In primavera fiorisce sempre un
Astense, ormai è un abitudine. C’è sempre qualcosa da festeggiare, il gruppo di
amici non si scompone. Può forse cambiare qualche attore protagonista, ma l’ossatura
è quella da Tropiano a capitan Maschio sono ben quattro promozioni in cinque
anni con una salvezza nel mezzo della stagione di A2 che vale quanto un
successo e forse con quella squadra nell’attuale campionato non sarebbe stato
difficile puntare ai play off promozione. Lo diciamo senza troppa presunzione perché
le qualità di Banzi di Fazio e dei due succitati valgono quanto la massima
categoria. Sabato scorsa nella cantera del Palasanquirico è andata in scena
forse una partita strana, non tecnica, magari anche brutta, ma chissenefrega. L’obiettivo
e il premio in palio valevano più di qualsiasi altro aspetto. Dopo la parentesi
amara in casa di Sportiamo pochi avrebbero scommesso sulla tenuta atletica e
mentale del gruppo. E invece, proprio li, è emerso il gran carattere che coach
Miglia ha infuso ai suoi. Passione, attaccamento ai colori, voglia di giocare,
mani che piegano porte (vero Erik……) e stringendo i denti si è portati a casa
un risultato enorme. L’emozione della rete di Fazio a 30 secondi dalla fine
contro il Top Five, il dominio contro il Time per 58 minuti sono esplosi nell’urlo
finale. Bentornati recita la maglia celebrativa (una collezione ormai) e dopo
la partita dell’andata vinta per 7 a 2, la formalità. Due gemme del brasiliano
del Tanaro sono state le perle del sabato e poi tutti a festeggiare. Il prossimo anno sarà serie B con tante
squadre piemontesi e con l’incubo di
quelle sarde da evitare per via dei costosi trasferimenti. Nello spogliatoio
risuonava il grido torneremo in serie A. Per questo gruppo nessun traguardo è
precluso e sarebbe un giusto premio nell’anno che consacra Asti tempio del
futsal con il titolo Allievi per gli Orange la promozione dell’Astense e perché
no magari il primo titolo della storia per la squadra di Cafu.
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