E così secondo l’onnisciente Orsini, vera e propria superstar
televisiva ed esploratore del risaputo, Hitler non avrebbe mai voluto la guerra
(il secondo conflitto mondiale) e questa fu scatenata dai polacchi che con un
armamentario inferiore e stretti tra due lupi famelici come tedeschi e russi
soccombettero nel breve volgere di un mese. Ora io credo che sarebbe opportuno
focalizzarsi su temi e argomenti di cui si dispone sia la conoscenza che anche
un minimo di giudizio storico. Altrimenti tra un po’ sentiremo dire che in fin
dei conti il principe di Wallenstein era un solenne filantropo, che Dracul l’impalatore
aveva questo vezzoso passatempo ma però concedeva agli avversari la vaselina e che
Marco Antonio Bragadin non era stato scorticato dai turchi ma l’esposizione al
sole aveva creato una rara forma di psoriasi. Ora in un mondo di opinionisti in
cui i tuttologi la fanno da padrone, qualora il delirio di onnipotenza prende
il sopravvento in questi curiosi studiosi sarebbe compito dei giornalisti e/o
conduttori cercare di tenere le corde del dibattito in un binario reale e non dell’ipotesi
quanto meno surreale. Certo che la perla di Hitler provocato la dice lunga sull’ineffabile
professore, come se il periodo del riarmo della Germani e tutto quello che ne
consegue dal 1934 al 1939 sia stata solo un lungo riequilibrio interno tra i
confini tedeschi. Credo che ormai tra i molestatori da talk la gara sia a chi
la spara più grossa e in questo senso la categoria tracheggia e molti sono gli
sfidanti. Comunque la seconda guerra mondiale l’ha scatenata Patton me lo ha
detto mio cugino.
sabato 30 aprile 2022
La seconda guerra mondiale l'ha scatenata Patton, me lo ha detto mio cuggino
domenica 24 aprile 2022
Una vittoria a Bresso che spinge al clima play off
Un risultato importante che mette
un tassello per la conquista del secondo posto nel campionato. La prova degli
uomini di Patanè è stata decisiva per portare a casa i tre punti che hanno relegato
Celentano e soci a 50 punti tondi quando per l’equipe astigiana manca solo una
partita al termine della regular season. L’avversario per la terza volta in
questa stagione era quella Domus Bresso fresca vincitrice del campionato portato
a termine con un percorso di vertice dalla prima all’ultima giornata. Un girone
d’andata in cui solo gli astigiani avevano imposto uno stop ai lombardi, e un
girone di ritorno in pieno controllo hanno portato Surace e compagni a vincere meritatamente
il campionato. Ma la partita di campionato è stata un'altra storia, differenti
le motivazioni, ma è stata comunque battaglia, gli Orange sono partiti bene e
hanno imposto il loro ritmo fin dall’inizio, il primo tempo si è concluso sul
punteggio di 3 a 0, la Domus però, nella ripresa ha stretto d’assedio la porta di Tropiano
segnando due reti, la seconda di pregevole fattura, un colpo di tacco in
mischia che ha reso incandescente l’ultimo minuto. La difesa piemontese ha
retto l’urto portando a casa i tre punti. Ora un turno di riposo e poi tra
quindici giorni l’ultima in casa contro Jasnagora, l’aperitivo prima dei play
off che si preannunciano interessanti con un primo turno sicuramente casalingo.
Domus vs Orange 2 – 3 ( 0 – 3 pt)
Marcatori: Curallo, Rasero,
Rivella (O) Moya e Sasso (D)
lunedì 18 aprile 2022
Il Weltgeschichte e gli episodi curiosi di Hans DellBruck e del colonnello Lepic
La Storia o meglio il
Weltgeschichte (storia universale di cui ci cibiamo) fu una scienza molto in
voga nell ‘800 volta proprio a studiare il passato per dare risposte che
avrebbero potuto sollecitare anche il presente studiosi come Ranke ma soprattutto
Hans Dellbruck diedero buoni impulsi e a tal proposito due chicche scoperte proprio
in queste settimane
Ora io non so se Frankestein
Junior avesse voluto celebrare l’opera di Hans Dellbruck quale luminare
importante ma curioso che lo storico e politico tedesco che aveva partecipato
alla guerra franco prussiana e famoso per aver conciliato l’apparato militare
alla politica e all’economia sia entrato a pieno diretto nell’Academy cinematografica.
Pensate al cervello di Hans Dellbruck impiantato nel gigante che invece ebbe il
cervello Abnormal, sarebbe stata l’apoteosi per la storia.
Altro fatto degno di cronaca il
colonnello Luois Lepic a capo dei granatieri a cavallo della Guardia Imperiale
nella battaglia di Eylau nel 1807 durante la Quarta Coalizione contro Napoleone
Bonaparte spronando i suoi cavalieri in una battaglia sanguinosissima contro i
russi pronuncio una frase che forse non passò alla storia come Cambronne ma che
di fatto diede molto l’idea del coraggio da tenere sul campo di battaglia. Ai
suoi che abbassavano il capo contro le schioppettate dei russi disse testualmente:
“Teste alte perdio !! quelle sono pallottole non merda ?!!!”
Quella battaglia vide ancora una
volta l’astro vincente di Napoleone e il gran cuore della sua Guardia
Imperiale, costituita dai veterani fece il resto, ma le perdite sul campo furono dolorose.
Si tratta di episodi forse banali
a volte degli orpelli per infiocchettare la storia però se messi al posto
giusto e con la citazione perfetta sono sicuro che incuriosirebbero anche il
più incallito degli anti-storici
sabato 16 aprile 2022
il trattato di Brest Litovsk
3 marzo 1918 per il fronte orientale
della prima guerra mondiale è una data importante a brest litosk si sancisce l’uscita
di scena definitiva della Russia zarista dal conflitto a un prezzo decisamente
alto e oneroso e non solo per i 6 miliardi di marchi di indennità da
corrispondere a Bulgaria, Turchia, Austria Ungheria e Germania ma anche perché perde
molti territori, la Polonia Orientale, la Lituania, l’Estonia, la Lettonia, la
Finlandia, l’Ucraina e la Transcaucasia. Mosca viene privata di 56 milioni di abitanti,
un terzo delle strade sterrate, del 73% dei materiali ferrosi, del 89 % della
produzione di carbone e di oltre 5000 fabbriche. A parte Ucraina sono territori
che non parlavano russo e che lo Zar aveva acquisito negli ultimi decenni. Una
mazzata per l’economia che sarà in parte recuperata da Versailles e soprattutto
da Stalin, che dopo aver fatto affari con la Germania nazista si sposta sulla
sponda opposta. Tutte quelle popolazioni che con il 1918 avevano acquisito la
libertà da Mosca saranno poi in prima linea con i tedeschi dal 22 giugno 1941.
Se si vuole scavare sull’attualità è sempre bene soffermarsi sul passato, un
recente passato non troppo lontano
sabato 9 aprile 2022
Storie di spie Tuchacevskij se avesse avuto successo .......
La mistificazione nella storia e i lavori di
intelligence da sempre sono il sale della storia e il bivio tragico tra quello
che poteva essere e quello che è poi realmente stato. Tra poche settimane uscirà
al cinema operazione Mincemeat dal nome dell’operazione segreta messa in piedi
dagli alleati che depistarono lo sbarco in Sicilia facendo credere, attraverso
il ritrovamento di un cadavere con documenti falsificati, che lo sbarco sarebbe
avvenuto o in Sardegna oppure in Grecia, mentre la Sicilia (25 luglio 1943) era
un falso obiettivo. E che dire invece qualche anno prima di Naujocks agente
delle SS che con Heydrich il boia di Praga mise in piedi l’incidente della stazione
radio di Gleiwitz per dare a Hitler il casus belli contro la Polonia il primo
settembre del 1939. La storia si ciba di questi eventi costruiti ad arte e che
sono la fonte di tutti i guai. Dal telegramma di Ems (Bismark docet) sono le
provocazioni, le notizie costruite ad arte, le mistificazioni le armi più
potenti che possono scatenare una reazione e a far deflagrare conflitti. Uno di
questi poco conosciuto è l’affare Tuchačevskij, organizzata da Reinhard
Heydrich, compiuta da Alfred
Naujocks quella che ha contribuito maggiormente a far
brillare l'inizio della carriera della spia nazista all'interno dell’intelligence tedesca.
Grazie ad un falso dossier abilmente fabbricato, Heydrich e Naujocks riuscirono
a far processare e condannare per tradimento il maresciallo Tuchačevskij e altri sette importanti generali dell'Armata Rossa. Il maresciallo Tuchacevskij già nel 1935 era convinto che vi
sarebbe stata la guerra per colpa dei nazisti cercò con le potenze occidentali
un accordo per scatenare un attacco preventivo contro i nazisti, ma raccolse
poco interesse dagli occidentali e scatenò contro di se le ire di Stalin che
invece vedeva di buon occhio l’accordo con il Furher. Il maresciallo insieme ad
al tri generali finì nella rete di terrore instaurata da Stalin e nelle cosiddette
purghe. Molotov e Ribbentrop firmarono il patto e la Germania grazie anche al
falso dossier presentato da Heidrich e Naujocks ebbe mano libera. Coi se e con
i ma non si fa la storia ma pensate solo a un istante se Tuchacevskij avesse
avuto successo.
Al Palabrumar vige la legge dell'Orange, undicesima vittoria di fila
Anche l’undicesima partita
disputata dagli uomini di Patanè al Palabrumar si conclude con una vittoria, un
record stagionale di grande efficacia; ma al di là del risultato rotondo quello
che fa ben sperare l’Orange Futsal è la buona condizione fisica mostrata sul
campo da Celentano e compagni. Una partita iniziata a testa bassa con Cannella
e Scavino a condurre le danze e una fitta serie di occasioni non finalizzate
dagli Orange oggi in maglia bianca; c’è voluto un errore in ripartenza degli
uomini di Visconti per sbloccare la partita con Ibra lesto ad approfittarne e a
insaccare dopo poco meno di dodici minuti la rete avversaria. Il raddoppio
cinque minuti dopo una perla di rara bellezza di Gioele Cannella vero mattatore
odierno dell’attacco Orange, un tiro al sette dopo aver dribblato un buon
numero di avversari. Un primo tempo che è finito con i padroni di casa avanti
di due reti, un bottino che poteva essere più pingue. Nella ripresa gli Ospiti
grazie a un Fiscante molto determinato hanno messo apprensione alla
retroguardia degli uomini di Patanè e Tropiano è stato reattivo in alcune
occasioni. Finità la buriana ospite è stato ancora Cannella e poi in rapida
successione Mendes e ancora Gioele a sancire la superiorità degli Orange. Ci ha
provato anche Tropiano a segnare ma la sua palombella di è infranta all’incrocio
dei pali. Il sigillo manco a dirlo di Kevin Rivella per un 6 a 0 finale che è
un buon viatico per le ultime due della stagione. Sarà Bresso il campo in cui
si potrà sancire se gli Orange disputeranno le finali playoff dal primo gradino
del podio o dal secondo, un vantaggio non di poco conto che vorrebbe dire
disputare le partite al Palabrumar. Ma occorre fare un passo alla volta, prima
Bresso e poi in casa l’ultima giornata contro Jasnagora. Solo allora sarà
svelato il destino della nostra squadra.
Orange vs Fucsia Nizza 6 – 0 (2
-0 pt)
Marcatori primo tempo 11’58” Ibra
(o) 16’20” Cannella (o)
Marcatori secondo tempo 8’25”
Cannella (o) 11’49 Mendes (o) 15’20” Cannella (o) 17’34” Rivella (o)
Ammoniti: Celentano, Montauro,
Curallo, Rasero (o) Fiscante e Amico (n)
sabato 2 aprile 2022
Carbonara Po - il cingolato di famiglia
I cento giorni di siccità che hanno colpito la nostra penisola hanno prosciugato i fiumi e portato alla scoperta in alcuni di essi di archeologia militare. Ma c’è un elemento che mi sta particolarmente a cuore ed è il cingolato recuperato a Sermide, luogo avito da parte della famiglia Menghini da cui traggo le mie umili origini. Il nonno Beppe già decorato e menzionato per la prima guerra mondiale aveva in gestione la fattoria posizionata in centro paese “le Gregnane” di proprietà del medico condotto Carlo Guvi di Poggio Rusco. Per la posizione, a ridosso del Fiume Po, era stata prescelta dal comando tedesco di una divisione panzer granadier che aveva tra le sue esperienze belliche la difesa di Cassino nel 1944. Di quel passaggio ho ancora le carte originali, che custodisco gelosamente, di quel teatro di guerra, una cassa che aveva contenuto granate anticarro, e altri piccoli cimeli. Una convivenza forzata e subita quella col comando tedesco. Il 25 aprile 1945 scoppia letteralmente l’inferno gli americani bombardano la casa fanno saltare in aria un pezzo da 88 nel cortile e il fumo che si sprigiona condanna tutto il bestiame raccolto nella stalla. Tra le vittime anche un anziano di famiglia, mentre tutti i tedeschi cercano la salvezza a nuoto nel Po, moriranno a decine annegati nel grande fiume e oltre alle vittime anche i mezzi subiscono la stessa fine. A distanza di 77 anni riaffiora la memoria e prendono corpo i racconti del nonno e della mamma. La storia non si cancella ed è utile ricordarla.
Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine
Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...
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Finale convulso al Palabrumar a 59 secondi dalla fine Borgnetto si accascia a centrocampo mentre aveva la palla, Boscaro si invola e Tres D...
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(fonte www.arkistudio.eu) TUA MADRE E’ MORTA La parola Collegio ha sempre evocato nelle menti di tutti una connotazione negativ...
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La partita perfetta non esiste di solito, ma quella disputata al Palabrumar, oggi, per l’Orange Futsal ha tutti i crismi per diventarla. U...