domenica 17 marzo 2024

Orange vittoriosa contro Villorba

 


E contro il Villorba finalmente i ragazzi portano a casa una vittoria che mancava da troppe giornate per quanto si era visto in campo. Un premio, sicuramente postumo, rispetto alle ambizioni di classifica, ma meritato per quanto hanno espresso in queste settimane i ragazzi di Patanè. Grinta, voglia, scambi veloci, determinazione, belle giocate; insomma tutto il repertorio del futsal che fa della compagine dell’Orange un gruppo compatto che crede nei giovani e nella loro maturazione. Parte fortissimo la squadra di casa che grazie alla velocità riesce a sbloccare presto il match ed è un’azione finalizzata da Merlo, nemmeno il tempo di gioire e Montauro, che partita la sua sembra metterla in ghiaccio. Il Villorba non ci sta, anche perché sa che una sconfitta vorrebbe dire dare l’addio alla serie A2. Le incursioni davanti a Zanchetta non mancano e i veneti si procurano un rigore che però Amico subentrato a Zanchetta neutralizza, ma prima della fine del tempo Tenderini, il capitano del Villorba, accorcia. Il 2 a 1 diventa pareggio appena rinizia la ripresa, a quel punto prende di nuovo il sopravvento e Curallo e Montauro al termine di azioni corali portano nuovamente avanti i padroni di casa. Tenta la carta del portiere di movimento il mister veneto e in successione con grande merito di Rexhepay e del capitano Tenderini, il migliore dei suoi si torna nuovamente in parità. E Bisco a suonare la carica e a volere caparbiamente la segnatura. Il nuovo vantaggio viene prima difeso e poi sigillato da Vitellaro per un 6 a 4 quanto mai desiderato. Un applauso sincero va a tutto il gruppo per la dedizione con cui hanno affrontato tante partite, è stata un esperienza quella che si porteranno dentro i ragazzi quanto mai utile e che sarà un tesoro inestimabile per le prossime stagioni  



Orange vs Villorba 6 -4 ( 2 -1 pt)

Marcatori: 2 Montauro 1 Vitellaro, Merlo, Bisco, Curallo 

domenica 10 marzo 2024

Operazione Meetinghouse quando 334 B29 bombardarono Tokio


Si sa in guerra soprattutto nella seconda e poi, nei conflitti successivi nel corso del 900, a pagare dazio non sono stati solo gli eserciti ma anche la popolazione civile, non era più lo scontro frontale degli eserciti, la guerra di posizione con gli attacchi virulenti per un guadagno di qualche centinaio di metri. Era la guerra cosiddetta sporca in cui, colpire il civile, era un modo per destabilizzare il nemico, lo fece Hitler, battaglia d’inghilterra, lo fece il Giappone contro la Cina, lo fece Stalin e lo fece anche l’Inghilterra contro gli Italiani. Ora se più di 50 milioni furono i morti del conflitto verso la fine dello stesso per costringere alla resa il popolo giapponese le furono tentate tutte e prima della bomba atomica ci furono diverse operazioni portate a termine con l’obiettivo di uccidere e di costringere alla resa il nemico. L’operazione Meetinghouse del 10 marzo 1945 fu proprio questa. Tre settimane dopo la distruzione di Dresda (circa 30.000 morti secondo alcune fonti) 334 B29 americani, le fortezze volanti, con il loro carico di morte, bombe incendiarie, bombe al magnesio e bombe al fosforo le sganciarono su Tokio. Le abitazioni di legno arsero per giorni, alla fine fu distrutto quasi il 30 % della città con oltre centomila morti, più di Hiroshima, più di Nagasaki

Pari di prestigio in Sardegna contro Sestu


Squadra che cresce l’Orange e che acquisisce personalità partita dopo partita. Il risultato maturato un pareggio per 3 a 3 nella tana della seconda in classifica, se non da rilievo alla posizione in campionato, aumenta la stima che i giovani di Patanè accumulano sul campo. Privi di Ibra hanno di fatto imposto il loro gioco per tutti i quaranta minuti sul campo, andando in vantaggio nella ripresa e raggiunti solo nel finale. Le statistiche non mentono mai a fronte di 36 tiri verso la porta per gli Orange solo 14 quelli degli avversari. Una partita giocata a viso aperto in cui Caracciolo e Montauro, due volte, hanno messo a segno reti con convinzione. Una doppia trasferta quella che si chiude con una sconfitta e un pareggio ma tanta tanta garra e crescita per i nostri giovani, utili per il futuro. La prossima si torna in casa contro Villorba

Sestu vs Orange 3 – 3 ( 2 -1 pt)  

Marcatori 2 Montauro (O) 1 Caracciolo (O) Mura, Sanna e Atzeni (Sestu)

domenica 3 marzo 2024

Operazione in Codice Claymore: 9 marzo 1941


 

Il 4 marzo 1941 in Norvegia si svolgeva un’operazione di intelligence portata avanti dai commandos inglesi; nome in codice Claymore nelle isole Lofoten. Un’azione che aveva come obiettivo quello di distruggere le gabbriche di glicerina utili per l’esercito tedesco per il proprio arsenale militare. Siamo in una fase della guerra in cui l’astro di Hitler è al culmine, Churchill dopo Dunkerque aveva richiesto ai propri comandi l’istituzione di forze rapide di intervento e grazie alla spia Dudley Wrangel Clarke (in questo momento al top di pubblicità vista la serie britannica dedicata alle SAS) sudafricana di origine si punta all’addestramento di reparti speciali sulle orme di quelli italiani (eh si la primogenitura l’abbiamo noi e i boeri, ma vi ricordate chi aveva catturato Churchill in Africa? era un albese). I reperti speciali portano a termine il proprio incarico, affondano una decina di navi, distruggono le fabbriche, catturano duecento prigionieri, e sembra anche una di quelle macchine crittografiche Enigma, utili per scoprire i messaggi criptati. E’ questa la guerra del sottobosco, quella che non si vede, quella che inganna, fatta di spie e di false informazioni. Tra le operazioni vale la pena di citare quella soprannominata Bodyguard che coprì lo sbarco alleato in Normandia. Come sempre le informazioni sono state decisive nel definire le fortune in guerra

Anche a Milano si paga dazio ma che prestazione


 

Ancora una grandissima prestazione di livello degli Orange che a Milano però non raccoglie nemmeno un punto e si deve accontentare di una sconfitta di misura contro una squadra che veleggia nelle zone alte della classifica. Un primo tempo chiuso sul pari per un 2 a 2 con doppietta di Ibra ma con una serie di tiri tripla rispetto ai padroni di casa che soprattutto nei primi minuti hanno subito la pressione degli uomini di Patanè abili a mettere in pratica i dettami del mister provati in settimana. La ripresa vede Milano più cinica che ribalta subito il match portandosi sul doppio vantaggio, ma poi è ancora un monologo Orange con una pressione che Milano patisce. Un rigore per gli astigiani non viene sfruttato grazie a una magistrale parata del portiere e anche quando i padroni di casa subiscono l’espulsione di Peverini riescono a chiudere a doppia mandata la difesa. A cinque secondi dalla fine dopo tre assalti col portiere di movimento Bisco trova il pertugio giusto ma è troppo tardi. L’ennesima buona prova del gruppo purtroppo non supportata dai risultati ma quest’anno ormai questa è una costante    

Milano vs Orange  4 – 3 (2 – 2 pt)

Marcatori: 2 Ibra 1 Bisco

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...