domenica 5 settembre 2021

Fenomenologia di Fuoriluogo


 

Bisogna fare i doverosi complimenti agli organizzatori di Fuoriluogo, la kermesse giunta alla settima edizione a Biella perché finalmente uno degli spiriti che hanno animato negli anni scorsi molte realtà piemontesi, prime fra tutte Dogliani e Barolo, è stato riportato e recepito anche a Biella. Costruire un evento che annovera mille e più incontri, tra presentazioni e chiacchierate con autori e opinion diventa quanto mai il sale di una cultura orale, e non solo, in grado di smuovere le coscienze ma soprattutto di instillare una conoscenza diffusa nelle persone che ne sapranno usufruire. Non è più il tempo dei grandi eventi, e in questo non c’entra sicuramente la pandemia, ma avere opportunità di conoscere la firma che sta dietro a un articolo, a un saggio, e magari conversare con lo stesso, aiuta lo spettatore e il pubblico a immedesimarsi con l’autore e al tempo stesso all’autore a percepire i gusti e le esigenze di chi sta di fronte. Storia cultura generale, enogastronomia, economia sono i temi che contraddistinguono questi incontri, per assurdo sempre di essere tornati al tempo antico quando i menestrelli viaggiavano di contrada in contrada per raccontare le loro storie. E’ una socialità nuova, un immersione quanto mai utile per uscire magari dalla realtà virtuale e per toccare con mano storie e temi nuovi ma è anche l’essenza di quello che potrebbe essere il futuro della comunicazione, un mondo fatto di multicanalità ma che non deve esclusiva bensì con una tecnologia al servizio della gente. Per cui il consiglio è fatevi il selfie con l’autore ma ascoltatelo dal vivo 

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