sabato 6 novembre 2021

Proprio non si vuole onorare la storia italiana. L'elmetto del Milite ignoto è francese


 

Niente, proprio vero che il milite ignoto non ha pace, dopo le contumelie multiple per il manifesto andino con tanto di cartina sudamericana, anche il secondo manifesto ufficiale cade su un particolare, sicuramente non di primaria importanza, ma decisamente fuori luogo. Il milite viene identificato con un copricapo che è riconducibile alle dotazioni in voga presso l’esercito francese. E passi che i francesi mandarono un paio di divisioni sul fronte italiano e furono tenute a riposo nel mantovano, mentre i nostri ragazzi andarono a coprirsi di gloria a Bligny e in molti non tornarono da quell’esperienza. Ma ricordare il milite ignoto, cioè uno di quei 660.000 caduti italiani al fronte, mi sembra francamente eccessivo con un’icona francese. I generali Joffre, Castelnau, Foch non avevano grande stima dei militari italiani ma guardavano al nostro impegno utile come diversivo per il fronte occidentale, da sempre considerato come quello imprescindibile. Eppure, lo testimonia Ludendorff, capo di stato Maggiore tedesco, la fine della prima guerra mondiale fu determinato dal crollo austro – ungarico sul fronte italiano che impedì ai tedeschi di tener botta ancora per l’inverno del 1918 per arrivare a una pace onorevole nel 1919. Ecco perché un minimo di sano patriottismo italico, che ovviamente non è nazionalismo spietato, ma solo rivendicazione di quello che abbiamo fatto, meriterebbe maggior enfasi. Continuo a ritenere e non mi stancherò di farlo, che la storia non è solo un orpello inutile e una materia da prendere con le molle; ma è una scienza che andrebbe studiata con maggior impegno, una materia utile per il futuro della nostra conoscenza. Nella storia non c’è solo militarismo e date ma vi sono relazioni, economie, scoperte, opportunità. In fin dei conti se hanno scritto dei libri come Von Clausewitz riletto a uso e consumo dei manager vuol dire che la storia e l’esperienza passata dei nostri avi ci insegna qualcosa o no ?   

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