venerdì 24 maggio 2019

Barcellona 24 maggio 1989 io c'ero



Come passa il tempo, trent’anni fa prendevo un treno destinazione Barcellona insieme ad alcuni amici di Milano per andare alla scoperta del mio futuro, giovane universitario con tutte le icnognite sul proprio futuro, lavorativo e non solo, ma aveva la tenacia e la spavalderia dalla mia parte. Era un treno carico di desideri, con mio padre e mia madre prodighi di consigli, in fin dei contri la tragedia dell Hillsborough stadium era avvenuta appena un mese prima. La sosta a Genova con i doriani che insultavano gli occupanti dei treni speciali, come il nostro, l’attraversamento della Francia meridionale e poi la sveglia alle sei del 24 per prendere i bus a Perpignan. Due ore per arrivare a Barcellona e la gioia di trovare striscioni di benvenuto sui cavalcavia, in fin dei conti aVEVAMO BATTUTO IL Madrid 5 a 0 in semifinale. Quel giorno gli abitanti di Barcellona ci coccolarono, ho mangiato gratis in un pizzeria proprio perché portavo i colori del Milan. A ogni rambla e plaza era un tripudio di bandiere rossonere. Eravamo in 90.000 una transumanza incredibile di tifo e di gioia. Il risultato mai in discussione anche alla vigilia, avevamo già vinto, uno stadio che ribolliva di passione, Marco Van Basten a pochi cm da me, l’invasione sul prato toccata per pochi minuti del Camp Nou. Il ritorno l’arrivo a Biella San Paolo alla stazione con la bandiera ancora piantata nello zaino e l’abbraccio con la famiglia. Ecco trent’anni fa è stata un’esperienza unica e irrepetibile come quella squadra ed è stato bello parteciparvi. Una metafora della vita forse, un avventura e un patrimonio di ricordi da condividere  

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