Biella perde anche il secondo
incontro, contro Casale, in trasferta, una sconfitta che dilata sul meno
tredici finale ma fino a tre minuti dalla fine la partita era in estremo
equilibrio. Come già contro Agrigento nel finale la fregola di segnare è
deleteria e Ferguson scivola sul più bello. Casale invece ruba palloni decisivi
con Blizzard e Tomassini e sigilla una buona prova difensiva con un
determinante Bray, sicuramente MVP della partita. Ma andiamo alla cronaca Ci risiamo
si comincia da una trasferta non molto lontana ma carica di tensione, un derby
e sempre un derby ed è l’undicesimo tra le due società negli ultimi anni. Il
bilancio parla chiaro 5 successi a testa con palazzetti quasi inviolabili. Il
pubblico è quello delle grandi occasioni anche la presenza da Biella è buona in
fin dei conti in meno di un’ora puoi essere al Palazzetto. Biella arriva per
prima sul parquet per il riscaldamento, si concentra al tiro, una preparazione
meno atletica e più dedicata all’approccio alla retina che non per oliare i
muscoli. Com’è comprensibile Infante al suo ingresso in campo subisce una
sequela di fischi retaggio dell’ultima partita dei play off della passata
stagione, ma la Curva Barlera lo incoraggia. Ramondino parte con Fall, Martinoni, Bray Tomassini, e Natali mentre Carrea con Infante De Vico, Grande
Jones e Ferguson. Si inizia con un canestro di Bray Casale è più sul pezzo
mentre Biella come al solito fatica a trovare schemi e concentrazione, la Novi
picchia da tre solo Ferguson cerca di tenere la propria squadra a galla, dopo
cinque minuti Biella è sotto di quattro e sembra visto il campo quasi un
miracolo. Sotto la spinta di Pierich e di Ferguson Biella rimane aggrappata a
un incollatura. Si lotta su ogni palla e la squadra sembra girare. Il tempo di
ripartire e l’Angelico mette addirittura il naso avanti ma si tratta di un
fuoco di paglia, un parziale devastante di 12/2 dà fiato al gioco di Casale
quanto mai determinato a giocare come sa fare con una difesa molto aggressiva,
potrebbe essere il via a un crollo di Biella, invece i lanieri limitano i danni
a un meno otto all’intervallo lungo. Il thè caldo fa bene a Biella che rientra
con maggior grinta e complice anche un ritrovato De Vico mette canestri su
canestri e all’ultima sirena il disavanzo è solo di quattro punti. Biella c’è,
Carrea si sgola dalla panchina e la difesa a uomo dell’Angelico riesce nel
compito di limitare le bocche da fuoco di Casale. Si arriva al meno uno, Biella
ha per due volte la palla in mano per cambiare l’inerzia della partita e la
spreca, Bray invece no. La forbice si allarga prima sei, poi dieci, la palla
scotta scivola e purtroppo rimane nella mani di Casale che usufruisce di una
serie di tiri liberi che permette un distacco da doppia cifra. Forse il
risultato è più pesante del previsto. Se si guarda al bicchiere mezzo pieno la
squadra ha reagito ed ha tenuto, se si vuole essere negativi occorre una
maggiore responsabilità da parte di tutti nella scelta dei tiri. Ma per fortuna
siamo ancora alla seconda giornata.
Casale – Biella 75 – 62 (18 – 17; 38 – 30; 55 – 51 )
Casale: Saunders 11, De Nicolao 0, Bray 25, Tomassini 13, Natali 7, Blizzard 4, De Negri n.e., Martinoni 10, Vangelov 0, Ruiu n.e., Fall 5, Valentini n.e. All. Ramondino
Biella: Jones 0, Ferguson 20, Banti 10, La Torre 4, Infante 2, Grande 4, Venuto 0, De Vico 15, Rattalino n.e., Pierich 7. All. Carrea
Tiri liberi Casale 14/19 Biella 18/18
Tiri da tre Casale 9/21 Biella 6/17
Rimbalzi Casale 27 Biella 27
MVP Bray 25 punti 28 di valutazione 8/12 al tiro ma una presenza costante e quanto mai puntuale nel momento in cui contava esserci. Determinante.
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