Montecarlo è ormai a tutti gli
effetti un palcoscenico mondiale dove l’enorme business del calcio ha il suo
epigone e così, una normale operazione di sorteggio, diventa una sorta di spettacolo
nello spettacolo, dove i più grandi pedatori della terra si sfidano a colpi di
capigliatura, vestiti, belle donne ecc. Una sorta di oscar del calcio e capita che anche i grandi siano in vena di capricci quanto mai ondivaghi e non
vogliano sottoporsi al giudizio degli altri. Solo io sono padrone e giudice del
mio destino. Ma se fai parte di una comunità ne accetti sia le critiche che i
peana. E invece no, il divino sbarcato alla Continassa, ha deciso di prendersi la
scena, perché quello era lo scopo e di sbeffeggiare i giudici. Mossa di marketing,
arrabbiatura vera? Non lo sapremo mai fino in fondo l’importante è che se parli,
pronti, noi boccaloni, sia a favore che contro, ad accapigliarci sul nulla. O
tempora o mores
venerdì 31 agosto 2018
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