Ci siamo si ricomincia, sembra
ieri la conquista del 19 titolo e invece è già passato un mese, un lasso di
tempo fatto di seimila annunci, di improbabili trattative di ritardi, di
silenzi, e di analisi che trovano per il momento poco spazio. Ho apprezzato il
nuovo stile societario del Milan che in barba alle più elementari normi comunicative, si
muove su certezze e non alimenta illusioni o speranze vane. La serietà con cui
si comunica e si gestisce in modo preciso il mondo del calcio meneghino, al di
là dello stucchevole e poco serio festeggiamento sbeffeggiando i cugini, da l’idea
di un nuovo modus operandi che metterà a dura prova il sistema social
calcistico, ridefinirà i ruoli dei procuratori e taglierà anche le eventuali
polemiche pre, post e durante le partite. Finirà il calcio urlato, o il doppio
telecronista privilegiando il silenzio come vaticina il buon Aldo Grasso ?
chissà. Nell’anno del più improbabile mondiale forse uno spiraglio di luce per
tornare a parlare di atto sportivo e meno di quello che succede fuori dal campo?
Sarebbe una vera rivoluzione, se partisse poi da noi ancora meglio
domenica 3 luglio 2022
La nuova comunicazione sportiva meneghina
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