domenica 21 luglio 2019

i bogia nen



il 19 luglio 1747 sul Colle dell’Assietta, furono i reggimenti piemontesi inferiori di numero rispetto ai francesi 32 a 13 a tenere in scacco i francesi e a respingerli con perdite ingenti i transalpini persero oltre cinquemila uomini sui ripidi fianchi del colle mentre i piemontesi ebbero solo duecento caduti. Una battaglia certo non decisiva per la guerra di successione austriaca conclusa con la pace di Aquisgrana l’anno successivo ma che rivelò la tempa dei combattenti piemontesi che con la famosa frase bogia nen di fatto rimasero sul terreno a difendere non solo la propria vita ma il proprio territorio. Era un periodo differente inerpicarsi in montagna con fucili pesanti (sui sei sette chili) con polvere e vettovaglie rendono l’idea di una guerra forse fuori dal tempo ma al tempo stesso romantica e foriera di grandi emozioni. Le stesse viste oggi in quota con i figuranti che rifanno il verso a quell’episodio in un tripudio di colori e di folklore storico che rendono magico quel posto e che rende con i vecchi forti presenti sul territorio un Piemonte quanto mai denso di storia e di cultura  

giovedì 18 luglio 2019

La Via del Sale dove ogni metro percorso vale una fotografia


E’ ormai diventata una piacevole abitudine quella di partecipare all’inaugurazione della Via del Sale la strada sterrata di montagna che collega Limone Piemonte alla Liguria. Un percorso lungo ma assolutamente da non perdere, un vero e proprio paradiso come ammicca il Sindaco Vassallo di Tenda che mette in contatto tre regioni e due stati di fatto. E vedere la folla di moto, di quad e di bici, assistite che la percorrono rende l’idea di un successo quell’outdoor cuneese quanto mai foriero di percorsi e di opportunità di essere contaminati dalla natura. Il percorso non è certo agevole, un minimo di preparazione è quanto mai opportuna ma l’ingresso nel forte a poche centinaia di metri dal rifugio Le Marmotte di Limone ti mette giù a contatto con una realtà da favola, poi il percorso si inerpica e vedere dall’alto il lungo serpente di sentiero che conduce alla cima dei colli cuneesi regala panorami da sogno. Se avete uno smartphone non smetterete di scattare immagini che andranno a ingrossare l’archivio del vostro profilo instagram perché l’emozione i colori e i diversi scenari che incontrerete valgono veramente la pena. Un consiglio non fate gara ma gustatevi ogni singola pedalata e metro del percorso ne resterete affascinati
 





 

Mercato:boni boni i miei meloni !!!!!!!


Nell’epoca dei mille annunci, dell’iperconnessione continua, dello scrivere ogni dieci minuti sulla tua squadra del cuore, soprattutto in estate è tempo di sparate, alcune folli altre meno, per aumentare il chiacchiericcio da bar. Arriveranno nell’ordine Messi Ronaldo Sanchez Griezmann e M’Bappe. Alcune presunte promesse diventano fior di giocatori con la segreta speranza di diventare fiordi giocatori o alla meno peggio presunti pipponi invernale. Ogni anno aumenta in modo sconsiderato il potere dei procuratori che alzano la posta, lanciano presunti campioni e lavorano non solo per sistemare i propri assistiti ma anche il proprio conto in banca. E poi ci sono i commentatori che se non vedono azioni di mercato cominciano a rivendicare un’aura negativa sulla squadra. Insomma rimpiango i tempi in cui con Arrivaldo la Gazzetta titolava per l’acquisto di un top player al Milan in un’estate parca di notizie. Il nuovo corso rossonero bada molto alla sostanza e, in una squadra con discrete figure calcistiche (Bonaventura, Caldara, Conti), che l’anno scorso hanno pagato un discreto tributo alla sfortuna domina un senso pratico sconosciuto nelle ultime stagioni. Ho ancora nelle orecchie il “passiamo alle cose formali” che segnò una stagione pasticciata e carica più di annunci che di programmazione. E come ammiccano i vari Saronni e Serafini forse questa rinnovata serietà potrà non accendere gli animi ma dare tranquillità e praticità quanto mai utile per ritornare in alto. Io ci credo

martedì 9 luglio 2019

Ricerca e innovazione. Città studi e Po.in.tex un seminario venerdì


Come contribuire alla diminuzione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute causato dalle sostanze tossiche che si sviluppano in seguito all’utilizzo di composti antifiamma contenenti bromo, formaldeide e antimonio? In quest’ottica il progetto LIFE-FLAREX è di notevole interesse per le aziende che si occupano di finissaggio, di produzione di tessuto, nonché di produzione e formulazione di prodotti per il finissaggio.

I primi dati di questi studi di progetto hanno analizzando i migliori prodotti di finissaggio tessile disponibili, migliorando le tecnologie innovative per l’applicazione di prodotti antifiamma. 

A tal fine il Polo di innovazione tessile (Po.in.tex), gestito da Città Studi Biella, organizza un workshop dedicato ai primi risultati del progetto europeo LIFE-FLAREX, che lavora appunto sulla riduzione dell’impatto ambientale causato dai prodotti ritardanti di fiamma utilizzati nel finissaggio tessile.

L’evento avrà luogo a Città Studi Biella venerdì 12 Luglio 2019, a partire dalle ore 9.30, e sarà condotto in forma di workshop tecnico e operativo, con dibattito conclusivo. 
In quest'ottica è di particolare importanza condividere con le aziende le informazioni sulle tecnologie più innovative del settore, nonché sui potenziali sostituti delle sostanze chimiche attualmente in uso.    

Il programma del workshop comprende:

- una sezione tecnica di presentazione dei primi risultati, a cura di Ine De Vilder, ricercatrice presso CENTEXBEL (centro di ricerca e competenza su tessili e materiali plastici di Gent, Belgio) e di Nora Boisseree, ricercatrice presso il centro tecnologico LEITAT di Terrassa (Spagna).

- una sezione di approfondimento sul regolamento REACH, a cura dell'Associazione Tessile e Salute di Biella e del Centro Tessile Serico di Como.
La partecipazione al workshop è gratuita ed aperta a tutti, previa registrazione al sito di Po.in.tex www.pointex.eu
Po.in.tex è uno dei 4 cluster europei partner del progetto LIFE- FLAREX.

La casa non si affitta nè si butta giu


La passione il colore è sempre quello, troppi ricordi belli, troppe partite viste nella Scala del calcio per mollare anche dopo 8 anni di poche soddisfazioni. Non si è mollato nemmeno sull’orlo della doppia retrocessione 80 e 82 in un momento in cui dire che eri rossonero rappresentava una sorta di sfiga perenne. E poi l’apoteosi, le vittorie in Europa nel mondo nel campionato. E ora dopo un oblio durato qualche anno ancora qui a sperare di tornare laddove ci compete. E’ finito il ciclo di Silvio, la Cina non ha mai fatto per noi e ora la serietà, per dirla alla Diego, dei commercialisti e dei fondi, ma si guarda sempre ai due colori. Andrà bene o andrà male non importa. Su una cosa però mi sento di spendermi: San Siro, per chi lo ha visto, per chi lo ha vissuto è un icona da non abbattere ne prestare. Quella è casa nostra, e le case, si sa, a volte hanno bisogno di restyling ma non si cedono ne si abbattono. Quella è la nostra casa, quello è il nostro tempio

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...