lunedì 31 luglio 2023
I dieci giorni del luglio 1798 Napoleone vs Nelson - Egitto
domenica 16 luglio 2023
Vae Victis ...galli
Ci stiamo avvicinando al dies
allienses ovverosia, come dicevano gli antichi romani, una giornata da
dimenticare, in un afoso mese di luglio i Galli Senoni guidati da Brenno ebbero
la meglio sulle due legioni mandate a contrastarlo sul fiume Allia. Non una
sconfitta se vogliamo pesantissima, i romani, mal comandati si diedero alla
fuga lasciando di fatto la capitale alla merce del saccheggio. Un pesante
tributo era quello ch era richiesto per liberare dal giogo Roma e la frase Vae Victis
pronunciata dal capo straniero suonava come beffa per i perdenti. La leggenda
narra che Furio Camillo condottiero romano venne per equilibrare la bilancia
dei pagamenti e a sua volta pronunziò altra frase di sicuro effetto: non auro
sed ferro recuperanda est Patria. Frasi da plot seriale, quanto ci sarà di vero.
La bellezza della storia romana, sta negli episodi, nella loro capacità di
tramandare il passato, nella brillante definizione del loro idioma breve e
diretto, nella loro capacità organizzativa e nel loro prendersi anche poco sul
serio. Un impero il loro inclusivo, nella loro sete di sapere, e nella capacità
di assorbire qualsiasi nozione. Insomma vae victis è il caso di dire ma non
erano loro a dover aver paura bensi gli altri. Fa un po’ sorridere poi che gli
scontri ripetuti siano sempre avvenuti contro i Galli/francesi
l Amore al tempo degli emoticon
Estate tempo di amori furtivi, di
scappatelle, ma anche di chiusure e di fine di grandi storie d’amore che durano
nel tempo. La prova della canicola, come sempre, è fondamentale per comprendere
se un rapporto può durare oppure sciogliersi per il gran caldo. Non sto
parlando della nuova edizione di Orgoglio e Pregiudizio, nè tanto meno delle
ultime lettere di Jacopo Ortis, il riferimento neppure tanto velato è al mondo
pedatorio che in assenza dell’evento sportivo cucina sulle pagine dei giornali
e dei siti dedicati innamoramenti repentini, promesse eterne e abbandoni celeri.
E’ lo specchio di una società fast and Furious, di consumi accelerati, in cui i
sentimenti sono banditi per dar spazio all’effimero e così può capitare, ad
esempio che il buon Lukaku, più famoso per le finali perse che per la sua
possanza fisica, passi con disinvoltura da maglie a strisce azzurre nere a
quelle stinte col bianco, in cui un emoticon lasciato su un messaggio social da
un calciatore sia il preludio di abbandoni o di innamoramenti fulminei. C’è un gran
bisogno di mettere in piazza tutto quello che passa per la mente, mentre una
volta le trattive e gli amori erano più discreti e forse anche più forti.
Chiudo con Tonali che ci ha sedotto e abbandonato per seguire i petrodollari
sulla via di Newscastle e non può non venirmi in mente la canzone di un
autoctono locale, al secolo Mark Knopfler, che nel 1980 sulle note di Tunnel of
love diceva: “in the roar of dust and diesel I stood and watch away I could
have caught up with her easy enaugh. But something must have me stay”. Per cui occhi
aperti, l’appartenenza è un sentimento profondo che non può essere usato con disinvoltura.
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