Le parole e la politica, i bei discorsi suscitano emozioni,
la scelta delle parole è quanto mai importante, lo diceva anche Nanni Moretti
nel suo film Palombella Rossa. Saper emozionare e al tempo stesso, senza
fronzoli, cercare di catturare l’attenzione è quanto di mai difficile e a volta
testi che sono pronunciati a distanza di decine di anni diventano quanto mai
attuali. Il discorso di Lincoln a Gettysburg è una delle pietre miliari in tal
senso quello della capacità di fronte a un lutto, i morti in
battaglia, di trovare un futuro condiviso. Oppure come non pensare ai famosi
punti di Wilson che diedero il via alla società delle Nazioni, in nuce l’Onu. O
il carattere motivazionale delle frasi di Churchill nel periodo più buio dell’Inghilterra
nella seconda guerra mondiale (we shall never surrender). Il 6 gennaio 1941 un
certo Roosvelt (il presidente) tenne un discorso molto partecipato al Congresso
degli Stati Uniti, quello delle quattro libertà – economiche, di parola, di
religione e di libertà dalla paura. In tempi bui un buon ripasso anche di questi
temi dovrebbe farci capire che poi la storia si ripete, e allora per evitare
certi errori meglio impararla fino alla fine
“ Nei giorni futuri,
che cerchiamo di rendere sicuri, attendiamo con impazienza un mondo fondato su
quattro libertà umane essenziali.
Il primo è la
libertà di parola e di espressione, ovunque nel mondo.
Il secondo è la
libertà di ogni persona di adorare Dio a modo suo - ovunque nel mondo.
Il terzo è la
libertà dal bisogno - che, tradotto in termini mondiali, significa comprensioni
economiche che garantiranno ad ogni nazione una vita di pace in pace per i suoi
abitanti, ovunque nel mondo.
Il quarto è la
libertà dalla paura - che, tradotto in termini mondiali, significa una
riduzione a livello mondiale degli armamenti a tal punto e in modo così
completo che nessuna nazione sarà in grado di compiere un atto di aggressione
fisica contro qualsiasi vicino, in qualsiasi parte del mondo.
Questa non è la
visione di un lontano millennio. È una base definita per un tipo di mondo
raggiungibile nel nostro tempo e nella nostra generazione. Quel tipo di
mondo è l'antitesi del cosiddetto nuovo ordine di tirannia che i dittatori cercano
di creare con lo schianto di una bomba.A quel nuovo ordine ci opponiamo alla
più grande concezione: l'ordine morale. Una buona società è in grado di
affrontare schemi di dominio mondiale e rivoluzioni straniere allo stesso modo
senza paura. Sin dall'inizio della nostra storia americana, siamo stati
impegnati in una rivoluzione perpetua e pacifica - una rivoluzione che procede
stabilmente, adattandosi tranquillamente alle mutevoli condizioni - senza il
campo di concentramento o la calce nel fosso . L'ordine mondiale che
cerchiamo è la cooperazione di paesi liberi, che lavorano insieme in una
società amichevole e civile.Questa nazione ha posto il suo destino nelle mani e
nelle teste e nei cuori dei suoi milioni di uomini e donne liberi; e la
sua fede nella libertà sotto la guida di Dio. La libertà significa la
supremazia dei diritti umani ovunque. Il nostro sostegno va a coloro che
lottano per ottenere quei diritti e per mantenerli. La nostra forza è la
nostra unità di intenti
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