Ve lo ricordate “1941 – Allarme a Hollywood”? Quella commedia surreale di Steven Spielberg con John Belushi nei panni dell’aviatore che sorvola la California in preda al delirio per un’invasione giapponese mai avvenuta? Ebbene, qualcosa di simile successe davvero. Non a Hollywood, ma in Oregon, e non nella finzione cinematografica, ma nella realtà della Seconda guerra mondiale, precisamente il 9 settembre 1942.
Quel giorno, un sottomarino giapponese emerse al largo della costa dell’Oregon, aprì il suo hangar interno e fece decollare un piccolo idrovolante, il cui pilota – Nobuo Fujita – sorvolò il territorio americano e sganciò due bombe incendiarie nella foresta vicino a Brookings, nel tentativo di scatenare incendi devastanti e colpire il morale della popolazione americana. Non funzionò. Il terreno era umido, l'incendio fu domato quasi subito. Ma la storia resta: fu l’unico bombardamento aereo sul suolo continentale degli Stati Uniti durante la guerra.
E, a differenza del film, questa storia ha avuto un finale di pace: anni dopo, il pilota giapponese tornò a Brookings, donò la sua katana alla città, piantò un albero della riconciliazione... e chiese che le sue ceneri, nell’atto della sua dipartita, venissero sparse proprio lì, dove aveva tentato di portare la guerra.
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