giovedì 18 agosto 2022
Comunicare nel modo giusto è importante, l'esempio degli antichi romani
mercoledì 17 agosto 2022
Il tercio: quando gli spagnoli dominavano il mondo
Chi si ricorda di Viggo Mortesen
impavido Aragorn nella prima trilogia del Re degli Anelli lo ha visto pronto a
brandire la spada per difendere il suo regno dalle forze del male, chi invece
lo ha visto in Alatriste ha potuto ammirare una sua presenza in un film storico
che ha reso onore a una caratteristica delle truppe spagnole che dominarono il
mondo conosciuto soprattutto nel 500 e nel 600 stiamo parlando del leggendario
Tercio spagnolo. Una formazione che se vogliamo prende la sua origine dallo
schieramento macedone fatto di diversi battaglioni e ognuno dotato di alabarde
e di moschetti, o forse meglio archibugi, dotati, visto che erano pesanti, di
supporto e permettevano ai soldati di colpire con precisione il nemico. Erano
le battaglie in cui gli eserciti si schieravano l’uno di fronte all’altro, dove
prevaleva il coraggio e vinceva chi riusciva ad affrontare prima la paura e poi
il contatto con il nemico. Il tercio era così famoso che solo la loro presenza
riusciva a promuovere tra gli avversari il timore e la paura e spesso
indirizzava le contese. Una prevalenza che i francesi subirono per oltre un
secolo e che spezzarono nella battaglia di Rocroi (1643) dove i transalpini erano
condotti dal principe di Condè che tutti noi ricordiamo anche grazie al
Manzoni. E proprio Viggo Mortensen alias Alatriste cade proprio a Rocroi nell’ultima
carica di cavalleria francese quando, i pochi spagnoli rimasti, preferiscono
morire sul campo piuttosto che arrendersi all’egemonia della cavalleria francese.
Un ultima curiosità nel tercio potevano prendere servizio solo spagnoli o
naturalizzati, non erano ammesse deroghe.
martedì 16 agosto 2022
Adalbert von Bredow e l'ultima carica di cavalleria a Mars-la-Tour
Adalbert von Bredow è un nome che dice poco e forse ancora di
meno comunica il villaggio di Mars -la Tour a 15 km da Metz eppure nel 1870 ad
agosto qui avvenne un episodio storico della guerra Franco Prussiana che possiamo
considerare non a torto una delle cariche più epiche di cavalleria delle
battaglie risorgimentali. Lo sfondo è la guerra Franco Prussiana con cui la
Germania diventa di fatto una potenza dominatrice della scena mondiale e di
fatto spezza la grandeur francese. In questo villaggio si consuma questa
battaglia che non ha nulla da invidiare alla carica di Balaklava né tantomeno
di quelle delle guerre napoleoniche, ma sappiamo che gli inglesi sono i cantori
moderni della gloria in battaglia, mentre gli altri popoli toccano le briciole.
Non era ancora il tempo delle famigerate mitragliatrici ma i cavalieri si
dovevano scontrare contro le munifiche batterie dei cannoni degli avversari e la
carica della cavalleria era l’unica che potesse spezzare il giogo degli
avversari e fu così che i tedeschi in difficoltà (quella che doveva essere una
guerra lampo in effetti non fu così e i tedeschi ebbero diversi problemi)
ricorsero a una carica di dragoni e ulani per fare in modo che le batterie
francesi non distruggessero le riserve tedesche. Von Bredow diresse la carica
in quella che venne poi chiamata come la Cavalcata della morte di von Bredow. Su
800 effettivi 420 rimasero sul campo e tra i feriti troviamo anche Herbert von
Bismark il figlio del cancelliere, la battaglia venne persa dai tedeschi che
poi si rifecero con gli interessi a Sedan il 1 settembre ma questa, nell’iconografia
è rimasta come l’ultima carica di cavalleria nell’Europa Occidentale,
certamente non paragonabile a quella di Isbuskenki della seconda guerra
mondiale che vide protagonisti gli italiani
sabato 6 agosto 2022
Le accise nei secoli fedeli, fu così che nacque il bourbon
Le accise sono
una prerogativa dei nostri tempi? chi lo ha detto? la storia ci insegna che
passano i secoli ma la tassazione, odiosa fin che si vuole, è una usanza che si
perde nella notte dei secoli. E così scopri che dopo la guerra di indipendenza
americana che era costata non solo lutti e lunghi anni di campagna militare ma
anche costi reali e debiti che gli americani dovevano liquidare e così sotto la
Presidenza di Washington il commissario del tesoro Hamilton emise, approvata
dal Congresso nel 1791 la tassa sugli spiriti e sui distillati che era di 6
centesimi al gallone e ben 9 per i piccoli produttori, quasi tutti scozzesi e
irlandesi. Come potete immaginare questa tassa, odiosa perché andava a colpire uno
degli interessi maggior dell’epoca (un po' come la benzina ai giorni nostri) fu osteggiata
al punto da arrivare a una ribellione armata tanto da riconvocare un esercito/milizia
che sventò il golpe, senza peraltro provocare vittime. La tassa, odiatissima, fu
abrogata nel 1803 e fu contrastata dalla crescita di piccoli produttori, quasi
caserecci, che di fatto sfuggivano alle maglie del fisco che unita al mais e
alle acque pure di alcuni stati portò alla creazione del Bourbon. Insomma paese
che vai accise che trovi
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