Il 4 marzo 1941 in Norvegia si svolgeva un’operazione di
intelligence portata avanti dai commandos inglesi; nome in codice Claymore
nelle isole Lofoten. Un’azione che aveva come obiettivo quello di distruggere
le gabbriche di glicerina utili per l’esercito tedesco per il proprio arsenale
militare. Siamo in una fase della guerra in cui l’astro di Hitler è al culmine,
Churchill dopo Dunkerque aveva richiesto ai propri comandi l’istituzione di
forze rapide di intervento e grazie alla spia Dudley Wrangel Clarke (in questo
momento al top di pubblicità vista la serie britannica dedicata alle SAS)
sudafricana di origine si punta all’addestramento di reparti speciali sulle
orme di quelli italiani (eh si la primogenitura l’abbiamo noi e i boeri, ma vi
ricordate chi aveva catturato Churchill in Africa? era un albese). I reperti
speciali portano a termine il proprio incarico, affondano una decina di navi,
distruggono le fabbriche, catturano duecento prigionieri, e sembra anche una di
quelle macchine crittografiche Enigma, utili per scoprire i messaggi criptati.
E’ questa la guerra del sottobosco, quella che non si vede, quella che inganna,
fatta di spie e di false informazioni. Tra le operazioni vale la pena di citare
quella soprannominata Bodyguard che coprì lo sbarco alleato in Normandia. Come
sempre le informazioni sono state decisive nel definire le fortune in guerra
domenica 3 marzo 2024
Operazione in Codice Claymore: 9 marzo 1941
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