La tensione c’è è giusta, palpabile,
ma poi bisogna rimanere sereni, è pur sempre una partita di pallone e la nostra
squadra del cuore è quella che ci ha abituato a realizzare imprese nel bene e
nel male di cui si perde la memoria. La prima squadra italiana a vincere la
Champions, anche se all’epoca la dicitura perfetta era Coppa dei Campioni, che
ha saputo primeggiare sui campi d’Europa e che ha toccato anche i bassifondi
della serie cadetta, una volta pagando e una volta andando gratis come
vaticinava il buon Peppino Prisco. Ho avuto la gioia di godermi uno scudetto da
ragazzo, una coppa italia con le parate di William Vecchi, una Champions con l’esodo
di Barcellona, una partita folle come quella contro l’Ajax, una supercoppa in
quel di Montecarlo, ma al contempo di guardarmi un Milan Sambenedettese con
rete di Di Bartolomei, una serie B masticata in campi come quello di Monza e Cava
dei Tirreni, un derby straperso che diede il via al triplete, una finale pazza
di Istambul. Nel bene e nel male ho sempre tifato i colori rossoneri
consapevole che il sottile equilibrio fra vittoria e sconfitta è così flebile
che bisogna sorridere nel momento della gioia e non rassegnarsi nella
sconfitta. L’uso dei social in questi anni è stato deleterio per il tifo
sportivo perché ha portato all’esasperazioni cori e sfotto che una volta erano
dominio delle curve e ora sono patrimonio h24 di qualsiasi persona, portando il
tifo all’estremo di essere sempre presente. Sulla stagione rossonera al di la
della presenza fisica contro Liverpool e Fiorentina in curva verde mi è
piaciuta la capacità organizzativa gestionale, quella economica prendendo
letteralmente a calci i procuratori milionari (scusami Mino ma so che comprendi)
e anche quella tecnico tattica. Due giocatori su tutti Leao, il nostro Mbappe
quando parte e Sandro Tonali, un clone di Gattuso ma con più sostanza. Insomma una
squadra per cui vale la pena tifare, per cui è lo dico ora se sarà bene
altrimenti sempre in alto i cuori rossoneri
domenica 15 maggio 2022
Comunque vada sarà un impresa
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