebbe aperto altri scenari. E invece nella ripresa Erbi e compagni
mettono alle corde i padroni di casa pareggiando con Siddi e mancando anche la
rete del vantaggio. I falli diventano un fattore e, a cinque dalla fine, la
Leonardo commette il sesto fallo con relativa espulsione di Ennas, dal tiro
libero Da Silva si fa ipnotizzare da Elbi, ma poi Mendes sfrutta il vantaggio
numerico. Tutto finito? macchè Dos Santos impatta e a un minuto e 14 dalla fine
Ramon subisce un altro fallo, questa volta Scavino, su tiro libero, indovina il
pertugio ma con il portiere di movimento ancora Siddi impatta per il 3 a 3
finale. Partita tosta e un pareggio che forse non accontenta le squadre ma
sicuramente lo spettacolo visto al Palabrumar oggi è stato di grandissimo
livello, un motivo in più per venire sabato prossimo alle ore 16 a tifare
Orange impegnata contro l’Aosta
Orange vs Leonardo 3 – 3 (1 – 0 pt)
Marcatori
Primo tempo 2’01” Mendes (O)
Secondo tempo 3’59” Siddi (L) 16’04 Mendes (o) 16’ 51 Dos
Santos (L) 18’ 47” Scavino (O) 19’33”
Siddi (L)
domenica 2 ottobre 2022
Asti perde con Verona la prima in casa ma se la gioca fino alla fine
Non è un buon sabato per gli Orange che perdono la prima di campionato in casa a cospetto di un Olimpia Verona compatto e di esperienza. Ma il risultato è l’unico elemento negativo del pomeriggio, il gruppo guidato da Dodo Morellato privo di ben pedine fondamentali come Ramon, Curallo Ibra e per buona parte della partita anche di capitan Celentano ha tenuto testa a una delle squadre costruita per il salto di categoria. Gli Orange hanno giocato molto bene mettendo alle corde la compagine avversaria per lunghi tratti del primo tempo quando solo la sfortuna che si è accanita contro Mendes non ha permesso di andare al riposo in vantaggio. Pronti e via ed è Rivella a magistralmente impattare per il vantaggio casalingo, per lunghi tratti l’Olimpia è rintanato nella sua area e su un colpo da biliardo di Mendes la palla va beffardamente a colpire il doppio palo e a danzare sulla linea di porta. Olimpia e cinica a metà tempo con Alba che impatta su una distrazione difensiva ma poi è ancora Orange ancora un palo di Mendes e poi Scavino finalizza una veloce ripartenza. I falli aumentano a dismisura e così a 22 secondi dalla sirena arriva il sesto con ammonizione incorporata di Celentano che porta Leleco a segnare la rete del pareggio a metà partita. Più stanche le due squadre nella ripresa ma falli e ammonizioni a pioggia portano anzitempo sotto la doccia Celentano e Perotto sfrutta la superiorità dando il vantaggio. Ancora Leleco di fortuna, quella mancata agli Orange indovina il pertugio giusto, poi manda sul palo un altro tiro libero. Nel finale forcing per gli Orange che con rotazioni limitate mettono alla corda Verona ma non basta. Tondi super su Da Silva nega a Geovanni una rete che avrebbe potuto riaprire il match. Settimana prossima ancora in casa contro Leonardo che ieri ha sconfitto in casa La Domus 6 a 0
Orange Asti vs Olimpia Verona 2 – 4 ( 2 – 2 pt)
Marcatori primo tempo: 0’54” Rivella (O) 10’24” Alba (V) 15’30 Scavino (o) 19’38 Leleco (V)
Marcatori secondo tempo 4’38 Perotto (V) 7’00 Leleco (V)
Ammoniti Rasero, Mendes, Celentano, Da Silva, Vitellaro (o) espulso Celentano (doppia ammonizione) per Orange Futsal
Leleco, Soares, Perotto, Mascherona per Olimpia Verona
Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine
Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...
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(fonte www.arkistudio.eu) TUA MADRE E’ MORTA La parola Collegio ha sempre evocato nelle menti di tutti una connotazione negativ...
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