sabato 31 agosto 2024

Un grande sostegno allo sport astigiano e agli Orange: Bruno Scavino


Chi conosce Bruno Scavino sa quanta passione ci sia nelle sue parole e nel suo investimento per far aumentare la qualità e la competitività delle squadre che lui supporta. Asti è il nome che campeggia dietro le quinte ma i colori sono quelli dell’Asti calcio nel panorama calcistico della serie D, il Sando in Eccellenza e gli Orange per il calcio 5

il nostro sostegno per le squadre che supportiamo c’è sempre e il nostro obiettivo è quello di lavorare affinché le squadre possano realizzare, parafrasando un film che mi piace molto, un ottima annata”.

il progetto Orange?

È un progetto partito lo scorso anno, la nostra volontà è stata quella di valorizzare i giovani che giocano nel nostro gruppo, farli crescere e maturare in modo che la prima squadra, che disputa il campionato di serie A2, sia un giusto palcoscenico e riconoscimento per valorizzarli al meglio.

Un progetto quindi che valorizzi lavoro ed esperienza ?

se prendiamo ad esempio l’ultima partita della stagione scorsa, sfortunata dal punto di vista sportivo, abbiamo visto come nell’ultimo match al Palabrumar abbiamo sconfitto il Maccan Prata, neo promosso in Serie Elite, 4 a 0 facendo vedere un futsal di ottima qualità. Dobbiamo ripartire da quella mentalità e da quella partita. I ragazzi sono cresciuti e mi aspetto decisamente un'ottima annata


lunedì 26 agosto 2024

il Presidente Pascolati: "pronti per la nuova stagione"


La stagione è alle porte, dopo Ferragosto si cominciano a contare i giorni che mancano all’inizio della preparazione, e per un campionato che inizierà nel mese di ottobre c’è già una coppa di divisione che bussa con il turno preliminare previsto in data unica il prossimo 21 settembre che, vedrà come l’anno scorso lo scontro contro l’Avis Isola. La stagione e le prospettive le delinea il Presidente della Società Pier Giorgio Pascolati

"inizia una nuova avventura e lo facciamo dal palcoscenico della serie A2, che lo scorso anno ha visto una stagione non particolarmente fortunata, abbiamo chiesto il ripescaggio consci di voler dare un nuova opportunità ai ragazzi che hanno fatto un campionato di esperienza. Noi, come Orange, siamo convinti della nostra filosofia che è quella di puntare sui giovani del nostro vivaio e così faremo anche in questa stagione, abbiamo riconfermato molti dei protagonisti della prima squadra e siamo convinti che insieme potremo disputare un campionato all’altezza della nostra filosofia

Che campionato sarà ?

"Equilibrato, difficile, senza trasferte in Sardegna ma con altrettanti viaggi in veneto (Aosta, Alto Vicentino, Isola, Belluno, Energy Saving, Cornedo, Mgm, Reggio Emilia, Fiano e Crema), un livello alto come sempre in cui dovremmo essere molto concentrati. Continueremo a portare avanti la nostra filosofia con un obiettivo di crescita".

Colore di questa stagione ?

"Orange ovviamente ma con un sfumatura di verde speranza nel desiderio di fare bene"

domenica 25 agosto 2024

Professionisti al microfono: i commentatori sportivi la voce del ciclismo


 

Per chi ha fatto la radio la voce ha un potere fondamentale, l’etere su cui rimbalza il timbro delle corde vocale da un senso compiuto a una notizia, a un’azione, a un qualsiasi messaggio. Sul fronte sportivo credo che ricordiamo non solo l’evento ma anche il modo con cui questo è stato raccontato con emozione e con trasporto. Il campioni del mondo scandito tre volte da Nando Martellini nel 1982 ha lo stesso valore dell’andiamo a Berlino Beppe urlato al microfono da Fabio Caressa, Nel calcio il radiocronista Francesco Repice nel suo profondo respiro che annuncia quello che milioni di radioascoltatori non possono vedere e cioè il rigore sbagliato dall’Inghilterra nella finale dell’Europeo è una delle sensazioni migliori percepite. Tutto questo non per mitizzare persone ma l’emozione di un racconto trasmesso. Per questo motivo al Tour dell’avvenire mi sono trovato a tu per tu con le voci ufficiali di Giro d’Italia e del Tour che commentavano l’ascesa al Colle delle Finestre dei corridori. Vedere la capacità di reggere il ritmo per decine di minuti, preparati sulle vite di ogni singolo ciclista, dettagli sul percorso, storie di vita e tecniche. Un florilegio di informazioni che denotano prima di tutto un enorme amore per il lavoro che stai facendo. Un modello di giornalismo che dovrebbe essere valorizzato e insegnato a scuola


mercoledì 14 agosto 2024

17 agosto 1914 Stalluponen il primo scontro Germania Russia


In guerra nel passato come nel presente, le mobilitazioni la velocità di esecuzione dei piani unite alle tecnologia diventano sempre più fondamentali nella riuscita di un’operazione, e, senza citare Sun Tzu, solo il generale che ha preparato bene il piano lo può realizzare. Nell’estate del 1914 i tedeschi avevano apparecchiato il piano Schlieffen per vincere velocemente sul fonte occidentale per poi dedicarsi all’Est Europeo e ai russi, giudicando in sei settimane il tempo delle truppe dello Zar per posizionarsi. In realtà Samsonov e Von Rennekampf i due generali di Nicola II riuscirono in un paio di settimane a invadere la Prussia con 200 mila uomini ma non avevano ne la potenza di fuoco necessaria ne la preparazione. Bastarono poco più di 40 mila tedeschi ai comandi di Hindenburg e Ludendorf a sbrigare la pratica. Il 17 agosto a Stalluponen il tedesco von Francois si trincerò con le poche truppe a disposizione su un altura in attesa dei russi che attaccarono alla baionetta in stile ottocentesco. Fu una strage per gli attaccanti che persero quasi diecimila uomini. I tedeschi poi ripiegarono su Gumbinnen e successivamente su Tannenberg dove i tedeschi ebbero la meglio distruggendo completamente le due armate zariste, la prima di una serie di vittorie sul fronte orientale. L’esercito russo è sempre stato in tutte le guerre quello che ha pagato un tributo altissimo in termini di vittime militari sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, frutto spesso dell’insipienza della catena di comando

lunedì 12 agosto 2024

Dopo 81 anni sempre a Char'kov si combatte. Chi vincerà stavolta ?


 Le operazioni militari in Ucraina e in Russia, oltre a manifestare una certa preoccupazione per l’estensione di un conflitto che rischia di degenerare, riportano tristemente alla memoria quello che successe 81 anni fa. I nomi sono sempre gli stessi Char'kov sul suolo ucraino e Kursk su quello russo. All’epoca Guderian, richiamato in servizio in fretta e in furia da Adolf Hitler, che aveva dimenticato gli sgarri della battaglia di Natale del 1941 (il generale lo aveva letteralmente mandato a stendere difendendo i suoi soldati) aumentando la produzione di carri armati nel mese di febbraio condusse alla vittoria, l’ultima per la Wermacht, sul saliente ucraino di Char'kov in quella che è ricordata come la terza battaglia di quella zona tra il 5 e il 23 marzo del 1943 i russi persero una caterva di carri armati e furono costretti alla difensiva. L’azione successiva sviluppata tra luglio e agosto dallo stesso Guderian prevedeva lo sondamento nella zona di Kursk, l’operazione Citadelle in codice, qui la superiorità sovietica in armi e carri armati fece la differenza, così come nella successiva battglia di Char'kov, la quarta, 3000 carri armati i sovietici e solo 560 quelli tedeschi. Pur lasciandone quasi 2000 sul terreno oltre a migliaia di morti in più rispetto ai tedeschi il 23 agosto del 1943 il fronte su sfondato in quella che fu la città più contesa sul fronte orientale. Ora ancora una volta la chiave di quel teatro è la stessa città. Gli ucraini con gli aiuti occidentali riusciranno a tenerla, Senza aiuti la Russia riuscirà a sfondare, ancora una volta la storia viene in soccorso, se non riesci a chiudere la partita in poco tempo corri il rischio di perderla, ma purtroppo gli strateghi militari sembrano sempre dimenticare gli esempi del passato.


Curallo: dobbiamo ristabilire il nostro dominio al PalaBrumar

Settembre tempo di rientrare in campo e di prepararsi per la prossima stagione, gli Orange al lunedì pomeriggio saranno sul parquet per ri-...