Italiani brava gente
titolava un noto refrein in voga, ma è stato sempre veramente così. Una sorta
di cliché ha sempre tenuto a rappresentare in modo molto positivo il militare
italiano spesso in contrasto con la cruda cattiveria manifestata dalla Wermacht,
ma la realtà spesso non è stata cosi. Il generale Graziani ne è stato un
fulgido esempio, mentre non sono mancati gli episodi che dimostrano come le
belle pagine gloriose di Achille Beltrame, tanto in voga durante la prima
guerra mondiale, non fossero che retaggio di un passato lontano. Proprio in
questi giorni compare sui giornali la denuncia di un paesino basco non troppo
lontano da quella Guernica che divenne l’esempio del terrore civile e dei
massacri che di lì a poco avrebbero avvelenato la seconda guerra mondiale. I
Savoia Marchetti pilotati dagli italiani fecero più di 300 vittime civili,
piloti italiani che avrebbero poi partecipato con i colleghi tedeschi ai cruenti
bombardamenti sull’Inghilterra di tre anni dopo. Bombardamenti deliberati e con
l’intento di uccidere civili e non certo per fini e scopi militari. A distanza
di 80 anni il Sindaco di Durango chiede i danni all’Italia, difficile
ipotizzare un risarcimento materiale, ma quello civile e morale si, è un atto
doveroso, e in un momento in cui, a guardare in rete l’odio la fa da padroni,
allora forse è meglio connettere il cervello e ricordare che in fondo Durango
come altre pagine di orrori non dovrebbero essere dimenticate. Mai
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