Mercoledì sera in televisione per la
semifinale europea va in onda un interessante Croazia inghilterra dal punto di
vista tecnico lo scontro tra l’estro di Modric e la concretezza di Kane. Croati
a un passo dalla finale come nel 1998 e Inglesi che tornano alle semifinali
dopo Italia 90. Sarà una bella partita densa di spunti e ti chiedi per quale
compagine fai il tifo fra la perfida Albione e gli eredi di Ante Pavelic non
hai dubbi, Inghilterra tutta la vita. Le squadre jugoslave in particolare le
serbe e quelle croate hanno al loro interno i germi di un tifo quanto mai
violento e politicizzato, pronto allo scontro violento. Tanto è vero che
proprio durante una partita tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa venne dato il
via al massacro dei balcani. Fa ribrezzo pensare che l’autore del 2 a 1 croato
Vida abbia sbeffeggiato i russi inneggiando a Ucraina e a Kiev, very
unpolitically correct. A chi crede poi che i croati simpatizzino per gli
italiani, ricordo sommessamente che durante la prima guerra mondiale,
nominalmente ci scontrammo con gli austriaci ma di fatto i nostri oppositori
erano ungheresi e croati che ci disprezzavano, chi finiva a colpi di mazza
ferrata i nostri fanti in trincea erano prevalentemente croati. Come non ricordare
anche gli 800.000 assassinati dai nazionalisti croati di Ante Pavelic (gli ustascia)
nel secondo conflitto mondiale con una ferocia senza pari.
Il
termine ustascia derivante dal verbo ustati o ustajati che
significa "alzarsi in piedi, insorgere, ribellarsi" venne
inizialmente usato per indicare coloro che lottavano contro i turchi in seguito
usato per identificare gli appartenenti al movimento di estrema destra che si
alleò con Hitler e Mussolini. Insomma c’è abbastanza materia per prendere con
le pinze un paese che ha fatto del proprio nazionalismo una bandiera, un
bandiera per cui non tifare ovviamente
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