Frundsberg chi era costui
verrebbe da dire? Ci sono testate giornalistiche che per giustificare il linguaggio
vetero di un ministro dell’Interno vanno a scavare nella storia antica e sono
pronti a scommettere che probabilmente il politico letterato trae le sue
sentenze proprio da una conoscenza storica quanto mai minuziosa. La famosa
frase molti nemici molto onore sarebbe un autentico corsivo formulato da un
generale al servizio dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo reo del famoso Sacco
di Roma del 1527 quando i lanzichenecchi misero a ferro e fuoco la capitale.
Uomo con molti nemici ma anche molto determinato. Il giornale in questione poi
si prostra a una sequela di motti in auge soprattutto tra il Corpo degli Arditi
della prima guerra mondiale, motti che “udite udite” sarebbero stati valorizzati
da quel grande statista che risponde al nome di Benito. Non c’è che dire, uomo certamente
di grande comunicazione ma sicuramente non proprio un democratico per il modo
con cui ha trascinato l’Italia in un baratro di miseria e di morte. Eppure i
nostalgici, coloro che ritengono che quello fosse un fulgido esempio di stato
forte non mancano mai. ricordano sicuramente un certo Adolf Hitler che anche
all’ interno del suo bunker alla fine di aprile del 1945 riteneva di poter
ancora vincere la guerra. Oggi la lotta però non è per la sopravvivenza, ma
contro la crassa ignoranza e la negazione della cultura della memoria, una battaglia
infinita ma non bisogna mollare
lunedì 30 luglio 2018
mercoledì 25 luglio 2018
Da Leo a Leo - OLE'
Lo so sono stato silente in
questo periodo sui colori rossoneri, una sorta di misto di preoccupazione e
anche di curiosità su quello che sta accadendo sulla sponda del naviglio
giusta. Finito il periodo della sindrome cinese (bella sola verrebbe da dire) forse
adesso navighiamo in mari più sicuri. Dubito fortemente che investitori
americani vogliano perdere un patrimonio investito con così tanta cura. Il
liberarsi del fardello dell’anno precedente vuol essere anche un segnale
positivo sul futuro. Una sorta di resettare il sistema quanto mai utile, via
quindi Fassone, via poi Mirabelli e quindi facile ipotizzare via il capitano
delle cose formali al secolo Leo Bonucci. Sinceramente se questo accadesse non
ne sarei turbato, lo ringrazierei per l’unica gioia, anche se effimera, di una
rete allo Stadium e va bene così. Forse il suo ritorno alla corte del
portoghese milionario vale più di qualsiasi trofeo alzato. Torna Leonardo,
arriva forse Maldini e tra Gandini e Braida siamo all’amarcord. Spiace solo in
questo baillame che paghi Gattuso, difficile che lo riconfermino proprio perché
retaggio della passata stagione, ma forse può restare. Chissà ? come anche alla
squadra può anche bastare un solo innesto di qualità in attacco. Alla fine se
non si cambia nulla forse facciamo una stagione di prestigio. O no ?
lunedì 9 luglio 2018
due o tre cosa da sapere sui croati
Mercoledì sera in televisione per la
semifinale europea va in onda un interessante Croazia inghilterra dal punto di
vista tecnico lo scontro tra l’estro di Modric e la concretezza di Kane. Croati
a un passo dalla finale come nel 1998 e Inglesi che tornano alle semifinali
dopo Italia 90. Sarà una bella partita densa di spunti e ti chiedi per quale
compagine fai il tifo fra la perfida Albione e gli eredi di Ante Pavelic non
hai dubbi, Inghilterra tutta la vita. Le squadre jugoslave in particolare le
serbe e quelle croate hanno al loro interno i germi di un tifo quanto mai
violento e politicizzato, pronto allo scontro violento. Tanto è vero che
proprio durante una partita tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa venne dato il
via al massacro dei balcani. Fa ribrezzo pensare che l’autore del 2 a 1 croato
Vida abbia sbeffeggiato i russi inneggiando a Ucraina e a Kiev, very
unpolitically correct. A chi crede poi che i croati simpatizzino per gli
italiani, ricordo sommessamente che durante la prima guerra mondiale,
nominalmente ci scontrammo con gli austriaci ma di fatto i nostri oppositori
erano ungheresi e croati che ci disprezzavano, chi finiva a colpi di mazza
ferrata i nostri fanti in trincea erano prevalentemente croati. Come non ricordare
anche gli 800.000 assassinati dai nazionalisti croati di Ante Pavelic (gli ustascia)
nel secondo conflitto mondiale con una ferocia senza pari.
Il
termine ustascia derivante dal verbo ustati o ustajati che
significa "alzarsi in piedi, insorgere, ribellarsi" venne
inizialmente usato per indicare coloro che lottavano contro i turchi in seguito
usato per identificare gli appartenenti al movimento di estrema destra che si
alleò con Hitler e Mussolini. Insomma c’è abbastanza materia per prendere con
le pinze un paese che ha fatto del proprio nazionalismo una bandiera, un
bandiera per cui non tifare ovviamente
lunedì 2 luglio 2018
Italiani brava Gente ?? non sempre. La strage di Addis Abeba
Italiani Brava gente ?? una sorta di
mito più cinematografico che altro è rimasto nella memoria collettiva, certo
nell’economia della seconda guerra mondiale forse i nostri militi mostravano
più umanità dei loro colleghi tedeschi ma non sono mancate nel corso della
storia le pagine oscure che hanno in qualche modo offuscato tale mito. La via
al mare che aveva contraddistinto la politica estera dell’ottocento aveva
portato solo disillusioni sia in Libia che nel corno d’africa. Adua e i ras
deghescià erano stati sconfitti nel 1936 quando una potenza di fuoco dieci
volte superiore, e che forse creò più disillusioni che altro, permise di creare
l’Impero. Ma si sa le cose belle hanno le loro spine e il governo italiano era
mal tollerato c’era una resistenza strisciante che era tenuta viva soprattutto dai
notabili delle varie famiglie etiopia. Il 19 febbraio però Graziani per
ingraziarsi il popolo etiope fece radunare insieme ad alcuni notabili una
moltitudine di poveri a cui distribuire una moneta d’argento. Una manovra per
ingraziarsi il popolo indubbiamente ma era l’occasione anche per subire un
attentato tre granate lanciate dalla folla uccidono sette persone e ne
feriscono 50 tra cui lo stesso generale Graziani. Quello che si scatena subito dopo
è una vera e propria caccia all’uomo centinaia e centinaia di persone di qualsiasi
genere ed estrazione vengono uccise nei modi più disparati. Vere e proprie
ronde punitive agiscono in modo disordinato per la città- Il computo dei morti
effettivi non si saprà mai, fonti etiopi parlano di oltre 30.000 morti ma è più
verosimile parlare di una mattanza che ha riguardato tra le 3.000 e 6000
persone (diverse fonti storiche). Una pagina nera per l’italia una delle tante
di cui non andar fieri e pensare che volevano persino fare un mausoleo a
Graziani. Italaiani brava gente a volte direi proprio di no
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