domenica 6 novembre 2022

Arabel il doppiogiochista che ingannò i tedeschi


 

Nella storia della seconda guerra mondiale sono molteplici gli episodi che a volte al limite della farsa hanno determinato il corso e le pieghe della storia. Non fa caso a parte Joan Pujol Garcia, spagnolo, con il vezzo di voler fare la spia. Cerca di farlo aiutando i britannici che lo respingono e allora lui si offre ai tedeschi per poi fare il doppio con gli stessi inglesi. Il fatto curioso è che all’inizio redige falsi report sull’Inghilterra rimanendo distante migliaia di chilometri, si inventa persino una rete di collaboratori, ben 27, che sono a libro paga e i tedeschi gli credono pagando a pie di lista. Prende alcune precauzioni ma di fatto si rimane basiti nel vedere con quale presappochismo i tedeschi credano alle sue rivelazioni. Micidiale quando nel suo report di Glasgow dice che gli abitanti sono disposti a qualsiasi cosa per un litro di vino ! Vino !!!???. Il suo apice è lo sbarco in Normandia, le informazioni sullo sbarco sono veritiere ma vengono ritardate fino all’ultimo di fatto rendendole di fatto inservibili. Su altro aspetto invece fornisce dati che insospettiscono i tedeschi che credono fino all’ultimo che la Normandia sia solo un diversivo 25 divisioni fantasma sarebbero in teoria pronte a prendere terra a Pais de Calais, divisioni che non esistono. Arabel il nome in codice di Garcia non viene mai scoperto e a parte l’ingente quantitativo di denaro che la Germania gli scuce vien pure premiato a fine guerra sia dagli Inglesi che dai tedeschi. Troppe le cose non dette e così emigra in Venezuela dove trova la morte nel 1988 chissà con quali segreti nascosti, oppure no.

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