Per trattare quindi lo sport
bisogna sentirsi in grado di correre coi tempi, prevedere, arrivare. I giornali
sportivi non devono soltanto fornire le notizie, commentare il progresso,
registrare il successo, no, essi devono predire, correre l'alea stessa di tutte
le cose di questo fine di secolo, devono arrivare. Arriveremo? Modestamente
osiamo sperarlo, ad ogni modo non sarà certo da parte nostra che finiranno
volontà e tenacia di propositi.
Questo quanto si scriveva il 3
aprile 1896 e che dava il via al primo numero della Gazzetta dello Sport il
quotidiano sportivo più amato e pubblicato in patria. Una lunga tradizione che
dura da oltre 120 anni e che fa del giornalismo oltreché dello sport il connubio
più efficace e valido nel panorama dell’informazione italiana. Cronaca, giudizi,
sentenze, eventi. Chi non ha comprato almeno una copia di quel giornale. Con i
titolisti sempre pronti a coprirsi di gloria con titoli da copertina in grado
di suscitare reazioni e perché no acquisti. Ricordo solo sul bagnasciuga di
Pescara in una torrida estate il titolo che campeggiava a favore del Milan
ARRIVALDO bastò quello per acquistarlo. Buon compleanno
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