Ci mancava il reddito di cittadinanza per gli arbitri tra
tutte le varie boutade sentite ogni giorno in rete questa è una perla che
merita di essere segnalata. Me li immagino già i vari Agnelli pronti a
concorrere per sovvenzionare gli arbitri – ma non lo facevano già ? – indigenti.
Una vita col fischietto in bocca e poi ????. insomma si rasenta il ridicolo per
quello che spesso non è un mestiere ma un vero e proprio hobby e comunque profumatamente
ripagato. Vogliono una sorta di risarcimento integrativo ci pensi la FIGC
naturalmente ma usare oggettivamente un termine o una misura che va ad aiutare
eventuali indigenti rapportarla con il mondo pedatorio rasenta il ridicolo
oltre che l’insulto
mercoledì 20 marzo 2019
venerdì 15 marzo 2019
Una coppa di passione
Se
per Carducci, Asti andava ricordata ed immortalata come "repubblicana",
per lo scrivano occasionale, assai più prosaicamente, l'aggettivo preso in
prestito è "futsaliana". Esattamente come capitale piemontese e
nazionale del calcio a 5. Il luogo per destinazione è il PalaErrebiSanQuirico, qui
dove la Coppa Italia di serie A2 si assegna in un mini torneo tra i padroni di
casa Città di Asti, il Lido di Ostia, il Cobà di Porto S. Giorgio (Fermo) e il
Sandro Abbate di Prato La Serra (AV). I campani hanno già regolato ai rigori,
dopo un incontro tiratissimo conclusosi sul 5 a 5 e poi 8 a 7 finale, i
marchigiani, qualificandosi per la finalissima del sabato pomeriggio. Ora Ostia
- Asti. Se si preferisce, Asti - Ostia, questione di cacofonia. Prima metà del
tempo iniziale in assoluta supremazia di Asti che però non concretizza e si
espone un un paio di occasioni alle ripartenze laziali. Fino a quando Itria non
perfora di potenza il portiere Barigelli incolpevole. Asti avanti al
10'30" e con merito. 1 a 0. Lido di Ostia vicinissimo al pareggio, ma la
palla scagliata da Cutrupi si stampa sulla traversa al 15'. Il Città di Asti
fraseggia in modo prolungato, mostrando un possesso palla di notevole fattura;
molto più veloci e verticali le azioni del Lido di Ostia, che portano alla
conclusione con crescente pericolosità. Logico quindi il pareggio raggiunto
grazie a Jorginho al 17'15". Giusto così. La parità dura poco. Con un
grande shoot dal limite dell'area, Fortino firma il vantaggio astigiano al
18'20". La classe non è acqua e fa 2 a 1. Con questo punteggio finisce il
tempo. Si riprende. Parte fortissimo Asti che sfiora il gol su punizione e
reclama un rigore non assegnato. La partita si fa vibrante e la manona di
Tropiano è provvidenziale nel deviare un tiro sporco del Lido di Ostia. Le
difese reggono l'urto dei rispettivi attacchi. Ma un fallo di Celentano al
limite viene sfruttato da Schacker che trasforma la punizione con un tiro
chirurgico. 2 a 2. 5'40" Il Lido di Ostia si porta in vantaggio con
Gattarelli all' 8' in una classica azione di contropiede. E Asti si riversa in
avanti nel tentativo di riequilibrare la situazione. Itria manca la rete di un
soffio su tiro da fermo. Ongari viene ammonito per trattenuta prolungata: le
ripartenze di Ostia sono sempre fastidiose. Ongari contina ad essere
protagonista: dopo l'ammonizione si proietta in area e realizza con una
giravolta che non lascia scampo al portiere laziale. 3 a 3 al 10'30"
Nemmeno il tempo per rifiatare che Itria fa la doppietta con un tiro in
diagonale di rara bellezza ed ora Asti conduce 4 a 3 al 10'50". Asti raggiunge
i 5 falli al 12'40". Da questo momento per ogni fallo commesso scatterà un
tiro libero. Occhio. Ammonito Fiscante per proteste e paratona di Eric
Tropiano. Il risultato è salvo, per il momento. Ostia attacca con veemenza, ma
Asti regge incitata a gran voce dal proprio pubblico, mentre Ostia inserisce il
"portiere di movimento", nel disperato tentativo di pervenire alla
parità. Time out a 1'14" dal termine, prima del forcing finale. Papù si
cerca il rigore, ma viene ammonito per simulazione ed espulso per somma di
ammonizioni. A 38 secondo dal termine la tensione si taglia a fette. Finalmente
Siviero insacca a porta vuota il gol del 5 a 3 a 28" dalla fine. Ed è la
fine davvero. Asti va in finale meritatamente insieme al Sandro Abbate per la
Coppa Italia di categoria. Sarebbe la seconda per Asti, dopo quella vinta dagli
Orange 4 anni fa. Asti repubblicana e futsaliana.
Marco SANFELICI
mercoledì 6 marzo 2019
Folla ergo sum
Sta diventando
una sorta di mantra dimmi quante persone porti e la tua idea avrà sostenibilità,
ormai non c’è più controllo, all’alba del terzo millennio solo i numeri possono
giustificare la bontà di una proposta o di una campagna, la sindrome da folla
oceanica ha preso tutti. La manifestazione pro e contro tav della fine dello scorso
anno veniva valutata solo dagli spazi occupati in piazza castello non nella
bontà dell’operazione e così via dicendo partendo dagli spazi occupati da varie
forze politiche in piazza del popolo, oppure da quanti votanti vanno sulla
piazza virtuale in rete oppure a votare nei gazebi. Insomma sembra un dialogo
tra bambini dell’asilo per far vedere se il mio giocattolo è più bello del tuo.
E purtroppo da questa sindrome non sono immuni i giornalisti che, a seconda
della partecipazione, certificano successo o sconfitta di una iniziativa spesso
senza entrare nel merito. In passato le folle oceaniche si sono viste davanti a
Palazzo Venezia durante la dichiarazione di guerra alla Francia salvo pochi
mesi dopo tutti a imprecare contro i cugini , oppure durante i raduni oceanici
dei nazisti o degli aficionados di Stalin. Matureremo mai andando oltre a
quella che è la prova muscolare della piazza, eppure dovremmo averlo capito che
non è in questo modo che si fa politica o si programma il futuro, se proprio
vogliamo farlo facciamolo per le manifestazioni sportive, a proposito per Milan
Sassuolo eravamo in 62.000
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