sabato 30 aprile 2022

La seconda guerra mondiale l'ha scatenata Patton, me lo ha detto mio cuggino


 

E così secondo l’onnisciente Orsini, vera e propria superstar televisiva ed esploratore del risaputo, Hitler non avrebbe mai voluto la guerra (il secondo conflitto mondiale) e questa fu scatenata dai polacchi che con un armamentario inferiore e stretti tra due lupi famelici come tedeschi e russi soccombettero nel breve volgere di un mese. Ora io credo che sarebbe opportuno focalizzarsi su temi e argomenti di cui si dispone sia la conoscenza che anche un minimo di giudizio storico. Altrimenti tra un po’ sentiremo dire che in fin dei conti il principe di Wallenstein era un solenne filantropo, che Dracul l’impalatore aveva questo vezzoso passatempo ma però concedeva agli avversari la vaselina e che Marco Antonio Bragadin non era stato scorticato dai turchi ma l’esposizione al sole aveva creato una rara forma di psoriasi. Ora in un mondo di opinionisti in cui i tuttologi la fanno da padrone, qualora il delirio di onnipotenza prende il sopravvento in questi curiosi studiosi sarebbe compito dei giornalisti e/o conduttori cercare di tenere le corde del dibattito in un binario reale e non dell’ipotesi quanto meno surreale. Certo che la perla di Hitler provocato la dice lunga sull’ineffabile professore, come se il periodo del riarmo della Germani e tutto quello che ne consegue dal 1934 al 1939 sia stata solo un lungo riequilibrio interno tra i confini tedeschi. Credo che ormai tra i molestatori da talk la gara sia a chi la spara più grossa e in questo senso la categoria tracheggia e molti sono gli sfidanti. Comunque la seconda guerra mondiale l’ha scatenata Patton me lo ha detto mio cugino.

domenica 24 aprile 2022

Una vittoria a Bresso che spinge al clima play off


 

Un risultato importante che mette un tassello per la conquista del secondo posto nel campionato. La prova degli uomini di Patanè è stata decisiva per portare a casa i tre punti che hanno relegato Celentano e soci a 50 punti tondi quando per l’equipe astigiana manca solo una partita al termine della regular season. L’avversario per la terza volta in questa stagione era quella Domus Bresso fresca vincitrice del campionato portato a termine con un percorso di vertice dalla prima all’ultima giornata. Un girone d’andata in cui solo gli astigiani avevano imposto uno stop ai lombardi, e un girone di ritorno in pieno controllo hanno portato Surace e compagni a vincere meritatamente il campionato. Ma la partita di campionato è stata un'altra storia, differenti le motivazioni, ma è stata comunque battaglia, gli Orange sono partiti bene e hanno imposto il loro ritmo fin dall’inizio, il primo tempo si è concluso sul punteggio di 3 a 0, la Domus però, nella ripresa  ha stretto d’assedio la porta di Tropiano segnando due reti, la seconda di pregevole fattura, un colpo di tacco in mischia che ha reso incandescente l’ultimo minuto. La difesa piemontese ha retto l’urto portando a casa i tre punti. Ora un turno di riposo e poi tra quindici giorni l’ultima in casa contro Jasnagora, l’aperitivo prima dei play off che si preannunciano interessanti con un primo turno sicuramente casalingo.

Domus vs Orange 2 – 3 ( 0 – 3 pt)

Marcatori: Curallo, Rasero, Rivella (O) Moya e Sasso (D)

lunedì 18 aprile 2022

Il Weltgeschichte e gli episodi curiosi di Hans DellBruck e del colonnello Lepic


La Storia o meglio il Weltgeschichte (storia universale di cui ci cibiamo) fu una scienza molto in voga nell ‘800 volta proprio a studiare il passato per dare risposte che avrebbero potuto sollecitare anche il presente studiosi come Ranke ma soprattutto Hans Dellbruck diedero buoni impulsi e a tal proposito due chicche scoperte proprio in queste settimane

Ora io non so se Frankestein Junior avesse voluto celebrare l’opera di Hans Dellbruck quale luminare importante ma curioso che lo storico e politico tedesco che aveva partecipato alla guerra franco prussiana e famoso per aver conciliato l’apparato militare alla politica e all’economia sia entrato a pieno diretto nell’Academy cinematografica. Pensate al cervello di Hans Dellbruck impiantato nel gigante che invece ebbe il cervello Abnormal, sarebbe stata l’apoteosi per la storia.

Altro fatto degno di cronaca il colonnello Luois Lepic a capo dei granatieri a cavallo della Guardia Imperiale nella battaglia di Eylau nel 1807 durante la Quarta Coalizione contro Napoleone Bonaparte spronando i suoi cavalieri in una battaglia sanguinosissima contro i russi pronuncio una frase che forse non passò alla storia come Cambronne ma che di fatto diede molto l’idea del coraggio da tenere sul campo di battaglia. Ai suoi che abbassavano il capo contro le schioppettate dei russi disse testualmente: “Teste alte perdio !! quelle sono pallottole non merda ?!!!”

Quella battaglia vide ancora una volta l’astro vincente di Napoleone e il gran cuore della sua Guardia Imperiale, costituita dai veterani fece il resto, ma le perdite sul campo furono dolorose.

Si tratta di episodi forse banali a volte degli orpelli per infiocchettare la storia però se messi al posto giusto e con la citazione perfetta sono sicuro che incuriosirebbero anche il più incallito degli anti-storici


sabato 16 aprile 2022

il trattato di Brest Litovsk


 

3 marzo 1918 per il fronte orientale della prima guerra mondiale è una data importante a brest litosk si sancisce l’uscita di scena definitiva della Russia zarista dal conflitto a un prezzo decisamente alto e oneroso e non solo per i 6 miliardi di marchi di indennità da corrispondere a Bulgaria, Turchia, Austria Ungheria e Germania ma anche perché perde molti territori, la Polonia Orientale, la Lituania, l’Estonia, la Lettonia, la Finlandia, l’Ucraina e la Transcaucasia. Mosca viene privata di 56 milioni di abitanti, un terzo delle strade sterrate, del 73% dei materiali ferrosi, del 89 % della produzione di carbone e di oltre 5000 fabbriche. A parte Ucraina sono territori che non parlavano russo e che lo Zar aveva acquisito negli ultimi decenni. Una mazzata per l’economia che sarà in parte recuperata da Versailles e soprattutto da Stalin, che dopo aver fatto affari con la Germania nazista si sposta sulla sponda opposta. Tutte quelle popolazioni che con il 1918 avevano acquisito la libertà da Mosca saranno poi in prima linea con i tedeschi dal 22 giugno 1941. Se si vuole scavare sull’attualità è sempre bene soffermarsi sul passato, un recente passato non troppo lontano    

sabato 9 aprile 2022

Storie di spie Tuchacevskij se avesse avuto successo .......


 

La mistificazione nella storia e i lavori di intelligence da sempre sono il sale della storia e il bivio tragico tra quello che poteva essere e quello che è poi realmente stato. Tra poche settimane uscirà al cinema operazione Mincemeat dal nome dell’operazione segreta messa in piedi dagli alleati che depistarono lo sbarco in Sicilia facendo credere, attraverso il ritrovamento di un cadavere con documenti falsificati, che lo sbarco sarebbe avvenuto o in Sardegna oppure in Grecia, mentre la Sicilia (25 luglio 1943) era un falso obiettivo. E che dire invece qualche anno prima di Naujocks agente delle SS che con Heydrich il boia di Praga mise in piedi l’incidente della stazione radio di Gleiwitz per dare a Hitler il casus belli contro la Polonia il primo settembre del 1939. La storia si ciba di questi eventi costruiti ad arte e che sono la fonte di tutti i guai. Dal telegramma di Ems (Bismark docet) sono le provocazioni, le notizie costruite ad arte, le mistificazioni le armi più potenti che possono scatenare una reazione e a far deflagrare conflitti. Uno di questi poco conosciuto è l’affare Tuchačevskij, organizzata da Reinhard Heydrich, compiuta da Alfred Naujocks quella che ha contribuito maggiormente a far brillare l'inizio della carriera della spia nazista all'interno dell’intelligence tedesca. Grazie ad un falso dossier abilmente fabbricato, Heydrich e Naujocks riuscirono a far processare e condannare per tradimento il maresciallo Tuchačevskij e altri sette importanti generali dell'Armata Rossa. Il maresciallo Tuchacevskij già nel 1935 era convinto che vi sarebbe stata la guerra per colpa dei nazisti cercò con le potenze occidentali un accordo per scatenare un attacco preventivo contro i nazisti, ma raccolse poco interesse dagli occidentali e scatenò contro di se le ire di Stalin che invece vedeva di buon occhio l’accordo con il Furher. Il maresciallo insieme ad al tri generali finì nella rete di terrore instaurata da Stalin e nelle cosiddette purghe. Molotov e Ribbentrop firmarono il patto e la Germania grazie anche al falso dossier presentato da Heidrich e Naujocks ebbe mano libera. Coi se e con i ma non si fa la storia ma pensate solo a un istante se Tuchacevskij avesse avuto successo.

Al Palabrumar vige la legge dell'Orange, undicesima vittoria di fila


Anche l’undicesima partita disputata dagli uomini di Patanè al Palabrumar si conclude con una vittoria, un record stagionale di grande efficacia; ma al di là del risultato rotondo quello che fa ben sperare l’Orange Futsal è la buona condizione fisica mostrata sul campo da Celentano e compagni. Una partita iniziata a testa bassa con Cannella e Scavino a condurre le danze e una fitta serie di occasioni non finalizzate dagli Orange oggi in maglia bianca; c’è voluto un errore in ripartenza degli uomini di Visconti per sbloccare la partita con Ibra lesto ad approfittarne e a insaccare dopo poco meno di dodici minuti la rete avversaria. Il raddoppio cinque minuti dopo una perla di rara bellezza di Gioele Cannella vero mattatore odierno dell’attacco Orange, un tiro al sette dopo aver dribblato un buon numero di avversari. Un primo tempo che è finito con i padroni di casa avanti di due reti, un bottino che poteva essere più pingue. Nella ripresa gli Ospiti grazie a un Fiscante molto determinato hanno messo apprensione alla retroguardia degli uomini di Patanè e Tropiano è stato reattivo in alcune occasioni. Finità la buriana ospite è stato ancora Cannella e poi in rapida successione Mendes e ancora Gioele a sancire la superiorità degli Orange. Ci ha provato anche Tropiano a segnare ma la sua palombella di è infranta all’incrocio dei pali. Il sigillo manco a dirlo di Kevin Rivella per un 6 a 0 finale che è un buon viatico per le ultime due della stagione. Sarà Bresso il campo in cui si potrà sancire se gli Orange disputeranno le finali playoff dal primo gradino del podio o dal secondo, un vantaggio non di poco conto che vorrebbe dire disputare le partite al Palabrumar. Ma occorre fare un passo alla volta, prima Bresso e poi in casa l’ultima giornata contro Jasnagora. Solo allora sarà svelato il destino della nostra squadra.

 

Orange vs Fucsia Nizza 6 – 0 (2 -0 pt)

Marcatori primo tempo 11’58” Ibra (o) 16’20” Cannella (o)

Marcatori secondo tempo 8’25” Cannella (o) 11’49 Mendes (o) 15’20” Cannella (o) 17’34” Rivella (o)

Ammoniti: Celentano, Montauro, Curallo, Rasero (o) Fiscante e Amico (n)

sabato 2 aprile 2022

Carbonara Po - il cingolato di famiglia


 I cento giorni di siccità che hanno colpito la nostra penisola hanno prosciugato i fiumi e portato alla scoperta in alcuni di essi di archeologia militare. Ma c’è un elemento che mi sta particolarmente a cuore ed è il cingolato recuperato a Sermide, luogo avito da parte della famiglia Menghini da cui traggo le mie umili origini. Il nonno Beppe già decorato e menzionato per la prima guerra mondiale aveva in gestione la fattoria posizionata in centro paese “le Gregnane” di proprietà del medico condotto Carlo Guvi di Poggio Rusco. Per la posizione, a ridosso del Fiume Po, era stata prescelta dal comando tedesco di una divisione panzer granadier che aveva tra le sue esperienze belliche la difesa di Cassino nel 1944. Di quel passaggio ho ancora le carte originali, che custodisco gelosamente, di quel teatro di guerra, una cassa che aveva contenuto granate anticarro, e altri piccoli cimeli. Una convivenza forzata e subita quella col comando tedesco.  Il 25 aprile 1945 scoppia letteralmente l’inferno gli americani bombardano la casa fanno saltare in aria un pezzo da 88 nel cortile e il fumo che si sprigiona condanna tutto il bestiame raccolto nella stalla. Tra le vittime anche un anziano di famiglia, mentre tutti i tedeschi cercano la salvezza a nuoto nel Po, moriranno a decine annegati nel grande fiume e oltre alle vittime anche i mezzi subiscono la stessa fine. A distanza di 77 anni riaffiora la memoria e prendono corpo i racconti del nonno e della mamma. La storia non si cancella ed è utile ricordarla.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...