martedì 4 gennaio 2022

Yamaguchi l'uomo che visse tre volte


Yamaguchi Tsutomu era un ingegnere giapponese che nella sventurata giornata del 6 agosto 1945 si trovava su un tram nella piccola cittadina giapponese di Hiroshima. Little Boy di prima mattina lo scaraventò giù dal mezzo pubblico con una violenza cieca e allo stesso tempo indelebile. Cecità, sordità, perdita di capelli e un segno indelebile nel corpo. Ricoperto di bende curato alla bella meglio fu rispedito alla sua città natale il giorno successivo, sgombrato da quel cumulo di macerie a cui era stato ridotta la provincia del Sol Levante. Il guaio era che la sua città di nascita rispondeva al nome di Nagasaki e mentre stava spiegando ai suoi colleghi come era sopravvissuto all’impatto della bomba, Fat Boy sconquassò, in modo più violento anche questo secondo centro. Yamaguchi si trovava a 3 km da ground zero ma nemmeno questa volta sfuggi all’impatto della bomba. Un miracolato senz’altro, insieme ad altri cento che subirono gli effetti delle due bombe sul suolo nipponico e che scomparve all’età di 93 anni vittima di un cancro allo stomaco retaggio di quella scellerata stagione di follia che è stata la seconda guerra mondiale con tutti i suoi errori. Nel dopoguerra si battè come un leone per mettere al bando gli arsenali atomici ed è stato a suo modo un simbolo   

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