domenica 16 luglio 2023

l Amore al tempo degli emoticon




 

Estate tempo di amori furtivi, di scappatelle, ma anche di chiusure e di fine di grandi storie d’amore che durano nel tempo. La prova della canicola, come sempre, è fondamentale per comprendere se un rapporto può durare oppure sciogliersi per il gran caldo. Non sto parlando della nuova edizione di Orgoglio e Pregiudizio, nè tanto meno delle ultime lettere di Jacopo Ortis, il riferimento neppure tanto velato è al mondo pedatorio che in assenza dell’evento sportivo cucina sulle pagine dei giornali e dei siti dedicati innamoramenti repentini, promesse eterne e abbandoni celeri. E’ lo specchio di una società fast and Furious, di consumi accelerati, in cui i sentimenti sono banditi per dar spazio all’effimero e così può capitare, ad esempio che il buon Lukaku, più famoso per le finali perse che per la sua possanza fisica, passi con disinvoltura da maglie a strisce azzurre nere a quelle stinte col bianco, in cui un emoticon lasciato su un messaggio social da un calciatore sia il preludio di abbandoni o di innamoramenti fulminei. C’è un gran bisogno di mettere in piazza tutto quello che passa per la mente, mentre una volta le trattive e gli amori erano più discreti e forse anche più forti. Chiudo con Tonali che ci ha sedotto e abbandonato per seguire i petrodollari sulla via di Newscastle e non può non venirmi in mente la canzone di un autoctono locale, al secolo Mark Knopfler, che nel 1980 sulle note di Tunnel of love diceva: “in the roar of dust and diesel I stood and watch away I could have caught up with her easy enaugh. But something must have me stay”. Per cui occhi aperti, l’appartenenza è un sentimento profondo che non può essere usato con disinvoltura.

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