giovedì 11 agosto 2016

Capitan Manno indica la strada: "cercherò di essere la voce del gruppo in mezzo al campo, ma tutti dovremo aiutarci "


Il sole picchia duro sul campo di Rocchetta Tanaro, i muscoli un po’ corrotti dagli agi estivi sono da mettere in moto, le gocce di sudore imperlano la fronte e le maglie cambiano colore per lo sforzo fisico. Ma la passione per il calcio a undici c’è. San Domenico ha poca voglia di parole in questa stagione ma c’è la volontà di lavorare sotto traccia per programmare un percorso che possa dare soddisfazioni. Tra questi c’è Andrea Manno il neo capitano, una vita trascorsa sui campi da calcio, un centrocampista che vuole assomigliare a Gattuso, ma che, meno prosaicamente, si accontenta di portare avanti il suo credo calcistico fatto di impegno e di condivisione

Perché l’approdo a San Domenico?
Io lo scorso anno ero a Tortona, vista da fuori Sandomenico è una società molto ambita, perché seria e perché sa programmare bene, segue e motiva i giocatori, e quindi sono stato onorato della scelta.  Sono un vecchietto è la mia esigenza è quella di giocare il più a lungo possibile. Qui ho trovato un progetto serio, a lungo termine, che mi fa ben sperare. La società è stata chiara in questo senso, crescere come gruppo e come singoli

Come ti stai trovando a San Domenico?
Ho trovato un gruppo di ragazzi che ha voglia di riscattare le delusioni dello scorso anno, tutti fin dal primo giorno abbiamo capito di essere pronti a lavorare duramente. Dobbiamo mettere un’impronta di coesione e di gruppo. La scelta di partire prima per conoscersi meglio è una soluzione che alla fine pagherà, ho fiducia.

Capitano?
Matteo Busco è la prima persona che devo ringraziare e che mi ha permesso di entrare in questo ruolo in punta di piedi ma di trovare subito una grande sinergia, il suo appoggio è stato fondamentale. Dobbiamo però essere ognuno capitano di noi stessi, solo con l’aiuto reciproco possiamo crescere, io porterò solo l’esperienza e la qualità che ho maturato sul campo. Cercherò di essere la voce della squadra in mezzo al campo, ma tutti dovremo aiutarci.

Parola d’ordine ?
il gruppo; non si può prescindere da questo concetto

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