giovedì 25 aprile 2024

Briganti la serie Netflix che si ispira alla storia del Brigantaggio meridionale

Pietro Fumel 

Le fiction storiche da sempre mi attirano e su Netflix mi sono lasciato trascinare a guardare quella dedicata al brigantaggio quella pagina oscura della nostra storia patria poco raccontata anche perché figlia di un periodo in cui era stata raggiunta faticosamente l’unità nazionale ma come aveva vaticinato qualcuno dovevano ancora essere fatti gli italiani. Quello che ne seguì fu un decennio intenso di lotta tra un fenomeno chiamato brigantaggio con fucilazioni, massacri e anche vessazioni. La serie girata in Puglia e dedicata alla Calabria presenta in stile hollywoodiano i personaggi; quello dello Sparviero un'icona dell’uomo bello impossibile assomiglia letteralmente a Clint Eastwood piuttosto che a un brigante. Le verità storiche lasciano anche spazio alla fiction e quindi la veridicità della storia si perde un poco. Ma c’è una figura che emerge e che viene raccontata e cioè di quel eporediese che  risponde al nome di Pietro Fumel mandato in Calabria con il grado di Colonello per domare il brigantaggio. Modi spicci ricorse alla tortuta e al terrore decimò le bande di Palma, Schipani, Ferrigno Morrone Molinari e Pinnolo. Fu richiamato a Torino e altri perseguirono la sua strada. Il brigantaggio durò per dieci anni fino alla presa di Roma e costò migliaia di caduti sia da una parte che dall’altra si pensi che nel periodo di massima espansione i militari nell’area raggiunsero le 50 mila unità

domenica 21 aprile 2024

Under 17 con onore al secondo posto delle Finali Regionali




 

Under 17 dell’Orange sugli scudi e protagonista nelle Final Four che si sono svolte nella patria della ceramica a Castellamonte. Dopo aver sprintato sui padroni di casa al sabato con un punteggio in bilico sino alla fine 3 a 2 oggi era il turno della finale contro i forti valligiani dell’Aosta. Partita che inizia in salita sotto di una rete ma un primo tempo in cui gli uomini di Dani Alves hanno fatto vedere un buon possesso palla e dribbling di alta scuola che spesso hanno mandato in confusione l’Aosta. Ma la squadra del Monfleury è un gruppo sornione che sa quando ripartire e sul finale di tempo si deve immolare due volte Casari, non a caso premiato come miglior portiere del torneo, per salvare il risultato. Alla ripresa del gioco sono ancora gli Orange a spingere e le classiche sliding door a metà ripresa quando dopo un azione tambureggiante Alves e compagni prendono il palo e sulla ribattuta vanno a segno in contropiede gli avversari. La rete è una mazzata a cui poi si aggiunge la sfortuna per una deviazione fortuita che concede la terza segnatura all’Aosta. Portiere di movimento e proprio Cesari segna quella che poi sarà la rete della bandiera. Ma l’impegno non manca fino alla fine del match in cui i ragazzi astigiani non hanno per nulla sfigurato. La stagione delle giovanili finisce qui non prima di aver raccolto l’ennesimo applauso da parte di un gruppo che cresce e aver, come sempre notato l’affetto che unisce i componenti della famiglia Orange presente in massa sugli spalti per un tifo caldo e rumoroso. E come direbbe il protagonista di Febbre a 90 minuti, siamo pronti a iniziare a breve un'altra stagione.   

Il Barone Rosso, ottanta abbattimenti e un mito perenne


 

Manfred von Richtofen meglio conosciuto come il Barone Rosso, figura iconica della prima guerra mondiale, con 80 vittorie segnate, è stato un mito e una leggenda delle battaglie aeree di quel periodo. I primi piloti erano quasi considerati dei gentlemen, gli scontri era dei veri e propri duelli, c’era onore e rispetto, e vittorie e sconfitte erano celebrate dagli avversari stessi, così come la morte di uno di loro, che magari era diventato un mito, erano guardate con rispetto. Manfred inizia la sua carriera come sottotenente degli Ulani sul fronte Orientale ma i mesi di trincea lo annoiano così nel 1915 chiede di entrare in aviazione. Viene preso sotto l’ala protettiva di Osval Boelcke e i suoi primi combattimenti non vengono riconosciuti. Solo a settembre del 1916 sopra Verdun avviene il suo primo abbattimento sopra il forte Douamont. Crea una propria squadriglia in cui muove i suoi primi passi anche un gerarca nazista come Hermann Goring, pilota aerei quasi sempre dipinti di rosso da cui l’appellativo e il 21 aprile del 1918 nel corso di una battaglia aerea tenuta a poche decine di metri da terra viene colpito dal fuoco di una contraerea australiana in prima linea. Atterra esamine e viene sepolto con tutti gli onori dopo aver abbattuto decine di avversari. Muore all’età di 26 anni ma il mito persiste tuttora

sabato 13 aprile 2024

Un ultima partita perfetta, l'Orange si congeda tra gli applausi convinti del pubblico


 

La partita perfetta non esiste di solito, ma quella disputata al Palabrumar, oggi, per l’Orange Futsal ha tutti i crismi per diventarla. Un 4 a 0 che ha fatto vedere un gruppo unito, con una forza d’animo quanto mai incredibile e che ha raccolto nell’ultima, purtroppo non decisiva per la classifica, prova la summa di un lavoro che ha fatto vedere i suoi frutti. Una difesa impenetrabile in cui tutti si sono sacrificati, un estro di alcuni giocatori incredibile, un pressing tuttocampo maniacale, una serie di dribbling d’alta scuola e lanci illuminanti che trovavano Curallo e compagni smarcati per impattare di qualità Eppure contro avevi la squadra che ha dominato il campionato e che forse è arrivata alla fine della stagione in riserva di benzina, ma non si è certo risparmiata. Un primo tempo in cui Ibra ha messo subito la freccia con una giocata delle sue e un raddoppio servito su tiro libero con una palombella del nazionale Merlo. Nel secondo tempo il portiere avversario viene espulso dopo aver impedito una chiara occasione da goal a Francalanci e con la terza rete sempre di Alessandro Merlo di fatto cala il sipario sulla partita. Il Maccan Prata prova per più di dieci minuti il portiere di movimento ma Amico è insuperabile e c’è pure gloria per un tap in vincente di Caracciolo. Il rotondo 4 a 0 finale è un premio per i ragazzi per quanto hanno fatto vedere, un percorso di crescita continuo. Ora è tempo di riposare non prima, però, di aver tifato per l’under 17 impegnato settimana prossima per le F4 di Castellamonte. Prima della partita i ragazzi di Patanè hanno accolto tra gli applausi all’ingresso in campo il Maccan Prata tributandogli il giusto onore per aver vinto il girone: il futsal è anche questo, fatica, sacrificio e rispetto     

Orange vs Maccan Prata 4 – 0 (2 -0pt)

Marcatori 2 Merlo 1 Ibra Caracciolo

venerdì 5 aprile 2024

Cronisti in guerra William Russell e THE THIN RED LINE


Ho sempre avuto un incredibile invidia per i corrispondenti di guerra e William Howard Russell ne è sicuramente un icona oltre a Robert Capa che forse, tutti noi, conosciamo meglio. La capacità di essere al centro dell’azione, lo sprezzo del pericolo, e l’opportunità di saper cogliere e di definire con una perifrasi o una parola un evento, un momento, un messaggio che passerà alla storia. L’irlandese Russell fu corrispondente del Tames di Londra. All’epoca non c’era la mail o meglio whatapp per inviare i pezzi ma dovevano essere telegrafati. La paga l’avventura e la presenza nella storia. A lui dobbiamo la narrazione della carica di Balaklava, diventata pagina epica della cavalleria inglese e alla descrizione del 93 reggimento di fanteria scozzese: gli highlanders che sempre in Crimea schierati su una doppia linea e senza paura con scariche di fuciliera a bruciapelo ebbero la meglio sugli ussari russi facendosi appellare: the thin red line, la sottile linea rossa, di fatto da quel momento l’appellativo della fanteria inglese, facendo passare alla storia tempi e modi che di fatto lo hanno consacrato ai posteri. I suoi articoli però sulle condizioni dei militari inglesi nella penisola non piacquero ai piani alti e gli fecero vincere un biglietto per il ritorno

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...