martedì 18 gennaio 2022

Effetto Serra


 foto Milannews

La prima reazione, ovviamente da super tifoso ieri sera, era da uomo delle caverne neandertaliano pronto a infilzare con i rebbi di un tridente le terga dell’arbitro. Poi, però, a bocce ferme occorre sempre rivalutare azioni e comportamenti, la squadra ha perso la partita anche e soprattutto per demeriti suoi e per le prodezze del portiere avversario. Certo un’ammonizione in più per Gjasy avrebbe tolto dai giochi l’autore della rete della vittoria spezzina, probabilmente il non fischio avrebbe giovato a Messias per la rete della vittoria. Ma poi, onestamente, riavvolgi il film delle partite e della storia e ti ricordi che hai vinto una coppa campioni con una rete non convalidata di mezzo metro dentro a Belgrado, con una rete annullata per fuorigioco inesistente a Madrid. Devi essere sempre più forte della sfortuna e anche di qualche ingiustizia senza fare alcun tipo di vittimismo; magari vincerai meno ma non importa. Sono vittorie che poi lasciano il segno, appellarsi a Muntari o a Serra non cambia l’ordine dei fatti e cucirsi addosso una maglia da complotto non fa nè onore ne classifica, ormai il danno è fatto. Se devo essere onesto mi piace che una società, pur nell’aver espresso una posizione di protesta legittima, abbia in un certo senso assolto l’operato dell’arbitro e se è vero che i giocatori sono andati a consolare negli spogliatoi Serra mi verrebbe da dire, c’è speranza. Anzi piuttosto che le scuse o lo stop degli arbitri permettete a Serra di arbitrare ancora e subito, la prova disastrosa potrebbe e deve essere un errore di crescita. Lasciamo la tifoseria alla curva, ai giornali, società e media vari tornino a lavorare per far crescere un movimento e non la pancia intesa come tifo.


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