Mettiamo subito in chiaro una cosa il cinema è spettacolo e
finzione nella stragrande maggioranza dei casi. Determinate situazioni vengono
girate e realizzate proprio per creare effetto scenico e spettacolo e quello
che una volta erano effetti speciali, col green back, sono diventate ancora di
più opportunità di realizzare un prodotto perfetto. Napoleon di Ridley Scott ha
debuttato al cinema ma è già un florilegio di non si è attenuto alla verità storica.
Certo è così ci saranno errori marchiani e ve ne diremo alcuni, ma compito del
regista non è realizzare un documentario sulla vita del Corso, bensì quello di
generare emozioni e di avvicinare il grande pubblico a una figura di grande
impatto storico. Errori il primo quando assiste alla decapitazione della
regina, non è stato così, l’assedio di Tolone che è durato mesi e non poco
tempo, aver cannoneggiato le piramidi come compare del trailer, ad Austerlitz
aver sbaragliato l’esercito nemico incautamente avventuratosi in un lago
ghiacciato, in realtà ero poco più di uno stagno e non morirono tutti affogati.
Infine la sua carica a cavallo, lui preferiva guardare la battaglia da un punto
sopraelevato per decidere poi come muovere le truppe. Una figura quella di
Napoleone amata e odiata in egual misura e sicuramente con un grande seguito.
Se qualcuno approfondirà dopo aver visto il film allora scopriremo il vero
valore delle immagini, scatenare curiosità e conoscenza: questo l’obiettivo del
cineasta Scott. Potrà così il grande pubblico rimanere affascinato e cercare
informazioni e news su un’epopea storica che non si può certo ridurre a due ore
e mezzo di film. Per cui godetevi la visione per fare gli storici ripassate
domenica 26 novembre 2023
E' cinema e spettacolo non una lezione didattica di storia
Milano vince ma convincono i giovanissimi
venerdì 24 novembre 2023
Contro Milano la linea verde dell'Orange
Rinfrancati dalla prestazione di
Aosta torna in campo la prima squadra al Palabrumar contro la temibilissima
compagine del Milano, una squadra abituata ai ritmi della serie A e con
giocatori di grande esperienza. Non sarà una partita facile ma lo spirito
quello che abbiamo visto dalle tribune del Montfleury potrà essere la vera e
propria arma in più dei giovanissimi sotto l’egida di Patanè. Ne è convinto Simone
Vitellaro “sarà una partita importante, non facile, perché affrontiamo una
squadra esperta, contando che avremo diversi giocatori fuori tra infortuni, i
nostri giovani che stanno imparando ad affrontare gare importanti come queste,
quello che non ci dovrà mancare è la voglia e la convinzione di poter fare punti
molto importanti per la classifica, ci aspettiamo però il calore dei nostri
tifosi per incitarci e spronarci a dare il massimo. Fischio d’inizio alle ore
16
domenica 19 novembre 2023
Ad Aosta un passo in avanti per l'Orange
Un punto che è d’oro quello
conquistato dai ragazzi di Patanè in quel di Aosta. Una squadra priva di
diversi elementi tra infortuni e squalifiche è andata al Montfleury a
combattere ad armi pari contro una compagine forte che fa del proprio fortino
casalingo un vero e proprio bunker. E stata una battaglia sportiva tosta in cui
per ben due volte gli Orange hanno messo il muso avanti e sono stati poi
raggiunti dagli avversari. Ma la garra messa sul parquet da Merlo e soci è
stata unica e determinata. Per la cronaca hanno segnato Vigliecca e Borgnetto
ma tutto il gruppo ha disputato una partita all’altezza intensa e senza troppe
sbavature. Una giornata la sesta dominata dai pareggi e in cui la classifica è
decisamente corta e permette assestamenti. Adesso doppio turno casalingo contro
due nobili squadre che frequentano da anni il palcoscenico della serie A come
Milano e Sestu e sarebbe bello ritrovare il filo della vittoria, questi ragazzi
se la meritano
Aosta vs Orange 2 – 2 (1 .1 pt)
Marcatori: Vigliecca
Borgnetto
domenica 12 novembre 2023
Quel giovane di Alba che abbracciò la causa boera e catturò Wiston Churchill
Ci sono storie che meritano di essere raccontane e alle volte
sono curiosità, quella del piemontese di Alba Camillo Ricchiardi è a dir poco
avventurosa. Un militare che aveva frequentato l’Accademia di Pinerolo e che
poi si congeda per andare a educare uno dei figli del re del Siam e di fatto a
organizzare l’esercito di quello Stato. Leggendo la sua biografia lo troviamo
dappertutto anche in veste di giornalista alla battaglia di Adua del 1896 e
appena prima alla guerra cino giapponese del 1895. Ma è nel 1899 che trova la
sua vocazione diventando colonnello di un gruppo di 200 italiani che combattono
gli inglesi in sud Africa a favore della causa boera. A lui si deve l’innovazione
della creazione dei primi commando e innovò i sistemi di guerriglia (sarebbe da
farci un film). L’episodio più importante fu la cattura di un giovane Wiston
Churchill su un treno, il futuro statista si spacciò per giornalista ma di fatto
aveva una pistola e proiettili proibiti. Wiston omise l’episodio nelle sue
memorie, era troppo per lui ricordare di essere stato catturato da un italiano
Una brutta sconfitta per l'Orange contro l'MGM
Partita nervosa quella disputata dall’Orange contro MGM, un
risultato che è dilatato fino al 7 a 2 finale con una squadra in debito dopo
una settimana molto difficile che ha visto anche la battaglia contro l’Aosta in
Coppa di divisione. Parte forte la squadra lombarda, già in vantaggio dopo poco
più di 90 secondi con Demito, abile a trovare dalla distanza il pertugio basso.
Da li è una partita in salita in cui Curallo e compagni fanno difficoltà a
trovare il bandolo della matassa, la difesa che ha approntato Parilla tiene, ed
è quasi un gioco da ragazzi per Mgm trovare il 2 a 0 che mette la partita in
discesa. Aumenta la vocazione offensiva dei padroni di casa con scintille di
scontri che gli arbitri fanno fatica a contenere. Il portiere lombardo sforna
diverse parate decisive e in un’altra ripartenza in contropiede, due contro zero,
Quintairos fa doppietta e mette pesante ipoteca sulla gara. Nemmeno l’espulsione
di Quintairos e il tiro libero successivo riescono a ravvivare l’attacco. Ibra
finalmente trova il varco per una rete a fine tempo che sa di parziale
riscatto. La ripresa si apre anche peggio con Curallo cacciato per gomiti alti
e la rete del 4 a 1 che ricaccia indietro i padroni di casa. Un assalto
continuo quello degli uomini di Patanè ma che non sortisce effetto, nemmeno con
l’uso del portiere di movimento, c’è tempo per registrare un'altra espulsione
quella di Ibra e una partita che affonda sul 7 a 2. Testa alla prossima purtroppo
senza Ibra e Curallo.
venerdì 10 novembre 2023
Si torna al Pala contro l MGM
Archiviata la Coppa di divisione che ha visto i ragazzi dell’Orange soccombere in casa contro l’Aosta in una partita strana ma giocata alla pari contro i forti valligiani, ci si rituffa nel campionato in cui la squadra è reduce da tre sconfitte e si torna a giocare davanti al proprio campo. Le partite non sono mai facili, ne è convinto il capitano, Paolo Curallo, che suona la carica per la truppa di Patanè “La stagione ci mette subito di fronte alla realtà, non abbiamo mai pensato che avremmo affrontato partite semplici. I ragazzi che hanno giocato la coppa divisione martedì devono essere orgogliosi delle cose positive che tutti loro hanno fatto vedere in campo. Ripeto loro sempre che non sarà facile e che si deve fare di più tutti i giorni. Continuiamo a lavorare sui deficit che abbiamo soprattutto per tornare a fare punti in casa.” Ecco il mantra, lo stimolo che Curallo manda ai suoi compagni. La partita contro l’MGM diventa così importante e l’aspettativa è quella di trovare tutto il supporto possibile del pubblico per dare una spinta maggiore ai ragazzi Orange
domenica 5 novembre 2023
E' sempre l'uomo a fare la differenza, anche in guerra
Premetto Favino è un grande
attore e non deve certo dimostrare nulla, ha saputo essere un Fregoli davanti
alla videocamera interpretando personaggi che hanno fatto la storia del nostro
paese, da Buscetta ad Craxi. Nell’ultima fatica lo vediamo dare le sembianze a
un marinaio d’Italia, Salvatore Todaro, insignito di più decorazioni durante la
seconda guerra mondiale per le sue gesta nella guerra in mare. A parte la
trasposizione veneta di un ufficiale di origini pugliesi, il film scorre ed è
godibile per la qualità della recitazione e per il pathos che ci si mette. Non è
un film di guerra, gli italiani purtroppo non sono in grado di raggiungere le
vette di Spielberg, ma un film di sentimento che vuole mettere in evidenza il
senso di altruismo, vero, che pervade chi naviga sotto coperta o sott’acqua,
indipendentemente dalla bandiera per cui combatte. Todaro esempio italiano,
certamente si, ma non fu l’unico a soccorrere in mare, ricordiamo infatti il
rispetto e il salvataggio di marinai italiani effettuato dall’ammiraglio inglese
Cunningham dopo il 12 ottobre 1940 quando gli inglesi affondarono i cacciatorpediniere
Airone, Ariel e Artigliere, oppure l’ordine dell’Ammiraglio Donitz che
contravvenendo alla direttiva 154 che non prevedeva il soccorso in mare, diede
mandato di aiutare i naufraghi del Laconia, il transatlantico che trasportava
prigionieri di guerra italiani. A Norimberga, durante il processo contro i crimini
di guerra, Donitz fu poi condannato a dieci anni per crimini di guerra, ma ebbe
un testimonial d’eccezione nell’ammiraglio Chester Nimitz che affermò come nella
guerra sottomarina nel Pacifico, sia gli americani che i giapponesi, non erano
tenuti al salvataggio di vite e, quando questo avvenne, i salvatori spesso
diventavano vittime. E’ la guerra, verrebbe da dire, a seconda delle situazioni
abbiamo assistito ad atti di eroismo e ad altri di vigliaccheria dosati in
egual misura. Senza entrare nel merito della ricostruzione storica, in alcuni
casi edulcorata a vantaggio dei buoni sentimenti (alla fine la cronaca reale riporta
che un po’ timidamente Todaro disse al comandante belga, che reclamava il nome
del suo salvatore, che si chiamava Salvatore Bruno e non certo zio Salvatore
come pomposamente fa intendere Favino/Todaro), il film pone l’accento sull’uomo
e, come diceva sempre Steve Jobs, è lui a fare la differenza in qualsiasi
situazione, in guerra e in pace, sono le sue attività a declinare la bontà del
suo essere.
Crema amara per l'Orange Futsal, sabato arriva MGM
Una sconfitta pesante con un risultato che punisce oltremisura una squadra che al di là del risultato ha saputo battersi e in alcuni casi a fare anche la partita. Poi come sempre sono gli episodi a segnarla. Prima ancora di scendere in campo Patanè si trova a dover fare a meno di due pedine importanti come Ibra e Scavino. Regalare due giocatori non è mai bello se poi avviene a inizio partita che ti stravolge schemi e preparazione diventa tutto più difficile. Comunque Curallo e compagni se la giocano alla pari anzi impensierendo la difesa avversaria. Musto però con un tiro lontano da il vantaggio ai padroni di casa doppiato poi da un goal capolavoro di quella vecchia volpe di Maietti. Il 2 a 0 con cui si va a riposo non rende giustizia agli uomini di Patanè che subiscono altre due reti nella ripresa da Lopez e Rovati, la seconda dopo l’espulsione di Bisco, ma non finiscono mai di attaccare con Crotti autori di alcuni interventi che tengono la porta lombarda inviolata. Lombardi primi nel girone con il Maccan Prata e classifica cortissima, sabato prossimo l’auspicabile riscatto in casa contro MGM ore 16 non mancate
Videoton Crema vs Orange Futsal 4
-0 (2 -0 pt)
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