sabato 27 febbraio 2021

Punteggio troppo severo per gli Orange. In sette secondi cambia la partita


 

Punteggio severo, persino troppo, per la truppa Orange di Patanè al Palaerrebi San Quirico contro Elledi Fossano che ha dilagato nel punteggio nel finale quando ormai la squadra di casa aveva esaurito le energie nervose e, con l’espulsione per doppia ammonizione di Celentano, ha lasciato spazio alla furia realizzativa di Zanella e compagni. Ma per la capolista non è stata una partita facile, soprattutto nel primo tempo, giocato in maniera accorta dai padroni di casa, che, dopo il vantaggio di Zanella, hanno letteralmente preso il sopravvento prima pareggiando con Curallo e poi al termine di un’azione di rimessa un uno due di Curallo/Rivella porta l’attaccante orange a infilare di giustezza Cafagna. La partita a quel punto diventa aspra, Charraoui e Celentano fanno a sportellate davanti a Casalone e il capitano orange rimedia un giallo che poi sarà pesante alla fine. Quando la partita sembra incanalarsi bene per gli orange dopo un contrasto Vitellaro  rimane a terra, ma invece di fermarsi per consentire i soccorsi gli ospiti battono in velocità e Charraoui sigilla il pareggio. L’azione manda su tutte le furie i padroni di casa e probabilmente li distrae tant’è vero che Oanea nemmeno sette secondi dopo li trafigge ancora e porta avanti l’Elledi. Il nervosismo è lampante ma soprattutto brucia la rete del sorpasso. La ripresa inizia sotto il segno di un pressing tuttocampo per l’Elledi che costringe spesso e volentieri sulla difensiva Celentano e compagni. La rete di Sandri invece la indirizza, il tiro del gialloblu piega le mani di Casalone e permette agli ospiti di giocare di rimessa. Si tenta la carta del portiere di movimento ma la fisicità di Charraoui che conquista palla e la scaraventa in rete sigilla la contesa chiusa definitivamente con l’espulsione di Celentano a cinque minuti dalla fine. Il resto è pura cronaca e tabellino per gli annali. Non c’è tempo nemmeno per rifiatare troppo, mercoledì un altro derby con Nizza con l’assenza certa del Capitano.

 

Orange vs Elledì 2 – 8 (2 – 3 pt)

Marcatori: Curallo e Rivella (O) 2 Charraoui, Zanella e Sandri; 1 Oanea, Rengifo (E)

Ammoniti Curallo, Celentano, Patanè ( O) Charraoui, Giuliano (E)

Espulso Celentano 

domenica 21 febbraio 2021

Licenza di spiare: il colpo di Zurigo


L’ultimo 007 girato in parte anche a Matera si chiama No time to die, ed è ormai diventato famoso per i rilanci che spostano in avanti l’uscita nelle sale, non è colpa di tagli o di aggiustamenti bensì di Covid che da 365 giorni sta condizionando l’intera nostra esistenza. E così nell’analizzare anche la storia patria, in questo periodo di lockdown emergono vecchie storie di spie su cui varrebbe la pena girarci un video e in cui i protagonisti siamo niente di meno che noi italici. Chi lo avrebbe detto; l’occasione è la celebrazione di un fatto avvenuto 104 anni or sono soprannominato il colpo di Zurigo (tra il 24 e il 28 di febbraio). Ma facciamo un passo indietro, 1915 l’Italia è in guerra da pochi mesi e nel porto di Brindisi è ormeggiata la corazzata Benedetto Brin, fiore all’occhiello della marina regia. Una deflagrazione la fa colare a picco e decreta la morte di 454 marinai. Una tragedia, ma non è l’unica, nel corso degli anni altri scoppi, non dovuti a cause di guerra portano a lutti e ad atti che ai più sembrano sabotaggio. C’è una guerra di spie in corso? ci sono italiani traditori al soldo austriaco? Il sospetto viene anche avvalorato dalla cattura, colti letteralmente sul fatto, di persone che stanno sabotando la diga delle Marmore. Interrogatori serrati portano alla scoperta di una vera e propria rete che fa capo al capitano di corvetta Rudolf Meyer operativa nel consolato austriaco di Zurigo la base operativa in cui sono contenuti segreti, liste di proscritti, cifrari e anche soldi da utilizzare per corrompere. L’italia nette in pista una task force (anche allora) guidata da Pompeo Aloisi. Del gruppo fanno parte l’Avvocato livornese Livio Brin, un doppiogiochista austriaco (immaginiamo prezzolato meglio dagli italiani), il fabbro Remigio Bronzin e due ingegneri triestini: Salvatore Bonnes e Ugo Cappelletti, a cui si aggiunge un altro toscano il ladro scassinatore Natale Papini. Il commando viene comandato dal marinaio Stenos Tanzini lombardo. Un primo tentativo avviene la notte tra il 20 e il 21 febbraio, è carnevale, e quindi la confusione può coprire il colpo, ma prima lo scassinatore viene fermato dai gendarmi svizzeri, poi dopo aver aperto una serie di porte manca l’ultimo tassello di una porta, una chiave per accedere alla cassaforte che contiene tutti i segreti. Il gruppo si ritira, ma torna alla carica dopo pochi giorni, il 28,  questa volta il colpo riesce; prima vengono addormentati i cani e nell’aprire la cassaforte, operazione che dura diverse ore, viene azionato un congegno di difesa che contiene gas velenosi (gli agenti proseguono con stracci bagnati sulla bocca). L’operazione viene quindi portata a termine, vengono trovati i cifrari, gli elenchi e una discreta somma di denaro e gioielli. Una volta in possesso dei documenti è una corsa contro il tempo per arrestare le spie in tutta Italia e sono decine. Alcuni saranno condannati a pene detentive, pochi fucilati alla schiena come si conviene in questi casi. Anni dopo una commissione d’inchiesta della marina stabilirà come invece, nel caso della Benedetto Brin non ci sia stato il dolo, ma l’instabilità di un componente chimico (ballistite), che ha fatto deflagrare il deposito munizioni, chi ha fatto la spia, quindi, in alcuni casi, ha millantato, una tradizione questa verrebbe da dire ??. Sarebbe da costruirci una sceneggiatura e perché no un film.


sabato 20 febbraio 2021

Orange futsal un punto di grande personalità a Lecco


Due trasferte difficili, due squadre esperte, un bel test di personalità e per 77 minuti gli Orange hanno tenuto testo a squadre blasonate. Purtroppo si torna a casa con un solo punto ma con tanta esperienza e voglia di lottare. Se contro Elledi è stata un’amnesia di tre minuti a determinare la sorte della partita a favore dei padroni di casa, contro il Lecco la squadra in trasferta ha mostrato coraggio e determinazione che l’hanno portata in vantaggio per ben tre volte. Sarebbe stata una bella vittoria dopo essere stati in vantaggio per 3 a 1 ma questa partita dimostra che il gruppo c’è e combatte fino alla fine. Goal d’antologia per Itria in grado di sorprendere da lontano Di Tomaso nel primo tempo. E poi nella ripresa Vitellaro e Morrone hanno portato in vantaggio gli uomini di Patanè. L’arrembaggio finale del lecco ha sancito il punteggio finale di 3 a 3. Saltato l’impegno contro il Leon causa covid, si torna a giocare al Palaerrebi sabato prossimo nel remake del derby contro Elledi, e la rivincita appare alla portata

Elledi Fossano vs Orange 6 -2

Lecco vs Orange 3 - 3

domenica 14 febbraio 2021

Abbiamo visto l'Inferno rivedremo le stelle


Doveva avvenire ed è successo, squadra tirata che non ha fatto pause in due campionati quello precedente e quello attuale, arriva un momento in cui non tutto è funzionale e in cui si perdono punti anche laddove sembra facile conquistarli. Alla soglia dei 50, non è l’età del Dio svedese, si tira il freno a mano tre sconfitte, quattro con quella in Coppa, venute per mano di dirette concorrenti e nel caso della squadra ligure con uomini che correvano a perdifiato. Sottovalutato l’impegno, distratti dal derby, ammonizione presa da Calabria per guardare alla stracittadina. Nulla di tutto ciò, solo ed esclusivamente un momento di stanchezza. La squadra, falcidiata da infortuni, da covid e tartassata come non mai in passato dalla stampa e dai social ha pagato dazio. Troppo clamore, troppa attenzione contratti da chiudere, interviste sulla qualità della Dirigenza; insomma i soliti tormentoni da cui non riesci a districarti e che ti condizionano. Contro Atalanta e Spezia due partite in cui il gruppo è stato sovrastato fisicamente e psicologicamente. 


Una squadra che nel passato recente era stata in grado di rimontare diverse volte, che aveva visto il volto dell’inferno ma aveva saputo rientrare ora non è più così reattiva. E adesso? E adesso viene il bello con un bivio, consapevoli di dover giocare una partita alla volta tra Coppa e Campionato si deve puntare per il quarto posto con 16 partite sono sufficienti 8 vittorie (per arrivare a quota 73) e cercare di andare più avanti possibile in coppa (sarebbe bello vincerla visto che mai lo abbiamo fatto – e sarebbe un’entrata nel mondo dei grandi). Insomma lasciamo che si scannino tra Inter Juve e Roma per il tricolore in fin dei conti noi puntiamo alla Champions e dal prossimo anno potremmo dire la nostra

Per Biella Verona non è fatale


 

Le sensazioni erano negative, l’andamento della partita non predisponeva bene; i falli a metà partita dicevano 12 commessi da Biella e solo sei da Verona. E poi una partita da rincorsa, un giocatore grezzo come d’Almeyda che doveva abituarsi agli schemi di coach Squarcina. Lunghi da sovrastare me difficili da contenere. Quando poi nel terzo quarto con una serie di triple 7/7 Verona ha tentato l’allungo decisivo Biella ha rischiato l’imbarcata sul meno 14 (69/55). Li anche i più positivi hanno vacillato. Non i giocatori, non Berdini che si è preso una tripla in contropiede; né Barbante che ha rifilato la terza stoppata della serata, ne Carroll che ha tirato fuori dal cilindro tiri impossibili e nemmeno il capitano Laganà che ha dato la sferzata giusta, ma c’è stata una giocata che è sintomatica un coast to coact di Bertetti che piccolo in mezzo a dei monoliti giganti è andato in penetrazione a depositare un canestro importante. La sua grinta la sua voglia è stata trasmessa a tutta la squadra e così canestro dopo canestro, punto a punto, con una difesa impenetrabile Biella ha realizzato un miracolo con 30 punti contro 11 che hanno permesso a Squarcina di sorridere per la seconda volta al Forum. Verona ha dato quattro punti su quattro in questa stagione, frutto anche di una ripresa in cui Rosselli e compagni sono sembrati molli, quasi svogliati. Pazienza se Bergamo ha vinto il gruppone è li a portata di mano e se mercoledì anche con Treviglio arriveranno i due punti potremo giocarcela, con la stessa grinta di stasera però.

Per Biella ottimo Laganà (mvp) ma anche Berdini e Carroll hanno detto la loro. Barbante tre stoppate e Hawkins canestri non banali. Per Verona Rosselli 3/3 al tiro dalla lunga ma il migliore è stato Greene, nullo o poco più Jones.

 

 

Edilnol Biella vs Tezenis Verona 85 – 80 (15-23; 38- 44; 61 – 69)

Edilnol Pallacanestro Biella: Berdini 8, Moretti n.e., Bertetti 4, D’Almeyda 2, Laganà (C) 19, Barbante 7, Miaschi 9, Vincini 0, Carroll 20, Hawkins 16  Allenatore: Iacopo Squarcina.

Tezenis Verona: Greene 18, Colussa n.e., Guglielmi 2, Calvi n.e., Tomassini (C) 4, Candussi 9, Jones 6, Rosselli 9, Pini 15, Severini 11, Janelidze 6. Allenatore Alessandro Ramagli

Tiri Liberi Biella 14/16 Verona 13/19 Rimbalzi Biella 32 Verona 34 Assist Biella 11 Verona 13

 

 

 

sabato 13 febbraio 2021

E sono quattro i successi di fila per gli Orange

 

Quarta vittoria consecutiva per gli Orange ma non è stata una vittoria facile, la squadra sarda del C’è Chi Ciak ha messo a dura prova gli uomini di Patanè al Palaerrebi e il risultato finale la dice lunga su una partita decisa nel secondo tempo da un imbucata del capitano Celentano magistralmente servito da Curallo. Ma andiamo alla cronaca pronti e via e Cannella segna una doppietta in tre minuti, prima con un tiro preciso all’angolino basso e poi in contropiede fulminando il portiere ospite. Ma il doppio vantaggio invece di galvanizzare i padroni di casa toglie sicurezza e grinta. E così con pazienza prima gli ospiti conquistano campo e poi dimezzano il vantaggio con Barbieri su una percussione, la partita si alza di ritmo e con destrezza battendo rapidamente una punizione Nurchi beffa Casalone per un pareggio giusto per quanto visto in campo. Sul finale del primo tempo si vede alzare un po’ il ritmo da parte dei padroni di casa, ma al riposo si va sul 2 a 2. Di altro tenore la ripresa Celentano innesca i compagni con un pressing furioso e andando anche al tiro in rapida successione in tre occasioni, la pressione da però i suoi frutti perché la difesa del C’è Chi Ciak subisce un’incursione di Ongari che deposita in rete in un contrasto. Questa volta gli Orange non si rilassano ma anche gli ospiti non smettono di provare ad attaccare e giungono per la seconda volta al pareggio con Vercelli. La partita diventa maschia, combattuta e il pallone vola da una porta all’altra. Curallo inventa e smarca Celentano solo davanti al portiere, e quelle sono le situazioni che il buon Cele predilige. Il 4 a 3 viene difeso con i denti e così arriva un successo sofferto ma che da ristoro a una classifica che comincia a diventare interessante. Adesso però si viaggia il 17 contro il Fossano, il 20 contro il lanciatissimo Lecco e sempre in Brianza contro il Leon il 24. Tre partite durissime con pochi recuperi, il campionato degli Orange si decide qui

Orange Futsal vs C’è Chi Ciak 4 – 3 ( 2-2 pt)

Reti: 2 Cannella, Celentano, Ongari (Orange) Barbieri, Nurchi, Vercelli (C’è Chi Ciak)


martedì 9 febbraio 2021

L'Orange Futsal Asti ingrana la terza


Dopo la trasferta vittoriosa a Nizza, i ragazzi di Patanè mettono in carniere la terza vittoria consecutiva. Al Pala Errebi San Quirico va in scena il recupero dell’ottava giornata contro la formazione sarda dell’Ossi. Febbraio sarà un mese decisivo con tante partite ancora da disputare; una buona occasione per migliorare la classifica e per portarsi avanti. E che ci sia grinta da vendere lo si vede subito in campo, Celentano e compagni pressano alto e in poco più di un minuto e mezzo prima Cannella, e poi Morellato, indirizzano il match. L’Ossi con il talento brasiliano Feliciano Wendel accorcia le distanze, ma poi su tocco di mano in area di Treantadue, l’arbitro assegna un rigore che Celentano trasforma con una sassata sotto la traversa. La partita è incanalata, gli attacchi dei sardi sono sterili, mentre in contropiede, prima Itria, poi Cannella, incrementano il divario; si iscrive al tabellino anche il classe 2002 Montauro su un tiro di Amico indirizzato all’angolino basso. La squadra gira bene, i fraseggi funzionano e il pressing mettono ancora sia Amico e Ongari nell’opportunità di segnare, quello di Gianluca poi è una perla calibrata dalla propria area che coglie il portiere avversario fuori dai pali. Sull’ 8 a 1 ancora Wendel per gli ospiti a mitigare il distacco. La ripresa ha più il senso di un allenamento proficuo, gli ospiti in nove solo a referto, fanno fatica a trovare i giusti pertugi, mentre Rivella e altre due volte Ongari arrotondano ulteriormente. La chiusura agli ospiti per un 11 a 3 finale che consegna la terza vittoria consecutiva agli uomini di Patanè. Ma non c’è tempo per rifiatare sabato prossimo C’è Chi Ciak alle 16 al Pala Errebi San Quirico.

Orange Futsal vs Ossi C5 11 – 3 ( 8-2 pt)

Marcatori 3 Ongari 2 Cannella, 1 Morellato, Rivella, Montauro, Celentano, Amico Itria (Orange) 2 Feliciano Wendell, 1 Becca (Ossi)

sabato 6 febbraio 2021

Gli Orange si prendono il derby


 

Un derby è sempre una partita intensa, carica di aspettative, che forse ti strappa energie più nervose che fisiche, ma quando il risultato ti arride può guardare serenamente ai prossimi incontri molto più carico. “Una partita preparata bene e che ci ha visto per la prima volta al completo – ammicca mister Patanè – siamo partiti forte e nei primi dieci minuti siamo riusciti a concretizzare molto bene”. E in effetti il 4 a 0 iniziale per Celentano e soci ha messo gli Orange sulla buona strada ma: “il Nizza è squadra mai doma – ricorda ancora il Mister Orange – di tutte le partite fin qui disputate, anche quando ha perso, è stato sempre con il minimo scarto, aver vinto oggi qui in modo netto ci dà molta fiducia”. E in effetti sul finale del primo tempo Fiscante e Modica riportano sotto i padroni di casa. Il 4 a 3 alla fine del primo tempo sembra il preludio a una battaglia nella ripresa, invece Itria, Morrone e ancora Celentano danno la sicurezza agli Orange che alla fine si portano a casa i tre punti e un successo corroborante, il secondo consecutivo, dopo il match casalingo contro la Domus. In una classifica ancora stravolta dall’effetto Covid la sensazione è che avendo recuperato quasi tutti gli infortunati e con la costanza di allenamenti finalmente continui la squadra di Patanè possa esprimersi al meglio in ogni partita. “Sarà un febbraio intenso ricorda Patanè e dovremmo farci trovare pronti”. Se il buongiorno si vede dal derby sarà un bel campionato.

Nizza vs Orange Futsal 4 – 9 (3 -4 pt)

Marcatori: Modica, Baseggio, Fiscante, Bussetti (Nizza) Itria 2, Morrone 3, Celentano 2 Rivella Scavino (Orange)

giovedì 4 febbraio 2021

Il tavolino della conferenza


Una conferenza stampa è un evento che permette alle aziende, a personaggi del mondo dello sport e della politica, alle istituzioni di creare un dialogo con i giornalisti. L’obiettivo generico è la diffusione di una notizia che definisce l’immagine e rafforza l’identità di un’azienda e dell’istituzione. Nel caso di personaggi politici può essere un’occasione per esprimere la propria opinione in merito a una notizia di attualità e, in questo caso, delineare il loro pensiero e la visione che il pubblico e gli elettori hanno di loro. Ogni dettaglio deve essere curato e delineato accuratamente, perché da ciò dipende la concezione che il pubblico ha di te.

Ecco senza aggiungere nulla a quanto scritto sopra, tratto da un normale manuale di pubbliche relazioni e senza scomodare la bibbia del cerimoniale (il famosissimo Sgrelli) l’immagine dell’ormai ex premier, irto dietro un tavolino sgangherato affossato da una pletora di microfoni ha dato una chiara rappresentazione. Rimane un dubbio atto voluto o lasciato al caso? Ai posteri l’ardua sentenza.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...