domenica 23 giugno 2019

MOSCATO CANELLI VERSO LA DOCG: 100 ETTARI E OLTRE 500 MILA BOTTIGLIE



Il Moscato Canelli si prepara a diventare una Docg. Un sogno che si realizza per l’Associazione Produttori Moscato Canelli impegnata da anni a promuovere questa giovane, ma vivace denominazione. L’iter è stato avviato in primavera con un provvedimento del Consorzio dell’Asti, approvato all'unanimità, che apre la strada della Denominazione di origine controllata e garantita all'attuale sottozona del Moscato d’Asti. Grande la soddisfazione: «Fatto il primo e fondamentale passo – dice Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli – nei prossimi mesi la pratica dovrà passare in Regione, a Roma e poi a Bruxelles»
Per avere la prima bottiglia di Canelli docg, bisognerà aspettare la vendemmia 2020. Intanto, i numeri parlano di una crescita: l’imbottigliato del primo semestre del 2019 sfiora le 200 mila bottiglie, un più 30% rispetto ai primi 6 mesi del 2018.  «L’obiettivo delle 500 mila bottiglie nel 2019 è ormai un dato quasi certo – annuncia Cerutti – anzi ci sentiamo di dire che puntiamo al milione di bottiglie in pochi anni, contando le sole aziende dell’associazione».
La lieve flessione di bottiglie tra il 2017 e il 2018, scese da 410 mila a 390 mila, non deve ingannare: «È un dato che risente della scarsità della vendemmia 2017 – spiega Cerutti - Con la vendemmia 2018 sono aumentati del 20% gli ettari di superficie vitata destinata al Canelli: ormai siamo vicini ai 100 ettari e il potenziale di vino prodotto è di 850 mila bottiglie».
I dati storici raccontano che nel 2014, si producevano 95 mila bottiglie, diventate 123 mila nel 2015, 220 mila nel 2016, 410 mila del 2017, 390 mila dell’anno scorso.
Una crescita costante, fermata solo in parte da una vendemmia scarsa, che in pochi anni segna un incremento del 90%. Piccoli numeri ma un segno di grande appeal per il Canelli, confermato dall’export: il 50% delle bottiglie vengono consumate sui mercati esteri.
«Il numero di aziende che credono e scommettono sul Canelli cresce costantemente – dice il presidente - e insieme cresce sempre più la convinzione di essere sulla giusta strada. Fare Canelli non è una scelta semplice per le regole che ci siamo dati: si sceglie di produrre Canelli perché è un progetto concreto per il futuro. Oggi siamo 19 aziende nell’Associazione, ovvero l’80% degli attuali produttori di Moscato Canelli».
Il primo anno di produzione del Moscato Canelli fu la vendemmia 2011. La zona di produzione comprende 23 comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, in Piemonte, in un’area ad alta vocazione per la coltivazione dell’uva moscato bianco e “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità. Le uve spesso sono coltivate nei “surì”, ovvero quell’eccellenza piemontese di filari eroici di alta collina ben esposti al sole ma con pendenze tali che richiedono lavorazioni quasi esclusivamente manuali.  
LA NOTTE “DOLCE”: IL CANELLI E I COLORI DEL VINO
A Canelli, torna sabato 6 luglio la lunga notte “dolce”: è la sesta edizione de Il Canelli e i colori del vino, la manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il Comune e la Pro loco Antico Borgo Villanuova.
Chef ospiti del 2019: I Tre Chef Walter Ferretto, Diego Pattarino e Fulvio Siccardi
Ristoranti di Canelli: San Marco (stellato), Enoteca di Canelli Casa Crippa, Civico 15, Osteria della Sternia e Osteria dei Meravigliati – Enoteca regionale di Canelli.
La serata prevede un percorso enogastronomico a “stazioni” lungo la Sternia, il cuore antico della città. È uno straordinario belvedere panoramico. Si consigliano scarpe comode. Si comincia alle 19. Dodici le tappe: in ciascuna si degusta un vino abbinato a un piatto tipico, sempre consigliato e proposto il Canelli. Prenotazioni sul sito www.moscatocanelli.it.
PRIMA TAPPA. Cortile dell’Enoteca Regionale di Canelli, via G.B. Giuliani: si acquista il bicchiere con tasca e si cambiano le “sternie” ovvero le uniche monete valide per poter fare acquisti durante la serata. Ogni sternia vale un euro. Aperitivo con le classiche bollicine canellesi a cura dei Produttori del Canelli e del Consorzio dell’Asti docg.  Stuzzichino a cura dell’Osteria dei Meravigliati. Jazz con il due Martina Aimo e Piercarlo Favro.
SECONDA TAPPA. Osteria della Sternia: azienda Scagliola Giacomo e Pianbello. Insalatina di gallina cotta nel Moscato Canelli.
TERZA TAPPA. Civico 15: aziende Tenuta Il Falchetto e Forteto della Luja. Crespella di farro con ricotta, gorgonzola, miele e Moscato Canelli.
QUARTA TAPPA. Giardino panoramico: aziende Beppe Bocchino e Anna Ghione. Carpionata monferrina del ristorante stellato San Marco di Canelli.
QUINTA TAPPA. Cortile “del Fort”: aziende Merlino e Villa Giada.  Prosciutto crudo di Cuneo dop e salumi del territorio
SESTA TAPPA. Balcone panoramico: aziende Cascina Cerutti e Coppo. Acciughe gourmet da Nord a Sud del ristorante Enoteca di Canelli – Casa Crippa
SETTIMA TAPPA. Cortile Villa del Borgo: aziende Ca’ de Lion Ghione dal 1871 e Cascina Barisel. Battuta di Fassona piemontese con nocciole Dop Piemonte.
OTTAVA TAPPA. Crutin: aziende Avezza e L’Armangia. Pasticcini salati alla robiola del Laboratorio agricolo La Robba Dussa.
NONA TAPPA. Cortile panoramico: vini dei produttori del Canelli. Tradizionale agnolotto Gobbo piemontese al sugo d’arrosto firmato da I Tre Chef Ferretto-Pattarino-Siccardi.
DECIMA TAPPA. Cortile della Canonica: risotto al gorgonzola mantecato al Canelli a cura della Pro loco Antico Borgo Villanuova. Vini dei Produttori del Canelli.
UNDICESIMA TAPPA. Saletta Parrocchiale - Piazza San Leonardo: banco di degustazione di Moscato Canelli, passiti, grappe di Moscato. “Tutto Dolce” con i maestri pasticcieri L’Artigiana Berta e Bosca.
DODICESIMA TAPPA. Chiesetta di San Rocco: Canelli after dinner con Vermouth e Moscato liquoroso della Canellese, cocktail al Canelli e Mixology a cura del Bar I Calici Enocaffè. Canelli 0 Gradi: gelati e sorbetti al Moscato Canelli e i suoi sentori aromatici a cura della gelateria Kono di Acqui Terme.
Musica:

Cortile dell’Enoteca regionale – duo jazz Martina Aimo e Piercarlo Favro.
Chiesetta di San Giuseppe - jazzista Felice Reggio
Piazza San Leonardo - Long’s Valley Blues Banda

mercoledì 19 giugno 2019

21 borse di studio per 25.000 euro erogati nell'anno accademico 2018/2019


Il campus universitario di Città Studi Biella ha premiato i migliori studenti dell’Anno Accademico 2018/2019 con la consueta consegna delle borse di studio per un valore di 25.000 euro.

Grazie al supporto di Enti e aziende come Banca Simetica, Chiorino, Comitato Piccola Industria, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, Fondazione Famiglia Caraccio, Gruppo Giovani Imprenditori, Robinson, Sellmat che credono continuamente nella valorizzazione dei giovani e nel sapere come investimento più proficuo, nei giorni scorsi sono state erogate 21 borse di studio riservate esclusivamente a chi frequenta la sede di Biella che vanno ad aggiungersi a quelle previste dagli Atenei centrali.

Con precisione i 24.897 euro sono stati suddivisi nelle seguenti tipologie di borse: 8 per residenza universitaria, 6 per merito, 5 ai migliori laureati, 2 come rimborso tasse. Tra i vincitori si rileva una leggera prevalenza di studentesse (12) rispetto ai colleghi maschi (9). A livello di corsi di laurea, invece, sono risultati particolarmente meritevoli gli iscritti al corso in Servizio Sociale (6 borse), Ingegneria (6 borse) seguiti da Scienze dell’Amministrazione (4 borse), Amministrazione Aziendale (3 borse) e Infermieristica (2 borse di studio). Riconoscere l’impegno dei nostri giovani e valorizzarne il talento, agevolandoli da un punto di vista economico – afferma Pier Ettore Pellerey, Presidente di Città Studi Biella – è uno dei fiori all’occhiello della nostra sede universitaria. Per questo ringrazio chi continua a credere nella qualità del Polo universitario biellese, consentendoci di sostenere il percorso di studi degli allievi più meritevoli e dimostrando vicinanza e sensibilità nei confronti delle generazioni da cui nasceranno i futuri leader di domani”.

Nel campus di Città Studi sono attivi 4 corsi di laurea dell’Università degli Studi di Torino (Amministrazione Aziendale-Digital Economy; Giurisprudenza; Scienze dell’Amministrazione; Servizio Sociale) mentre il Politecnico di Torino è presente con il I anno dei 18 indirizzi di Ingegneria, il 2° anno dei 9 indirizzi di Ingegneria Industriale e Gestionale e l’intero triennale di Ingegneria Meccanica-orientamento tessile. Il campus ospita, inoltre, il corso di laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale

martedì 18 giugno 2019

James Stokes e la fanteria leggera del King Shropshire



Stokes aveva 30 anni ed era un soldato del 2 ° battaglione, fanteria leggera del King Shropshire la leggendaria fanteria leggera che accompagnò le gesta dell’esercito inglese in tutte le azioni di guerra dal Sudan alla guerra anglo boera fino alla prima per poi terminare nella seconda guerra mondiale. Un reggimento storico che si fece valere sul campo. Nella seocnda guerra mondiale li troviamo a Dunkirk, ad Anzio, in Normandia, ad Arhnem sempre in prima linea e sempre in grado di decidere la battaglia. La victoria Cross fu concessa a James  Stokes  che il primo marzo del 1945 a Kervenheim da solo per salvare i suoi commilitoni entro in azione e nonostante otto ferite riuscì ad aprire la strada al suo reggimento, si batte come un leone e diede un contributo decisivo alla battaglia

In Piemonte arte contro lo scempio dei roghi



La mostra d'arte "Brucio anch'io, dare voce alla vita del bosco che arde in silenzio" è il risultato di un progetto di Federica Caprioglio e Marco Demaria, pensato all'indomani degli spaventosi roghi che si svilupparono in molte zone del Piemonte tra il 22 ed il 29 ottobre 2017. L'esposizione, che verrà inaugurata mercoledì 19 giugno, alle ore 17,30, nella Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165, si compone di tre parti: prima, durante e dopo. La prima conduce il visitatore attraverso la meravigliosa varietà della vita che popola i boschi, di cui troppo spesso si ignora l'esistenza. I colori presenti nelle opere sono quelli dell'intera tavolozza pittorica. La seconda sezione analizza l'emergenza, il dramma e il terrore scatenati dal rogo sugli organismi del bosco. L'ultima parte illustra l'impoverimento della vita dopo il percorso delle fiamme, mostrandone le profonde ferite. Non solo opere d’arte, ma anche  fotografie, schede divulgative e filmati, che contestualizzano il tema e ricordano il terribile ottobre 2017 e tutti i roghi che distruggono i boschi (dal primo gennaio 2019 ad oggi, si sono già verificati ben 395 incendi nei boschi piemontesi).
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Civico Museo Didattico di Scienze Naturali "Mario Strani" di Pinerolo e l'Associazione Naturalistica Pinerolese. La direzione artistica è a cura di Cristina Girard.


Questi i 33 artisti protagonisti della mostra: Valerio Avidano, Rosanna Bonavia, Marco Bonifacino, Federica Caprioglio, Luisa Carducci, Rita Conti, Enrica Coppo, Rosanna De Falco, Marco Demaria, Irene Drago, Liliana Durando, Roberto Faraci, Alessandra Fenoglio, Ezio Ferrero, Stefania Fioretto, Elena Fonti, Gabriella Galli, Cristina Girard, Enrica Gonella, Allegra Guidotti, Elena Iozzo, Ivan Lunardi, Maria Chiara Magnano, Claudia Manini, Massimo Martelli, Costanza Marzo, Antonella Molinaro, Federico Morgando, Adriana Polimeni, Elena Poma, Claudia Rossato, Maria Cristina Sidoni, Gaia Testore.
La mostra, ad ingresso gratuito, si potrà visitare da giovedì 20 a domenica 30 giugno, tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18.


venerdì 14 giugno 2019

Il mix tape 2019 di Collisioni


Torna per la sua undicesima edizione il festival agrirock Collisioni, una compilation di generi artistici differenti, un mix tape culturale con fasce di pubblico diverse che si ritrovano insieme a contemplare la complessità del mondo dalla prospettiva di un piccolo paese di collina. La cornice del festival, come sempre, è il paese di Barolo, mecca del vino italiano, immerso nel magnifico paesaggio delle Langhe piemontesi patrimonio UNESCO, palcoscenico naturale per ospitare nelle sue piazze musica, incontri, dialoghi con premi Nobel per la letteratura, star della musica italiana e internazionale, attori protagonisti della scena del cinema contemporaneo ma anche esibizioni di artisti di strada, degustazioni dei più eccellenti vini e prodotti agricoli del panorama nazionale e tre diversi palchi non stop dedicati alla musica emergente.
 
Tra i grandi nomi attesi per il weekend di letteratura e musica in collina, sabato 6 e domenica 7 luglio a Barolo: John IrvingStefano AccorsiIl VoloLuca ArgenteroGiorgio Panariello,Mauro Corona con Omar PedriniGino StradaChuck PalahniukLoredana BertèMassimo GilettiVittorio SgarbiSelvaggia LucarelliBeppe Severgnini, Roberto SavianoFrankie hi-nrg mcAmbra AngioliniPaola TurciMarco TravaglioJonathan CoeCarl BraveClaudio MagrisDiodatoEnrico MentanaFrancesca Reggiani, RkomiEmmanuel CarrèreValerio Massimo ManfrediNina Zilli, GhemonEzio GreggioThe JackalOrnella VanoniDaniele Silvestri, i SeltonMax GazzèSimona VenturaMaurizio CarucciLazzaLodovica Comello.

Ricca anche la programmazione legata alle eccellenze enogastronomiche piemontesi e da tutta Italia grazie al Progetto Vino, al Palco Wine&Food e al Progetto Food, con maratone di assaggi e degustazioni aperti al pubblico e incontri e dibattiti tra esperti del settore.

A Pettinengo si ricorda la prof. Zumaglini

Come ormai da tradizione presso l'Istituto Comprensivo di Valle Mosso-Pettinengo e, più precisamente, presso la nuova e bellissima scuola secondaria di primo grado di Pettinengo, si è svolta l'annuale consegna delle borse di studio in ricordo della professoressa Alessandra Giorgini Zumaglini. Gli studenti più meritevoli sono stati premiati durante la festa di fine anno scolastico, nel corso della quale è stata dapprima eseguita una bellissima performance musicale diretta dal professor Mattia Gamba con i ragazzi di II e III. 
Dopo la consegna degli attestati di merito è stato proiettato il mediometraggio “Storie di Gio”, progetto di cinema della classe III diretto dalla professoressa Stefania Fornaro e Andrea Battagin, dedicato alla memoria di Giovanna Fontana, fondatrice dell'Associazione “Piccola Fata”.  Grande commozione da parte di tutti i presenti in sala ricordando la figura di “Gio”. I premi sono stati così suddivisi: per la classe I A il premio è stato assegnato ad Edoardo Prina Mello, per la II A all'alunno Leonardo Magnani, mentre per la classe III A l'allieva Marta Prione si è aggiudicata la borsa di studio.
Come lo scorso anno infine la famiglia Zumaglini ha voluto istituire un'ulteriore borsa di studio per uno studente che, durante l'anno scolastico si fosse distinto per un impegno costante ed una condotta ineccepibile: questo premio è stato assegnato a Davide Perazio.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...