sabato 24 settembre 2022

Gli Orange contro la Domus Bresso si prendono i tre punti e tanta fiducia


 

Un esordio in A2 decisamente dolce per Dodo Morellato e la sua truppa, il 4 a 1 finale ottenuto in trasferta contro una compagine dura e arcigna che ha macinato con costanza futsal fino al 40’ ha un valore altissimo. E’ stato un match giocato a viso aperto dalle due squadre e ad altissima velocità, il pubblico presente alla partita e in rete si è sicuramente divertito. Morellato parte con Tropiano tra i pali supportato da Ramon, Celentano, Rivella e Mendes, la Domus risponde con Beretta, Sasso, Moya, Di Biase e capitan Beppe Surace che, in passato, ha creato non pochi grattacapi alla truppa Orange. I primi minuti sono un assolo ospite con il portiere chiamato spesso a intervenire per impedire il vantaggio astigiano, la partita non è spigolosa, ma i falli aumentano a dismisura per entrambe le squadre, la partita si sblocca per un’indecisione dei padroni di casa, Morimoto in azione solitaria cade in compagnia della difesa astigiana, ma non è fallo, la ripartenza però è letale per i padroni di casa, Ramon imbecca Mendes che tutto solo infila il portiere avversario quando siamo a metà tempo. La Domus accusa il colpo e sul finale del tempo qualche occasione in più capita sui piedi degli astigiani, in modo particolare a Mendes. A 40 secondi dalla fine Rivella viene steso in sandwich e l’arbitro fischia il sesto fallo. Rudy però, sul tiro libero, non coglie l’occasione e la palla finisce a lato. Più preciso, qualche secondo dopo, però, Da Silva che serve a Vitellaro il più comodo dei tap in per il 2 a 0 alla sirena lunga dell’intervallo che sigilla la prima parte di partita. Pronti e via e alla ripresa Rivella confeziona con un suntuoso tunnel ai danni di Surace il 3 a 0, sembra una partita in discesa ma caparbiamente la Domus rientra con Moya su bello schema da punizione. La partita si accende fioccano anche le ammonizioni ma poi Da Silva la chiude con uno slalom che mette a sedere tutta la difesa lombarda. Negli ultimi 4 minuti spazio al portiere di movimento ma ormai la Domus è alle corde. Si chiude così la prima trasferta per il ritorno degli Orange in A2, non c’è tempo per rifiatare sabato prossimo arriva Verona al Palabrumar e la società si augura una folta presenza di pubblico per il ritorno del futsal che conta.

 

Domus Bresso vs Orange Futsal Asti  1 – 4 ( pt 0 -2)

Marcatori: primo tempo 8’47” Mendes (o) 19’56” Vitellaro (0)

Secondo tempo 0’40” Rivella (o) 1’38” Moya (D) 9’44” Da Silva (0)

Ammoniti: Di Biasi (D) Sasso (D) Scavino (o) Previtera (D) Surace (D)   

sabato 17 settembre 2022

Una vittoria per Ibra. L'Orange parte col piede giusto in Coppa


 Buona la prima per l’Orange Futsal Asti che batte in trasferta l’Olimpia Regium e accede al turno successivo. Ma non è stata una partita facile, priva di tre pedine importanti come Ibra, infortunato, e a cui è andato tutto l’affetto dei compagni per questa prima importante vittoria e Ramon e Curallo squalificati. La squadra di Dodo Morellato parte forte e costringe sulla difensiva i padroni di casa. Quella vecchia volpe di Mazzariol, una vita spesa nelle categorie più importanti, mette due sigilli che mandano sotto di due reti Celentano e compagni. Ci vuole una bella giocata di Da Silva, neo acquisto, per dimezzare lo svantaggio, un tiro laterale che si insacca imparabilmente, poi Rasero coglie la traversa, e altre conclusioni sibilano a lato della porta difesa dall’estremo difensore dell’Olimpia Regium. La sensazione è che l’Orange del primo tempo meriterebbe molto di più in virtù di una qualità di gioco buona e di una serie di finalizzazioni. Nella ripresa ritmi più blandi all’inizio, ma la svolta avviene verso la metà del tempo, Edinho, viene espulso per doppia ammonizione e poco dopo Vitellaro impatta. Sulle ali dell’entusiasmo Rasero recupera un buon pallone e permette a Rivella di mettere la freccia. Furia Reggio Emilia che su punizione di giustezza indovina l’angolino basso e porta la squadra di casa in parità. Quando mancano poco più di due minuti Scavino finalizza una punizione con una sassata che si infila poderosamente in rete. Inutili gli assalti finali dell’Olimpia. Una partita molto combattuta contro una squadra che nella passata stagione è arrivata a un passo dal disputare le finali play off della serie cadetta e che ambisce, anche in questa stagione, al salto di categoria. Spirito di squadra e gran forcing quella della squadra allenata da Dodo Morellato che bagna così la sua prima da Head coach; sabato prossimo in trasferta la prima di campionato a Bresso.  

Coppa Divisione

Olimpia Regium vs Orange Futsal Asti  3 – 4 (2 -1 pt)

Marcatori 2 Mazzariol (2) Halitjaja, Da Siva, Vitellaro, Rivella, Scavino,   

domenica 11 settembre 2022

La guerra volge alla fine ?


 

Premetto sono dalla parte dell’Ucraina e non approvo certo l’aggressione della Russia, ma ultimamente sto leggendo troppi articoli che forse non trattano in modo scientifico il conflitto e la geopolitica investita dalla guerra in atto. La Russia a febbraio ha invaso il paese pensando di aver vita facile e di trovare una nazione impreparata, chi ha svolto il lavoro di intelligence probabilmente ha fallito perché non solo non è stata una guerra lampo ma vi sono state soverchie difficoltà E quando perdi il fattore sorpresa, anche se il miglior esercito del mondo, il rischio di trovarti in un pantano modello Vietnam, Afghanistan ecc è dietro l’angolo. Ricapitolando la prima direttrice verso Kiev è stata abbandonata, i bombardamenti sulla zona di Leopoli idem e poi ci è concentrati al Sud del paese. Ma anche in queste zone la guerra ristagna e ultimamente si assiste al ritiro delle truppe di invasione russe. Ora giornali e opinion cominciano a dire che la Russia è al collasso. Ma è così? Un riposizionamento su obiettivo militari differenti è plausibile ma fino a che non cambia la struttura gerarchica dello stato russo difficile una tregua. L’esercito russo non è poi quello che si vuol far credere, avrà subito anche perdite importanti, ma è il secondo o terzo esercito del mondo per effettivi permanenti, dispone di risorse importanti e in più è allenato da anni su diversi campi e settori di intervento. Certo gli ucraini daranno filo da torcere e chi fa guerriglia o può disimpegnarsi su un fronte interno, con il sostegno e le risorse di altri stati, può combattere fino allo spasimo. Abbiamo avuto modo di vedere altre situazioni: Iraq, Mogadiscio Afghanistan in cui a volte basta un RPG per mandare in crisi il più sofisticato elicottero; quindi meno trionfalismi per favore; la guerra purtroppo sarà ancora lunga e con continui capovolgimenti di fronte a meno che non cambino i competitor politici  

Sabato prossimo si fa sul serio con la Coppa di Divisione


 

Terza settimana di allenamenti intensi conclusa con un amichevole con il Top Five utile per saggiare la resistenza dei ragazzi e di metterli nelle condizioni migliori per approcciare la stagione che sabato prossimo si colorerà di tinte ufficiali con la Coppa di Divisione in trasferta contro Reggio Emilia, Olimpia Regium. Il palcoscenico ancora una volta è stato il Palabrumar, la casa dell’Orange, per affinare tecnica, velocità e resistenza. Soddisfazione per l’approccio e il gruppo che, nel frattempo, ha riabbracciato anche Leonardo Scavino, rientrato dalla trasferta con la nazionale. Tra 15 giorni si inizia a fare sul serio in casa della Domus, un appuntamento sicuramente non facile in casa di Beppe Surace & C ma prima la Coppa di divisione anche questa in trasferta per rivedere i ragazzi al Palabrumar bisogna aspettare il primo ottobre

l'Assedio di Malta

Malta 1565, uno scontro epocale tra i turchi che volevano entrare e conquistare l’Europa e gli stati nazionali europei con l’aiuto delle repubbliche italiane genova e venezia in testa. Un avamposto sul mare che se conquistato avrebbe permesso un invasione su larga scala e una colonizzazione che ci avrebbe portato a diventare tutti islamici e se nel 1529 l’assedio di Vienna diede un po’ di tempo agli europei per organizzarci nella meta del 1500 con francesi e spagnoli che si scannavano il rischio per noi italiani era latente. Nei primi mesi del 1565 sull’isola cominciarono a circolare le voci di uh invasione. Jean de la Valette  si occupò delle più immediate misure di difesa: reclutamento di nuovi soldati in Italia, accumulo di cibo, e accelerazione dei lavori di riparazione e ristrutturazione delle fortezze di San Angelo, San Michele e Sant'Elmo, evacuazione dei civili e realizzazione della tattica della terra bruciata a Malta e Gozo. Tuttavia attese del tempo prima di cominciare i preparativi a causa del costo delle operazioni ed essendo convinto che il nemico non sarebbe arrivato prima di giugno, che in realtà si presentò il 18 maggio dello stesso anno. La flotta truca era imponente 193 navi per trasportare più di 45.000 uomini tra cui corpi speciali come gli spahi e i giannizzeri.. i primi assalti al forte di sant’elmo a giugno oltre al fuoco greco, erano diffuse le "pignatte", rudimentali bombe a mano riempite del potente composto, accese mediante una corta miccia, avevano un utilizzo simile a quello delle moderne molotov. Non solo bombe ma anche lanciafiamme: "la tromba", un lungo tubo che sputava fuoco sui nemici. Ma forse, l'arma che maggiormente impressionò i soldati turchi, fu il "cerchio". Quest'arma, usata per la prima volta proprio a Sant'Elmo, era formata da un anello di legno ricavato dalle botti e rivestito di un tessuto imbevuto di pece. Il cerchio veniva acceso e fatto rotolare giù contro i nemici ammassati sotto le mura con effetti devastanti. Dragut che era il capo dei corsari alleati dei turchi fu ucciso da un colpo di archibugio ma il forte di sant elmo fu preso e i turchi si vendicarono sui sopravvissuti crocifiggendoli, la difesa cristiana a sua volta decapitò tutti i prigionieri presi sparando con il cannone le teste dei poveri malcapitati sull’accampamento avversario. A inizio settembre dopo mesi di assedio la ritirata provocata anche dall’arrivo di una sorta di santa alleanza cristiana via nave. Le perdite registrate furono: 31.000 turchi, 239 cavalieri di Malta, 2.500 fanti di tutte le nazionalità, 7.000 cittadini maltesi (uomini, donne e bambini). Per l'Impero ottomano, al contrario, la sconfitta di Malta fu un grave colpo anche sul piano finanziario, poiché l'economia turca si reggeva principalmente sulle razzie e sul bottino di guerra: per la prima volta la loro moneta fu svalutata, e i turchi conobbero l'inflazione. Meno di un terzo dell'esercito ritornò a Costantinopoli e la flotta fu guidata nel porto in piena notte per evitare che il popolo si rendesse conto dei danni subiti. Solimano intendeva ripetere l'attacco l'anno successivo, e questa volta probabilmente Malta non avrebbe potuto resistere; ma durante l'inverno, sabotatori dell'Ordine di Malta riuscirono ad entrare nell’arsenale turco e a far esplodere il deposito delle polveri, distruggendo parte della flotta turca che era ormeggiata nei bacini

sabato 3 settembre 2022

Prima amichevole per gli Orange Ramon inventa Rasero finalizza


 

Il settembre astigiano da sempre è foriero di grandi eventi che mettono la città di Alfieri tra le mete preferite di questo mese che sancisce la chiusura del periodo estivo. Non è da meno il futsal che di solito riprende la propria attività a fine agosto per farsi trovare pronto per gli impegni stagionali. E così, dopo una decina di giorni in cui si è lavorato per preparare il fisico degli atleti per una stagione che proietta gli Orange in serie A, è tempo di provare il clima partita. L’occasione è ghiotta per vedere anche l’esordio con la maglia Orange di Ramon e gli spalti si riempiono di curiosi e di tifosi. Lo sparring partner è il Nizza che annovera giocatori di qualità del calibro di Turello, Marchiori, Modica e Maschio. Partita vera con continui capovolgimenti di fronte, utile per dare indicazioni al nuovo head coach, Dodo Morellato, e per provare schemi e velocità. Tropiano, Mendes, Curallo, Rivella e Celentano è il primo quintetto, dopo cinque minuti si vede in campo proprio Ramon, e, da una sua azione, in combinazione con Ibra, nasce il vantaggio di Rasero lesto a realizzare un tap in sotto porta. SI gioca per 30 minuti senza interruzioni e il risultato segna alla fine del primo tempo 1 a 0 per i padroni di casa, ma quello che colpisce è la reattività degli Orange e soprattutto la qualità del gioco, con, manco a dirlo, Ramon in veste di assist man. Nella ripresa ancora in rete Rasero e Rivella al termine di una gradevole combinazione con Curallo (per un risultato finale di 3 a 0 per gli Orange), dall’altra parte Modica scheggia il palo. Ma in questa fase non è il risultato a essere importante, ma il rinnovato feeling con il gioco da parte del gruppo, e la squadra sta viaggiando in questa direzione. Sabato prossimo si replica con un amichevole con Top Five prima di entrare nel vivo delle competizioni ufficiali: Coppa di Divisione e Campionato. Il 24 inizia la A2 sul campo di quel Domus Bresso che nella passata stagione ha strappato la promozione sul campo nella categoria superiore.

venerdì 2 settembre 2022

Tutti a casa. A Cassibile la firma dell'armistizio


 

14 chilometri da Siragusa, siamo a Cassibile, è la fine dell’estate, un anno che si è aperto con il disastro dell’Armir, 84.000 soldati sono stati inghiottiti dal moloch della guerra nelle steppe russe, Kasserine ha rappresentato il colpo di coda in Africa ma poi gli americani hanno preso il sopravvento. Nella notte del 25 luglio il fascismo è crollato, non prima di aver perso la sicumera con l’invasione il 9 luglio della Sicilia. Il paese è ridotto male, i bombardamenti non guardano in faccia a nessuno, la miseria è nera, manca la catena di comando. E’ tempo di cambiare registro, l’Italia è sulla via della resa. E proprio in campagna sotto una tenda viene firmato l’armistizio per mano del generale Castellano. Mancano poco più di cento ore all’annuncio, bisogna fare in fretta, c’è l’opportunità di liberare Roma, ma occorre fare in fretta. L’82 potrebbe paracadutarsi nella città eterna, ma Eisenhower non si fida degli italiani e di Badoglio, manda in avanscoperta il 7 settembre a Roma due colonelli e scopre che gli italiani tergiversano, non sanno come muoversi, c’è anarchia. I tedeschi subodorano il voltafaccia e sono in allerta, anche se non dispongono delle truppe necessarie per respingere un eventuale offensiva. Com’è andata lo sappiamo, caos estremo, la fuga a Brindisi della famiglia reale e militari italiani che con eroismo hanno subito la forza della Wermacht, in Italia e in altri avamposti. E allora torna alla mente quel giorno di settembre a quali prospettive si potevano aprire per la nostra gente, a quanti lutti avrebbero potuto essere risparmiati se solo si avesse avuto un po’ più di coraggio. Peccato   

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...