Il 13/14 gennaio del 1895 si combatte per la supremazia in Africa tra
Etiopia ed Eritrea, Baratieri, all’epoca comandante delle truppe coloniali vince
uno scontro ma scatena la reazione dei vari Ras al comando di Menelik. Certo la
guerra in Africa ha sempre avuto il suo fascino e soprattutto le sue spine.
Come gli altri popoli europei le nostre vittorie e le sconfitte, cocenti, perché
non si poteva perdere contro quelli che erano definiti “selvaggi” ma che in
realtà non lo erano proprio. Una figura importante fu quella di Antonio
Baldissera militare che presto servizi e incarichi nell’esercito austriaco,
meritandosi la lode in quel di Custoza, ma all’epoca era contro gli italiani,
nel cui esercito entrò dopo la terza guerra di indipendenza, per poi dedicarsi
alle campagne nel corno d’Africa. Come tutti i graduati italiani fu vittima di
gelosie e proprio nel prendere il posto di Baratieri in Africa, il suo
predecessore incappò nella battaglia di Adua senza aspettare il cambio del
comando. Toccò poi a Baldissera a ricomporre i cocci della sconfitta. Per chi
si affaccia al Museo degli Alpini di Biella c’è una sezione che riguarda le
guerre coloniali e non ci sono solo i cannoni che spararono, e male, ad Adua
(vale la pena di osservarli e si può comprendere perché nonostante un numero
imprecisato di quei cannoni disponibili non si sia arrestata la moltitudine di
guerrieri di Menelik) ma anche una serie di reperti in aramaico (spade – shotel
– libri – frustino e così via).
domenica 14 gennaio 2024
Coatit 13/14 gennaio 1895 l'antipasto di Adua
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