martedì 27 marzo 2018

Cos'è il genio se non equilibrio sul bordo dell'impossibile


Non pensavo che a questo punto della stagione dopo la fase deficitaria con Montella e l’innesto di Ringhio potessimo essere a una sorta di punto di svolta della stagione. E che siamo tornati a essere un pelino importanti è la determinazione con cui il marchio viene attaccato. Prima sul fronte societario, fallimento in Cina della cosiddetta cassaforte del Presidente LI e lungo elenco di articoli che ci spiegano che siamo falliti (ma stipendi e resto sono puntuali mah) poi ci attaccano per un murales imbrattato per i 110 anni dell’Inter, non mi sembra di aver visto la squadra tirare pomodori sul suddetto dipinto, manco fosse l’urlo di Munch. Probabilmente torni a fare paura, rientri nel cosiddetto calcio che conta e allora vai di discredito che è uno dei mantra della comunicazione social e non solo di questo periodo. La madre di tutte le partite si giocherà sabato contro la Juve, la potentissima Juve allo Stadium. Abbiamo il vantaggio di poter giocare contro una squadra che ovviamente penserà al Madrid (si sa la Champions ormai è una sorta di ossessione) e quindi la possibilità di fare il colpaccio potrebbe essere lì da cogliere. Sinceramente preferirei vincere non in campionato ma alla finale di Coppa ma quella partita è lontana e quindi il tifoso si gode il momento. Certo è che potrebbe essere l’occasione per chi doveva spostare gli equilibri di farlo veramente. Vedere gioire Bonucci allo Stadium sarebbe di per se uno spettacolo e forse ricaccerebbe in gola tutti gli sfottò di questi mesi. Ma non facciamoci la bocca buona, la speranza è di aver finalmente intrapreso un cammino positivo, i successi arriveranno

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