domenica 11 novembre 2018

La fine della prima guerra mondiale. Rethondes 11 novembre 1918



Esattamente un secolo fa la vecchia Europa cessava di esistere e al suo posto nasceva un periodo che di li poco sarebbe imploso. Su un vagone ferroviario, mentre oggi andiamo in piazza per avere un treno ad alta velocità, i corsi e i ricorsi della storia, si siglava l’armistizio che sarebbe poi stato ratificato tra Francia e Germania

Ritiro entro 15 giorni delle truppe tedesche da tutti i territori occupati in FranciaLussemburgoBelgio, nonché dall'Alsazia-Lorena
Entro i successivi 17 giorni abbandono di tutti i territori sulla riva sinistra del Reno, e consegna delle guarnigioni di MagonzaCoblenza e Colonia alle truppe d'occupazione francesi
Consegna alle forze alleate di 5.000 cannoni, 25.000 mitragliatrici, 3.000 mortai e 1.400 aeroplani e relativa consegna di tutte le navi da guerra moderne. Consegna a titolo di riparazione di 5.000 locomotive e 150.000 vagoni ferroviari. Annullamento del trattato di Brest Litovsk

Si trattava di condizioni volte ad impedire che il Reich potesse riprendere le ostilità, e vennero di fatto confermate con il successivo trattato di Versailles, un errore con il senno di poi. Torti e riparazioni e non magnaminità nella vittoria avrebbero consentito di covare rivincite e di fare poi scattare la seconda guerra mondiale. In italia più o meno successe la stessa cosa. Non avevamo imparato nulla dopo 50 mesi di guerra e milioni di morti. Oggi ricordare quelle ecatombi può essere utile per guardare sempre con spregio ai nazionalismi più sfrenati perché portano solo guai e ulteriori guerre, mentre a volte per progredire è più utile riflettere   

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